F1 | Red Bull: beam wing e fondo in continua evoluzione
La squadra leader del mondiale porta avanti la sua strategia evolutiva, adeguando la RB19 gara dopo gara con continui aggiornamenti che non si limitano solo all'adeguamento della macchina ai diversi tracciati. A Barcellona modifiche alla doppia beam wing e al bordo d'uscita del fondo.
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Red Bull non teme di vedere intaccata la sua superiorità tecnica, anche se i tecnici di Milton Keynes non hanno mai smesso di sviluppare la RB19 con interventi gara per gara che adeguano la monoposto leader del mondiale alle diverse caratteristiche dei tracciati e alla possibilità di evolvere le prestazioni, prevedendo la reazione degli avversari che in Spagna hanno portato diversi aggiornamenti.
Red Bull RB19: anche a Montmelò ci sarà un'ala posteriore molto carica
Photo by: Giorgio Piola
Lo staff diretto da Pierre Waché ha puntato su una RB19 piuttosto carica dal punto di vista aerodinamico, anche se la pista di Barcellona ha rinunciato all’ultima chicane riproponendo il curvone veloce che cambia in modo significativo il T3 di Montmelò.
È interessante registrare che la Red Bull mantiene, dopo quella vista a Monte Carlo, un’ala posteriore molto carica, andando un po’ in controtendenza rispetto alla propria filosofia aerodinamica. Nei box di Barcellona il nostro Giorgio Piola ha potuto apprezzare la beam wing che allinea i due elementi dell’ala centrale al diffusore come una naturale prosecuzione dell’estrattore.
Red Bull Racing RB19, dettaglio del fondo modificato a Barcellona
Photo by: Giorgio Piola
Non è sfuggito anche un piccolo aggiornamento del fondo: nella zona centrale del marciapiede, dietro ai due generatori di vortice sovrapposti, si può osservare un’altra… onda che precede il lungo elemento in carbonio che si protende verso il posteriore con ben quattro supporti di fissaggio. Gli aerodinamici di Milton Keynes proseguono la ricerca di micro aerodinamica nel rendere sempre più efficiente la “minigonna pneumatica” utile a sigillare il fondo all’asfalto.
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