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F1 | Red Bull si sente leader, mentre Mercedes soffre

Verstappen ha mostrato il valore della RB18 sia nel giro secco, sia nel long run nelle libere del GP del Bahrain. L'olandese teme la Ferrari, ma scruta anche la Mercedes che è parsa fin troppo in difficoltà: la ballerina W13 paga mezzo secondo solo nelle prime due curve. E' vero che Hamilton non aveva l'uso del DRS, ma quanto margine c'è di motore per crescere domani? Le frecce d'argento sono costrette a inseguire.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Lo scorso dicembre a Yas Marina il muro che separava i box Mercedes da quello Red Bull era incandescente. Non c’era movimento che non venisse notato e studiato dall’avversario, a conferma di una tensione tra le più alte mai viste nell’intera storia della Formula 1. Tre mesi dopo la situazione è decisamente diversa, i box delle due squadre sono sempre confinanti, ma gli staff tecnici stanno vivendo stati d’animo molto distanti tra loro.

Max Verstappen, Red Bull Racing, è stato il più veloce nelle libere del venerdì

Max Verstappen, Red Bull Racing, è stato il più veloce nelle libere del venerdì

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Max Verstappen ha chiuso la prima giornata ‘ufficiale’ di attività in pista del 2022 nella veste di leader, sia nella simulazione di qualifica che nei riscontri emersi dai long-run. Se nel giro veloce il campione del mondo si è confermato davanti a Leclerc per un soffio (0”087), nella simulazione di gara il suo passo è stato decisamente fuori portata per tutti, un confronto a cui manca però la Ferrari che ha percorso solo un paio di giri con carico di benzina.

“La macchina è andata bene – ha confermato Verstappen con un sorriso che dice molto - abbiamo avuto una giornata semplice e regolare nella quale siamo riusciti a fare diverse prove che sembrano funzionare bene. Ma anche la Ferrari sta spingendo forte, sono molto vicini, e non sappiamo ancora la modalità di motore che stanno usando le altre squadre. Credo che nessuno abbia girato in modalità qualifica, vedremo domani”.

Verstappen si riferisce alla Mercedes, ma mai come in questa occasione Lewis Hamilton vorrebbe che il suo avversario numero 1 avesse ragione.

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Nel paddock erano in tanti a credere che i briefing seguiti ai test della scorsa settimana sarebbero serviti ai tecnici di Brackley per comprendere meglio la bizzosa W13, attesa in queste prime due sessioni di prove ad un passo avanti verso il tandem Red Bull-Ferrari. Ma la situazione, da quanto visto oggi, sembra anche peggiore rispetto alla scorsa settimana, quando Hamilton e Russell erano già abbastanza allarmati dalla mancanza di guidabilità della monoposto.

George Russell, Mercedes W13

George Russell, Mercedes W13

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

A preoccupare maggiormente il box Mercedes non è tanto la qualifica quanto la gara. Sul giro veloce Russell si è confermato in quarta posizione, mentre il nono posto di Hamilton non rispecchia il potenziale della monoposto. Lewis per tutta la sessione FP2 ha avuto un problema al sistema DRS, un imprevisto costato mezzo secondo.

Mercedes W13: il DRS di Hamilton nel secondo turno non ha funzionato

Mercedes W13: il DRS di Hamilton nel secondo turno non ha funzionato

Photo by: Uncredited

È una Mercedes che in vista di domani si candida alla terza fila, o ad un exploit in seconda se tutto andrà molto bene o se ci saranno imprevisti nella top-4. Difficile pensare che la squadra riesca a recuperare il gap da Red Bull e Ferrari, anche se si tratta di un problema identificato. Altra cosa è però trovare le soluzioni.

Hamilton e Russell soffrono nelle prime due curve, dove, rispetto agli avversari diretti, pagano più di tre decimi. I saltellamenti delle due W13 sono evidenti, ma non sono solo le difficoltà in frenata a rendere la vita difficile ai piloti Mercedes, perché è altrettanto evidente quanto le monoposto siano instabili sia in curva 1 che in curva 2.

La squadra sta investigando, la differenza di temperatura delle gomme tra asse anteriore e posteriore è sintomo di un equilibrio non ottimale, emerso in modo più evidente nei long-run.

Al netto di probabili configurazioni conservative della power unit (tutti i piloti motorizzati Mercedes oggi sono sembrati poco brillanti sui rettilinei) vedere Hamilton nella simulazione di gara dietro l’Alpine di Alonso (entrambi con gomme medie) ha colpito.

Mercedes W13: ecco la power unit che verrà spremuta domani in qualifica

Mercedes W13: ecco la power unit che verrà spremuta domani in qualifica

Photo by: Uncredited

È lecito attendersi un colpo di reni, soprattutto in qualifica Hamilton e Russell si aggrapperanno alla power unit, ma la strada è decisamente in salita. Sembra lontanissimo il momento in cui poco più di una settimana fa la Mercedes ha mostrato per la prima volta le forme definitive della W13, creando non poco panico nel box della Red Bull.

Otto giorni dopo, nella sera di Sakhir, i meccanici di Verstappen e Perez portano avanti la revisione ordinaria delle due monoposto, sotto il controllo degli ingegneri decisamente rilassati. A pochi metri di distanza l’atmosfera è decisamente diversa, la W13, indubbiamente un progetto coraggioso, è ancora un punto interrogativo che necessita al più presto di una risposta.

Dettaglio delle fiancate della Mercedes W13

Dettaglio delle fiancate della Mercedes W13

Photo by: Giorgio Piola

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