La Ferrari sente sua la vittoria del Canada: issata la bandiera a Maranello!
Il team ha esposto la bandiera come fa sempre in caso di successo in Formula 1. Un segnale per sottolineare quanto la Rossa senta propria la vittoria (andata poi a Hamilton) di ieri e un modo per motivare tutto il team.
Foto di: Autodromo Nazionale Monza / Actualfoto / Alessio Morgese
Da tempo la Ferrari ha un'usanza semplice ma ben riconoscibile per festeggiare ogni vittoria che ottiene in Formula 1, ossia esporre la bandiera del Cavallino Rampante all'entrata della Gestione Sportiva di Maranello.
Oggi, il vessillo della Rossa faceva bella mostra di sé proprio all'entrata del Reparto Corse di Maranello. Un chiaro segnale di come in Ferrari ritengano un successo ottenuto sul campo quello di Sebastian Vettel al Gran Premio del Canada, andato in scena ieri al "Gilles Villeneuve" di Montreal.
Il drappo della Ferrari non è solo un segnale che indica come viene considerata la gara di ieri, ma anche un rafforzativo nei confronti delle dichiarazioni che il team principal Mattia Binotto ha rilasciato al termine della corsa.
"Pensiamo che oggi il vincitore morale sia Vettel, ha passato il traguardo stando davanti a tutti, quello è importante. Credo basti ascoltare, ascoltarci attorno, non siamo noi a decidere, c’è chi lo deve fare. Non si discute la decisione, ma credo che si possa avere anche un parere, un’opinione diversa".
"Dal nostro punto di vista Seb non avrebbe potuto fare nient'altro rispetto a ciò che ha fatto – ha proseguito Binotto - motivo per cui abbiamo deciso di appellarci alla decisione degli steward. Penso inoltre che Seb sia stato fortunato nel riuscire a restare in pista e non ho visto nessuna intenzionalità in ciò che ha fatto: era in testa alla corsa e ha cercato di mantenere la sua posizione, mi sembra abbastanza semplice".
"Non siamo d'accordo con la decisione dei commissari sportivi, e credo che ognuno di noi possa avere la sua opinione. Il pubblico dopo la gara ha espresso il suo parere in modo chiaro, e al di là degli spettatori credo che siano in moltissimi ad essere stati delusi dall’accaduto. Credo che ci siano state altre situazioni simili in passato che non sono state giudicate con gli stessi criteri, quindi non penso sia stata presa la decisione giusta".
Le dichiarazioni di Binotto hanno subito inquadrato il Ferrari pensiero di quanto accaduto in uscita dalla Curva 4 al giro 48. La bandiera ha rafforzato un concetto già espresso, ma risulta un'ulteriore sottolineatura vergata anche per dare morale a una squadra che, in questo avvio di stagione, ha visto trionfare il proprio principale avversario in tutte e 7 le gare disputate sino a ora. Insomma, quando il non verbale, in questo caso un simbolo, è potente tanto quanto (se non di più) delle parole...
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