
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Ferrari: si mette il naso sul futuro della SF1000
La Scuderia a Sochi non si è limitata a introdurre una nuova paratia dell'ala posteriore. Ci sono degli interventi sulla SF1000 anche all'anteriore: il più importante è l'adeguamento del muso con il bordo d'entrata dei due profili fra i piloni che sono meno pronunciati, aumentando il flusso che si incanala verso i barge board e il fondo. L'ala anteriore, invece, è un mix fra l'Ungheria e il Mugello alla ricerca del carico necessario in Russia.

La Ferrari non ha solo delle novità nel retrotreno della SF1000: sulla Rossa è comparsa a Sochi anche un’ala anteriore rivista che è un adattamento alla pista di Sochi che richiede un elevato carico aerodinamico, tant’è che nell’ala anteriore si sono viste soluzioni già viste in Ungheria con un mix di altre parti usate al Mugello.
La squadra del Cavallino, infatti, presenta due adattamenti nell’ala anteriore e una “correzione” nel muso: il bordo d’entrata dei profili che compongono il cape fra i due piloni dell’ala anteriore e il “nasino” è leggermente meno pronunciato per cui è maggiore la portata del flusso che viene incanalata verso i barge board e il fondo alla ricerca di una maggiore efficienza aerodinamica e, quindi, di una maggiore velocità.
Si tratta di modifiche minime che non richiedono nuovi crash test frontali, ma servono a verificare se l’andamento dell’aria è proprio quello che si voleva in galleria.
Ieri, non a caso Sebastian Vettel ha svolto una serie di prove aerodinamiche a velocità costante a 160, 190 e 240 km/h che non sarebbero giustificate dal semplice adeguamento delle ali alle caratteristiche della pista russa e i meccanici hanno lavorato anche sui turning vanes che sono i primi elementi che l’aria incontra dopo aver lambito il cape.

Dettaglio della paratia laterale posteriore Ferrari SF1000
Photo by: Giorgio Piola
Oltre alla nuova paratia laterale posteriore, sopra, nell’anteriore abbiamo potuto osservare che il profilo principale ha una diversa curvatura in prossimità della paratia laterale, mentre l’ultimo flap come in Ungheria evidenzia una corda maggiorata nella parte più interna.
La Scuderia a Sochi segna una sorta di “punto zero” nell’evoluzione della SF1000: queste piccole novità precedono il fatto che nelle prossime gare dovrebbero arrivare altre parti nuove (barge board e fondo) che dovrebbero essere utili a correggere, almeno in parte, i problemi endemici che accompagnano la Rossa dall’inizio dei test invernali a Barcellona.
I tecnici del Cavallino, quindi, dovrebbero introdurre graduali cambiamenti grazie ai quali recuperare un po’ di competitività aerodinamica mancante, in attesa di giocare i due token di sviluppo per soluzioni più strutturali.

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Evento | GP di Russia |
Sotto-evento | FP3 |
Location | Sochi Autodrom |
Piloti | Sebastian Vettel , Charles Leclerc |
Team | Ferrari |
Autore | Franco Nugnes |
Ferrari: si mette il naso sul futuro della SF1000
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