F1 | Addio a Pietro Corradini, meccanico dal cuore Ferrari
Ci ha lasciato un personaggio genuino ed amato di un mondo delle corse che non c'è più: Pietro Corradini è scomparso all'età di 77 anni dopo una vita dedicata alle macchine da corsa e in particolare alle rosse. Amava Villeneuve e Berger, era un grande amico di Senna.
Se n’è andato in punta di piedi. Il mondo delle corse perde un personaggio molto carismatico, emblema di un motorsport che non è più lo stesso. Pietro Corradini è morto all’età di 77 anni. Meccanico della Ferrari per tre decenni dagli anni 70: ha lavorato con tutti i grandi piloti che hanno fatto la storia del Cavallino in quel periodo, ma era legato in particolare a due: Gilles Villeneuve e Gerhard Berger erano diventati anche amici.
Com’era speciale il legame che Pietro aveva instaurato con Ayrton Senna: l’emiliano di Formigine, infatti, era stato il primo a mettere il campione brasiliano nell’abitacolo di una F1. E pochi sanno che fosse una Ferrari in preparazione per il GP del Brasile che al sabato avrebbe conquistato la prima fila con Carlos Reutemann. “Magic” era un ragazzino che ancora si divertiva nel karting e non aveva nemmeno iniziato la sua scalata nel Gotha dell’automobilismo, ma Corradini lo aveva fatto sedere nell’abitacolo della rossa e, forse, nemmeno Ayrton poteva sapere che sarebbe stata la prima e anche l’ultima.
Pietro aveva le mani d’oro e sapeva farsi volere bene nonostante certi spigoli del suo carattere non troppo diplomatico. Diceva quello che pensava, senza filtri. Amava le corse e amava correre: nel tempo libero era protagonista nel karting. Andava forte e vinceva le gare. Uscito dalla Formula 1 aveva collaborato a progetti importanti come F40 e F50.
Negli ultimi anni è stato il coordinatore tecnico della Scuderia Belle Epoque, a Corlo di Formigine, un incubatoio di passione voluto da Monica Zanetti: era diventata un po’ la seconda casa dove ritrovare quelle… rosse che gli avevano fatto girare la testa e che accudiva con dedizione e competenza. La sorpresa più piacevole è averlo visto al cinema in una particina nel film “Ferrari”: un cammeo di Pietro impegnato in un rifornimento durante la 1000 Miglia del 1957. Era un uomo senza tempo, che non ha più tempo. Il cronometro si è fermato. Restano i ricordi…
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