Ferrari: per Binotto parte un Cavallino... azzoppato
Il team principal del Cavallino ammette che la SF1000 che si vedrà in Austria non sarà molto diversa da quella dei test invernali, perché le novità arriveranno solo dal GP d'Ungheria. La Ferrari intanto cercherà di trarre il massimo.

Non si vuole nascondere e dice le cose come stanno. La Rossa, quella vera, la vedremo solo dal GP d'Ungheria, mentre nelle due gare austriache la Ferrari dovrà giocare in difesa consapevole che la SF1000 al momento è un Cavallino... azzoppato.
Il team principal, Mattia Binotto, non vuole alimentare inutili illusioni, nella consapevolezza che gli errori di progetto emersi nei test di Barcellona saranno corretti dalla terza gara. Certo il calendario molto compresso non gioca a favore della Ferrari, ma a Maranello sono consapevoli di aver preso la direzione giusta per raddrizzare una stagione che non è certo nata sotto i migliori auspici.
"La SF1000 che sarà in pista sul circuito di Spielberg avrà la stessa configurazione vista nella parte finale dei test di Barcellona. Ciò non vuol dire che, nelle sole cinque settimane e mezzo in cui abbiamo potuto lavorare - fra le stringenti limitazioni legate alle procedure di sicurezza e la chiusura assoluta delle attività operative decise dalla FIA in accordo con i team questo arco di tempo è stato davvero limitato - siamo rimasti con le mani in mano".
"La verità è che le risultanze emerse dai test ci hanno imposto un importante cambio di direzione per quanto concerne lo sviluppo, soprattutto sul piano aerodinamico. Prima abbiamo dovuto capire perché non avevamo visto in pista quello che ci aspettavamo e a quel punto ritarare tutto il programma di conseguenza".
Per il team principal è stato meglio fermare gli sviluppi...
"Sarebbe stato controproducente proseguire sulla strada prevista sapendo che non avremmo raggiunto gli obiettivi prefissati. Pertanto, abbiamo deciso di stendere un nuovo programma che riguardasse tutta la vettura, sapendo che non sarebbe stato pronto per la prima gara nella sua integrità".
"L’obiettivo è portare in pista i nuovi sviluppi alla terza gara, quella del 19 luglio all’Hungaroring. Detto questo, al di là dello sviluppo fisico della monoposto, in queste settimane abbiamo lavorato tantissimo sull’analisi del suo comportamento, sia nelle simulazioni che con il contributo dei nostri piloti, e penso che ciò ci sarà utile in Austria".
A Maranello evidentemente sono consapevoli di sentirsi terza forza nell'avvio del campionato...
"Sappiamo bene che non oggi disponiamo del pacchetto più veloce: lo sapevamo alla vigilia della partenza per Melbourne e le cose non sono cambiate. Detto questo, il circuito di Spielberg ha delle caratteristiche diverse rispetto a quello di Montmelò e le temperature non saranno quelle di fine febbraio".
"In Austria dovremo cercare di sfruttare le opportunità che dovessero presentarsi, in attesa di capire in Ungheria, una volta introdotto lo step di sviluppo cui stiamo lavorando, dove davvero saremo rispetto agli altri, anche alla luce degli sviluppi che i competitor avranno eventualmente introdotto. La realtà è che mai come in quest’anomala stagione fare previsioni è un esercizio sterile".
Binotto, quindi, aspetta il risultato delle qualifiche per fare un punto della situazione...
"Qualche indicazione su dove saremo rispetto a noi stessi l'avremo al termine delle tre ore di prove libere di venerdì ma un primo verdetto ci sarà soltanto il sabato al termine delle qualifiche. Solo allora cominceremo ad avere un quadro un po’ più chiaro dei rapporti di forza in campo, senza contare le incognite che la prima gara del campionato si porta sempre dietro in termini di affidabilità e rendimento degli pneumatici sulla distanza".
"Dovremo cercare di essere impeccabili in ogni aspetto del nostro lavoro, nella preparazione di ogni sessione e nell’esecuzione in pista. L’obiettivo? Portare a casa il massimo possibile dei punti in palio, come sempre del resto".
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