F1 | Red Bull: sanzione FIA scattata per 13 voci contestate
L'elefante ha partorito il topolino: la FIA ha ufficializzato quali sono stati i motivi che hanno portato alla multa di 7 milioni di dollari e al taglio delle ore in galleria del 10%. I numeri evidenziano che la squadra ha commesso degli errori procedurali, mettendo in conto voci che potevano essere detratte e scaricando cifre che invece dovevano essere computate nel budget cap. La Federazione Internazionale ha ammesso che non c'è stata malafede nella squadra campione del mondo.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
La FIA ha reso noti tutti i dettagli dell’analisi del bilancio 2021 contestato Red Bull in materia di Budget Cap. Nelle tredici differenti voci contestate dagli analisti del gruppo Cost Cap della FIA, è emersa una violazione procedurale, con spese escluse o riportate in modo impreciso per un ammontare di 5.607.000 sterline. La Red Bull ha presentato un bilancio (sempre in sterline) di 114.293.000, inferiore al tetto massimo di 118.036.000 concesso dal regolamento. L’eccesso contestato dalla FIA è stato quindi di 1.864.000 sterline, ovvero l’1,6% del budget complessivo.
Nei colloqui con la FIA, la Red Bull ha sostenuto che i 5,6 milioni di sterline non certificati sono voci di costo relativi a tredici aree differenti, tra cui contratti di formazione lavoro, un calcolo errato di spesa addebitato a Red Bull Powertrains, bonus ai dipendenti, contributi previdenziali ed altro.
Max Verstappen, Red Bull Racing
Photo by: Erik Junius
Accettando l’accordo transattivo, la Red Bull ha ammesso di aver violato l’articolo 8.2 del regolamento finanziario, poiché non ha presentato un’accurata documentazione di rendiconto per la stagione 2021. A questa si aggiunge l’infrazione dell’articolo 8.10, ovvero il superamento del tetto massimo dei costi.
Il passaggio più interessante dell’analisi pubblicata dalla Federazione Internazionale è però questo: “La FIA riconosce che se Red Bull Racing avesse applicato il trattamento corretto all'interno della sua Documentazione di rendicontazione, per la spesa del credito d'imposta (un valore di £ 1.431.348) sarebbe stata considerata detraibile, e quindi i Costi Rilevanti per il 2021 avrebbero di fatto superato il Cost Cap di £ 432.652, ovvero lo 0,37%”.
La Red Bull ha sbagliato su due fronti, scaricando spese che avrebbero dovuto inserire nel budget cap, e lasciando all’interno spese che avrebbero potuto essere detratte.
La FIA ha sottolineato che “non è stata rilevato alcun indizio o prova che abbia fatto intendere che la Red Bull possa aver cercato di agire in malafede, o in modo disonesto o fraudolento, né ha nascosto intenzionalmente alcuna informazione dall'amministrazione del Cost Cap”.
Questi ultimi due punti spiegano la linea della FIA, che ha deciso di sanzionare la Red Bull con una multa di 7 milioni di dollari e una riduzione del 10% delle ore in galleria del vento, provvedimento attivo da oggi.
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