Arrivabene: "L'obiettivo è stare davanti alle Red Bull, ma non solo"
Il team principal della Ferrari, Arrivabene, sostiene che la tattica a due soste ha permesso alle Rosse di essere più veloci di 11 secondi. Lo sviluppo della SF16-H non si ferma, ma procede in parallelo con la progettazione della macchina 2017.
Foto di: XPB Images
Maurizio Arrivabene dopo il Gp d'Italia: la Ferrari è tornata sul podio con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen ha concluso quarto. La Rossa si rimette davanti alle Red Bull e recupera 11 punti nel mondiale costruttori sulla squadra di Milton Keynes.
Come giudichi la gara di oggi?
“E' stata una buona corsa, anche se di sicuro avremmo voluto fare molto di più per ripagare i nostri stupendi tifosi, che ci sostengono e ci sono sempre stati vicini, soprattutto qui nel Gran Premio di casa a Monza. La squadra ha lavorato bene: è unita sia qui che a Maranello e ci sono stati dei segnali positivi. Adesso l'obiettivo è già la prossima gara a Singapore”.
Sergio Marchionne ha detto che non sono stati raggiunti gli obiettivi...
“Concordo con il nostro Presidente sul non aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Un mese fa abbiamo fatto dei cambiamenti, e nelle ultime due gare le cose sono andate meglio. L’atmosfera nella squadra è molto buona, tutti stanno lavorando su obiettivi a breve e lungo termine”.
Per la gara avete pensato ad una strategia ad una sosta?
“La Mercedes si è protetta con una sosta, noi sapevamo che con un solo pit saremmo comunque stati alle loro spalle. Abbiamo provato quella che per noi poteva essere la migliore opportunità, e le simulazioni ci avevano già detto che con due soste saremmo stati undici secondi più veloci”.
C’è il rischio che proseguire il lavoro sulla SF16-H possa togliere energie alla monoposto del prossimo anno?
“Può essere vero, ma se c’è un'organizzazione che lavora nel migliore dei modi non credo che si corra questo rischio. Non è necessariamente la quantità di lavoro che fa la differenza, ma la qualità. Il progetto 2017 è iniziato da tempo e la convivenza con il lavoro per questa stagione è solo una problematica organizzativa, quindi risolvibile. Poi non sarebbe accettabile dire a chi ci supporta che gettiamo la spugna. Siamo la Ferrari, e cercheremo di fare il nostro meglio in tutte le prove che mancano al termine della stagione”.
L’obiettivo principale nelle sette gare che restano il calendario è quello di riprendersi la seconda posizione nella classifica Costruttori?
“Si, a questo punto è diventato un obiettivo. Ma non rinunciamo a dare dei messaggi alla Mercedes, che ovviamente è fortissima, ma nessuno è imbattibile. Sappiamo che ci saranno piste dove soffriremo di più, ed altre in cui potremo giocarci qualche carta in più”.
Marchionne ha confermato una collaborazione tra Ferrari e Dallara...
“Non è una novità assoluta, collaboriamo sull’utilizzo di alcuni materiali, ed è un piacere farlo con una persona come l’ing. Dallara. In Emilia Romagna ci sono tante aziende che lavorano nel Motorsport, con un grande potenziale, e la Dallara è una grande azienda in questo settore”.
State osservando le performance di Giovinazzi?
“Ovviamente. Siamo attivi sul contesto delle categorie propedeutiche, ma non è semplice far coincidere tanti aspetti. Siamo italiani, ed avere con noi un italiano sarebbe comunque una cosa positiva. Ma non è semplice”.
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