Honda: "Essere in griglia domenica è già una vittoria per Marc"
Santi Hernandez, capo tecnico di Marc Marquez, minimizza l'euforia generata dal terzo tempo al ritorno del pilota della Honda, insistendo sul fatto che la cosa più importante è che il pilota ritrovi gli automatismi per tornare ad essere competitivo.

Appena finita la prima sessione di prove libere a Portimao, Santi Hernandez ha preso il posto del team manager Alberto Puig, assente in Portogallo per motivi di salute.
Logicamente, il tecnico spagnolo ha celebrato il ritorno di Marquez più di chiunque altro, anche se allo stesso tempo ha cercato di mettere in prospettiva la classifica. Dopo nove mesi d'assenza, a causa dell'infortunio all'omero destro, il pilota di Cervera ha realizzato il terzo tempo ed ha chiuso a soli due decimi dal più veloce, Maverick Vinales.
"E' logico parlare di Marc dopo il modo in cui ha finito la FP1. Ma le condizioni della pista non erano le migliore. La cosa migliore era il suo sorriso. Quello che doveva fare era salire sulla moto e fare dei giri. Ora dobbiamo lavorare poco a poco al suo recupero, e dobbiamo sfruttarlo", ha riassunto Hernandez, che ha indicato la staccata come aspetto che ha creato più problemi.
"Ovviamente in passato abbiamo visto che Marc si adatta molto bene e rapidamente alle condizioni che trova. La cosa più importante è che domenica farà la gara, non ci siamo posti alcun obiettivo", ha continuato lo spagnolo.
"I riferimenti in frenata sono l'aspetto più difficile a cui riadattarsi. Ma la cosa più importante è che domenica saremo in gara, dopo tanto tempo questa è già una vittoria", ha aggiunto il catalano, che ha lavorato accanto al collaudatore Stefan Bradl durante l'assenza di Marquez.
"Marc è uscito con la base della moto di Stefan, perché era la cosa più sensata e perché sappiamo che funziona bene. Da lì, la adatteremo al suo stile di guida", ha concluso.
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