Espargaro: "Vorrei valutare la KTM con Marquez in pista"
Pol Espargano ha concluso la seconda sessione di libere con il miglior tempo confermando l'ottimo stato di forma della moto austriaca, ma vorrebbe un confronto con Marquez per capire il vero valore della KTM.

Le ultime due gare hanno visto Pol Espargaro vicino ad ottenere un grande risultato per poi restare con un pungo di mosche in mano. A Brno è caduto dopo essersi scontrato con Johann Zarco mentre il suo compagno di team, Brad Binder, ha conquistato il successo, e la scorsa settimana ha visto una vittoria ormai certa svanire quando la gara è stata interrotta con bandiera rossa dopo il tremendo incidente che ha visto protagonisti Zarco e Morbidelli.
Cinque giorni dopo, Pol si è messo davanti a tutti al termine della seconda sessione di libere ed ha conservato una gomma media per la domenica così da avere una chance per conquistare finalmente il successo in terra austriaca.
Il salto di qualità compiuto dalla KTM è sttato evidente, ma Espargaro preferisce restare con i piedi per terra vista l’assenza di Marc Marquez.
“Abbiamo iniziato in maniera ancora migliore rispetto allo scorso fine settimana, Ho girato su tempi molto veloci e vorrei già disputare il warm up ed andare direttamente in gara” ha dichiarato un Espargaro stupito dalla prestazioni della KTM.
“Non abbiamo realizzato una moto nuova, ma è una evoluzione. Non ho la sensazione che siano state modificate molte cose per arrivare a questo livello. Tuttavia non vorrei passare per una persona negativa, ma al momento manca in pista il miglior pilota in griglia. Vorrei confrontare questa moto con Marc in gara. Al momento bisogna cercare di tenere i piedi per terra e mantenere la calma”.
Il pilota della KTM si è anche espresso sulla pericolosità di un tracciato nel quale la scorsa settimana soltanto la fortuna ha evitato che si verificasse una tragedia. Secondo Espargaro le responsabilità dell’incidente sono da addebitare esclusivamente alla condotta di Zarco.
“Siamo noi che abbiamo la responsabilità. In tutti i circuiti del mondo i rettilinei hanno dei muri ai lati e se vado in rettilineo e mi scontro con un mio rivale la responsabilità è del pilota e non della pista. Ho sentito dire che molti danno la colpa dell’incidente alla conformazione del circuito, ma in realtà l’errore è stato solamente umano”.
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