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Leclerc: "Riesco ad estrarre il massimo solo in qualifica"

Dopo l'ottimo quarto tempo in qualifica, frutto del suo talento, Leclerc non è riuscito a brillare in gara ed ha chiuso in settima posizione al termine di una corsa nella quale la SF1000 ha mostrato tutti i suoi limiti.

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Anche al Nurburgring per la Ferrari è stata una gara di sofferenza. Charles Leclerc ha chiuso in settima posizione ad otto secondi di ritardo da Pierre Gasly, mentre Sebastian Vettel, dopo un testacoda nelle battute iniziali, ha mancato la zona punti finendo in undicesima posizione alle spalle di Antonio Giovinazzi.

Il miracolo compiuto ieri in qualifica da Leclerc ha mascherato tutte le carenze di una SF1000 che in gara non riesce assolutamente ad essere al livello della Red Bull.

Charles è stato autore di una buona partenza ed è riuscito a mantenere la quarta posizione, ma dopo poche tornate ha iniziato a faticare con il graining delle gomme soft ed ha dovuto cedere alla pressione di Daniel Ricciardo.

Leclerc ha migliorato il suo passo una volta montante le Pirelli medie, ma nelle battute conclusive ha dovuto guardare negli specchietti per controllare un Nico Hulkenberg in costante pressing.

Il monegasco si aspettava certamente un risultato finale migliore ed ha spiegato come uno dei principali problemi della SF1000 sia la scarsa competitività con il carico di benzina.

“Già da inizio anno, con poca benzina in qualifica riusciamo ad estrarre il massimo, ma in gara facciamo più fatica. Anche oggi lo si è visto, però con le medie il nostro ritmo non era male. Con le soft ho avuto graining da subito ed è stato un disastro, ma la seconda parte di gara è stata positiva”.

Al muretto Ferrari c’è stato un acceso scambio di battute via radio tra gli ingegneri e Leclerc in merito ad una eventuale sosta da effettuare in regime di safety car per montare daccapo le soft. Charles ha spiegato di non aver voluto compiere uno stop ulteriore per evitare di soffrire nuovamente di graining nei giri conclusivi ed ha difeso questa scelta.

“Non ho voluto prendere il rischio di montare le soft quando è entrata la safety car vista la fatica che avevo fatto all’inizio. Oggi era la strategia migliore che potevamo scegliere”.

Il settimo posto lascia l’amaro in bocca, ma considerando le difficoltà patite dalla Ferrari negli ultimi gran premi, e l’andamento complessivo della stagione, è un risultato da accogliere senza fare troppe storie.

“Sicuramente mi aspettavo un risultato migliore. Pensavo di poter far meglio soprattutto nel primo stint. Anche la ripartenza con le medie già usate è andata meglio di quanto pensassi ed è un segnale positivo”.

Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Romain Grosjean, Haas VF-20, and Sergio Perez, Racing Point RP20
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Romain Grosjean, Haas VF-20, e Sergio Perez, Racing Point RP20
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Lando Norris, McLaren MCL35
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.20
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.20, Alex Albon, Red Bull Racing RB16, e Lando Norris, McLaren MCL35
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.20 e Alex Albon, Red Bull Racing RB16
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16, Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.20, Esteban Ocon, Renault F1 Team R.S.20, e il resto del gruppo
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