Alta tensione in Haas: Magnussen si arrabbia, ma poi si scusa con il team
Il pilota danese si è lamentato più volte dello scarso rendimento della sua monoposto durante la gara di Montreal e ad un certo punto è stato richiamato da Gunther Steiner: "Adesso basta!". Alla fine della gara però Kevin si è scusato con la squadra.
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-19 precede Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Andy Hone / Motorsport Images
La rabbia, poi le scuse. Kevin Magnussen è stato tra i protagonisti del Gran Premio del Canada, ma non per quanto fatto in pista, bensì per un team radio decisamente poco elegante nei confronti della sua squadra. Il danese ha preso il via della gara dalla pit-lane, conseguenza del violento incidente causato in qualifica che ha distrutto la sua monoposto.
I tecnici della Haas hanno lavorato fino alle 3 del mattino per assemblare una nuova vettura, e potendo intervenire sul setup (il regolamento lo consente a chi parte dalla corsia box) hanno deciso di apportare delle modifiche all’assetto della monoposto, ma in gara i riscontri non sono stati come nelle previsioni.
Una scelta che ha reso difficile la corsa di Magnussen, il quale ad un certo punto ha aperto la radio per un messaggio molto duro: "Questa è la peggiore esperienza che abbia mai avuto in una macchina da corsa, intendo da sempre". La situazione è stata subito presa in mano da Gunther Steiner, che ha replicato così al suo pilota: "Nessuno di noi è contento di questo ritmo, non ci fa certo piacere. Ma adesso basta!".
Le parole di Steiner hanno calmato Magnussen, e dopo la bandiera a scacchi (che lo ha visto diciassettesimo) Kevin si è scusato con la squadra: "Scusatemi ragazzi, mi dispiace. So che siete frustrati quanto me, mi dispiace".
Un gesto apprezzato da Steiner. "Si è scusato con tutti via-radio dopo la gara, ed è bello che lo abbia fatto pubblicamente. Tutti siamo stati frustrati dal ritmo della corsa, i ragazzi hanno lavorato fino alle tre del mattino. Abbiamo cambiato il setup ed è stata una scelta consapevole, e non certo mirata a peggiorare la macchina, speravamo di migliorarla e non ha funzionato. Kevin non intendeva essere critico, ma ha cercato di spiegare una situazione difficile, senza incolpare nessuno. Poi si è scusato con tutti, dimostrando che è molto maturato".
"Abbiamo una buona monoposto – ha poi commentato il danese a freddo – siamo stati spesso i migliori degli ‘altri’ in questa prima fase di stagione, ma a volte è difficile mantenere le emozioni sotto controllo, come mi è accaduto in gara. Non erano parole rivolte al team, hanno fatto tutti un lavoro fantastico nel weekend, e dopo il mio errore in qualifica hanno assemblato un’auto completamente nuova per permettermi di essere al via. Purtroppo non siamo riusciti a far funzionale le gomme, e questo ha innescato una grande delusione, in me come in tutta la squadra. Meritiamo tutti molto di più".
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