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Analisi

F1 | Ferrari e Red Bull: da Spa perderanno delle prestazioni?

Le due squadre che sono in lizza per il mondiale di F1 dovranno adeguare le loro monoposto ai nuovi controlli sulla flessibilità degli skid block che scatteranno dal GP del Belgio oltre a rispettare la metrice sul porpoising. La Mercedes spera di rientrare nella lotta per la vittoria, ma nel paddock c'è chi è convinto che i valori attuali non saranno intaccati in modo pesante dai provvedimenti FIA che avranno un'efficacia minore di quanto ci si possa aspettare.

Ferrari F1-75, vista dal basso

Foto di: Giorgio Piola

Se ne sono sentite dire di ogni sulla capacità di far flettere gli skid block della tavola sotto alle monoposto di F1 per evitarne l’usura (il regolamento consente il consumo di 1 mm rispetto ai 10 mm di spessore) e consentire alle vetture di adottare altezza da terra minori alla ricerca di un carico aerodinamico maggiore che permette un sensibile aumento delle prestazioni.

Gli inglesi hanno parlato di schiuma poliuretanica capace di comprimersi con forme adattative, qualcun altro di molle vere e proprie montate sotto agli skid block capaci di assorbire le asperità del terreno senza consumare la tavola. Se così fosse è strano che i commissari tecnici della FIA non siano intervenuti dichiarando certe soluzioni illegali, mettendo al bando chi avrebbe utilizzato concetti totalmente al di fuori delle regole tecniche.

La tavola a protezione del fondo e gli skid block contestati

La tavola a protezione del fondo e gli skid block contestati

Photo by: Giorgio Piola

La sensazione è che si sia arrivati a sofisticazioni tali che sono difficili da trovare e diventa logico domandarsi se vedremo importanti cambiamenti nei valori delle monoposto a partire dal GP del Belgio, quando entrerà in vigore l’attuazione dell’ultima riscrittura della TD39-2022.

La FIA si è data due obiettivi: primo ridurre il rischio porpoising con un algoritmo che controllerà i saltellamenti verticali del telaio con l’accelerometro posto nella scocca in prossimità del centro di gravità. Si tratta di un sensore che finora veniva usato per determinare le forze che hanno agito su un pilota durante un crash e che ora sarà più sensibile e dovrà indicare chi supererà la Aerodynamic Oscillation Metric (AOM).

In quel caso la monoposto dovrà essere alzata da terra per spegnere il fenomeno e riportare i valori nei dati stabiliti dalla FIA: il canale della telemetria che era riservato ai tecnici della Federazione, già dal Paul Ricard sarà aperto e visibile a tutte le squadre, affinché i tecnici possano valutare qual è il comportamento della loro monoposto e apportare le eventuali correzioni in tempo per Spa-Francorchamps.

Lewis Hamilton, Mercedes W13, in battaglia con Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Lewis Hamilton, Mercedes W13, in battaglia con Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Ma l’obiettivo grosso è quello di bloccare le flessioni degli skid block, con il chiaro intento di rallentare Ferrari e Red Bull per riportare nella contesa anche il terzo top team, vale a dire la Mercedes. Toto Wolff ha mostrato totale sconcerto e stupore quando la FIA in F1 Commission ha ufficializzato alcuni dati che erano stati raccolti, dissimulando che proprio la Stella abbia ispirato questi cambiamenti normativi che con la sicurezza non hanno proprio niente da spartire.

Si è creata, quindi, una grande aspettativa sul Belgio come se potesse diventare un nuovo inizio: è lecito pensare che Ferrari e Red Bull qualcosa dovranno concedere alle verifiche più stringenti, ma quanta prestazione dovranno perdere e, soprattutto, la Mercedes saprà rientrare nella lotta per vincere almeno un Gran Premio, dopo aver collezionato distacchi in gara che si sono mediamente attestati in mezzo minuto?

La domanda per ora è senza risposte, ma già al Paul Ricard vedremo degli adattamenti che potrebbero indicare quale sarà l’orientamento prossimo futuro. Ma stando alle indiscrezioni che abbiamo raccolto c’è già chi lavora sulla flessibilità dei materiali per riproporre in modo diverso certi concetti regolamentari al limite. E, del resto, è questa l’essenza dalla Formula 1: spingere ogni idea, ogni componente che compone la vettura verso interpretando tutte le zone grigie delle norme. La sfida, quindi, è solo all’inizio…

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