Toyota: già pronto il primo telaio della Yaris 2017

Poche settimane fa dalla Spagna erano suonate sirene d'allarme per Toyota, che sembrava essere in grave ritardo con il progetto Yaris WRC per il Mondiale Rally 2017. A smorzare tutte le indiscrezioni – trasformatesi in illazioni – è stato Tommi Makinen. Il quattro volte iridato, ora tra i responsabili del progetto della casa nipponica, era presente al Rally di Monte-Carlo con un'importante delegazione Toyota. Makinen ha confermato che il progetto Toyota procede spedito e che tra poche settimane la nuova vettura sarà pronta al debutto.

Pronto il primo telaio 2017

Pochi giorni fa Toyota ha realizzato il primo telaio di quella che sarà la quattro ruote motrici indicata a prendere parte al Mondiale Rally 2017, la Yaris. La prima vettura è quindi in fase di completamento. Sarà costruita e successivamente sviluppata nella sede della Tommi Makinen Racing, a Puuppola, paese natale del quattro volte campione del mondo rally. Nel frattempo, negli stabilimenti TMG di Colonia, in Germania, è stato approntato i nuovo propulsore che andrà a sostituire quello utilizzato nei test 2015. L'equipe di motoristi è riuscita a incrementare il numero di cavalli a disposizione del propulsore e ha lavorato anche sull'erogazione della potenza, fondamentale in uscita di curva.

La Yaris 2017 debutta in marzo

La nuova Yaris WRC sarà la prima vettura completamente volta al regolamento tecnico 2017 a debuttare su strada per i primi test, che avverranno nel mese di marzo non appena le 40 persone dedicate alla costruzione della vettura avranno approntato il primo modello. Sino a questo momento Toyota ha trovato un accordo con un pilota di grande esperienza per iniziare lo svezzamento della Yaris, ma servirà un altro pilota in gradi di fornire indicazioni utili e precise per indirizzarne lo sviluppo in maniera precisa.

Mikko Hirvonen tester, ma non solo

Eric Camilli, tester Toyota nel 2015, è ormai un ricordo. Il transalpino ha infatti accettato la corte della M-Sport e ora è uno dei due piloti titolari della struttura britannica fondata da Malcolm Wilson. Ora Toyota ha il compito di trovare i tester giusti per lo sviluppo della nuova Yaris, ma anche i due piloti titolari che dovranno condurla nel Mondiale del prossimo anno. Negli ultimi giorni il team nipponico ha siglato un accordo con l'esperto Mikko Hirvonen, ex pilota del WRC e recentemente quarto all'edizione 2016 della Dakar al volante di una MINI All4. Il finnico si occuperà dello sviluppo della Yaris nel corso di quest'anno, ma potrebbe anche ritagliarsi un ruolo da ufficiale qualora Toyota volesse un pilota molto affidabile nella line up del rientro nel WRC. Negli ultimi giorni, inoltre, si sono fatti altri due nomi importanti per ricoprire il ruolo di tester: Juho Hanninen e Bryan Bouffier, quest'ultimo reduce da un ritiro amaro al Rally di Monte-Carlo con una Ford Fiesta RS WRC.

Makinen ha parlato con Latvala e Ogier al “Monte”

Nel corso del fine settimana di Monte-Carlo, Makinen è stato visto assieme a Jari-Matti Latvala, attualmente secondo pilota Volkswagen. L'obiettivo di Toyota è quello di trovare un top driver a cui affidare la Yaris, ma, almeno al momento, la ricerca sembra essere complessa. Il finnico ha infatti dichiarato di non voler lasciare una vettura vincente per abbracciare un progetto ambizioso, ma che è ancora un'incognita. Anche Sébastien Ogier ha avuto contatti con Toyota, ma il tre volte iridato ha fatto sapere a Makinen di avere un contratto con Wolfsburg sino al 2017 compreso, dunque non ha alcuna possibilità di cambiare colori nel prossimo futuro. Con Kris Meeke che ha appena rinnovato per tre anni con Citroen le opportunità per Toyota sono ridotte al lumicino, anche se la pista Latvala potrebbe clamorosamente riaprirsi se Volkswagen dovesse decidere di promuovere Andreas Mikkelsen. Il norvegese è in crescita continua e non sarebbe una sorpresa se riuscisse a scalzare il finnico come seconda guida nei prossimi mesi. Se tutto ciò dovesse verificarsi allora Latvala potrebbe prendere davvero in considerazione l'opportunità di legarsi alla Toyota, anche perché diverrebbe a tutti gli effetti il pilota guida della casa nipponica.