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Formula E Diriyah ePrix II

FE | Diriyah 2: Cassidy vince e vola in testa al mondiale

Dieci piloti in meno di sette secondi. Il secondo round in Arabia Saudita ha regalato una corsa avvincente, con un gruppo compatto fino agli ultimi istanti. Ad aggiudicarsi la vittoria è stato Nick Cassidy, bravo nel fare la differenza nel momento più delicato della corsa, con un successo che gli permette anche di volare in testa alla classifica. Il neozelandese precede il connazionale Robin Frijns e il pilota della Nissan Oliver Rowland. Rimontano fino alla zona punti Pascal Wehrlein e Jake Dennis.

Nick Cassidy, Jaguar TCS Racing, Jaguar I-TYPE 6

Se nella giornata di venerdì sul traguardo tra il primo e il secondo si era visto uno dei gap più ampi registrati recentemente, con ben tredici secondi di distacco tra Jake Dennis e Jean-Eric Vergne, la gara odierna ha riservato un finale emozionante, con il gruppo compatto fino alla bandiera a scacchi.

Nick Cassidy ha conquistato la sua prima vittoria con il team ufficiale Jaguar tenendo a bada sul finale Robin Frijns, il che gli ha permesso anche di scavalcare Pascal Wehrlein prendendo il comando della classifica di Formula E con un vantaggio di ben 18 punti. Per Cassidy si tratta di un inizio di campionato da protagonista, con una vittoria e altri due podi nei primi tre appuntamenti del mondiale. 

Così come nella giornata di ieri, uno dei momenti chiave è stato quello dell'attivazione dell'Attack Mode: mentre Frijns era stato tra i primi ad attivare il periodo di potenza extra dopo che era salito in testa sopravanzando Oliver Rowland sullo slancio allo spegnimento dei semafori, Cassidy ha scelto di posticipare il passaggio in Attack Zone, potendo così spingere a pista libera. In maniera simile a quanto era accaduto ieri con Jake Dennis, ciò ha permesso al neozelandese del team ufficiale Jaguar completare un overcut e prendere il comando della corsa, che non ha poi lasciato fino alla bandiera a scacchi dopo essere partito dalla terza casella sulla griglia. 

Robin Frijns, Envision Racing, Jaguar I-TYPE 6, Oliver Rowland, Nissan Formula E Team, Nissan e-4ORCE 04, Jean-Eric Vergne, DS Penske, DS E-Tense FE23

Photo by: Alastair Staley / Motorsport Images

Robin Frijns, Envision Racing, Jaguar I-TYPE 6, Oliver Rowland, Nissan Formula E Team, Nissan e-4ORCE 04, Jean-Eric Vergne, DS Penske, DS E-Tense FE23

Infatti, quando Cassidy ha attivato il suo secondo e ultimo Attack Mode nel corso del tredicesimo giro è stato in grado di mantenere comodamente la testa della corsa grazie al vantaggio di circa due secondi accumulato nei giri precedenti. Dopo aver tentato lo strappo, che idealmente gli avrebbe potuto garantire maggior libertà in termini di gestione, gli strateghi gli hanno suggerito di rallentare per risparmiare batteria e ciò ha dato l'opportunità a Frijns di riavvicinarsi nuovamente. 

Tuttavia, per quanto quello dell'Arabia Saudita non sia il circuito più provante del mondiale in termini di gestione energetica, d'altra parte si è confermato anche uno dei più complessi su cui provare un sorpasso e, nonostante i tentativi, il neozelandese dell'Envision non è riuscito a mettere concretamente il rischio il primo posto del connazionale. A Cassidy va comunque dato merito di aver comandato in maniera eccellente il gruppo nella fase più delicata della corsa, senza cedere alla pressione messa dagli avversari quando stava cercando di rallentare il ritmo per risparmiare energia.

Terzo posto Oliver Rowland con la Nissan, il quale era partito dalla pole position conquistata nel pomeriggio. Per il marchio giapponese si tratta del primo podio dall'appuntamento di Roma della scorsa stagione, ma la soddisfazione è doppia essendo riuscita a portare entrambe le vetture in zona punti, così come la McLaren clienti di Jake Hughes, che si appoggia proprio al pacchetto fornito dalla casa nipponica.

Oliver Rowland, Nissan Formula E Team, Nissan e-4ORCE 04

Photo by: Alastair Staley / Motorsport Images

Oliver Rowland, Nissan Formula E Team, Nissan e-4ORCE 04

Per il team di Woking si tratta di un'ottima quarta posizione, che conferma la competitività della scuderia britannica su un circuito meno provante dal punto di vista energetico, come si era già visto al venerdì come la buona performance di Sam Bird. Da segnalare anche il buon quinto posto di Stoffel Vandoorne con la prima delle due DS: indubbiamente la qualifica positiva ha aiutato, ma la notizia migliore per la casa francese è la costanza mostrata anche in questo weekend dopo il buon fine settimana in Messico.

Buona rimonta per Pascal Wehrlein, che è riuscito a far valere l’efficienza della sua Porsche per sopravanzare tre vetture e portarsi al settimo posto finale dopo aver preso il via dalla decima casella sulla griglia di partenza. Alle sue spalle chiudono a punti Jean-Eric Vergne con la seconda DS Penske, Max Gunther con la prima Tipo Folgore della Maserati e il campione del mondo in carica Jake Dennis, bravo nel riportarsi in top ten dopo aver preso il via dal quattordicesimo posto.

Partendo da oltre metà gruppo, per il britannico dell’Andretti si è trattata soprattutto di una gara di attesa, in cui sferrare degli attacchi mirati con cui è riuscito a sopravanzare anche uno dei possibili rivali in prospettiva alla conquista del titolo, Mitch Evans, il quale ha invece concluso in undicesima posizione, fuori dalla zona punti.

Jake Dennis, Andretti Global, Porsche 99X Electric Gen3

Photo by: Sam Bagnall / Motorsport Images

Jake Dennis, Andretti Global, Porsche 99X Electric Gen3

Dodicesima la prima Mahindra di Edoardo Mortara, seguita dalla vettura “gemella” del team clienti ABT, quella di Nico Mueller. Quattordicesimo Antonio Felix da Costa, anch’egli autore di una rimonta proprio dal fondo dello schieramento, anche se in questo caso non ha portato a un risultato da top ten, proseguendo così il suo periodo senza punti e avaro di soddisfazioni.

Alle sue spalle Nyck de Vries, che prosegue il suo adattamento alla Gen 3 dopo il rientro in Formula E, seguito da Norman Nato con la seconda Andetti e Sergio Sette Camara, crollato fino all’ultimo posto dopo essere partito al nono posto. Il brasiliano ha pagato una prima fase di gara in cui ha consumato più del dovuto, subendo poi anche i limiti del pacchetto della ERT in termini di efficienza energetica sulla lunga distanza.

Ritirati Dan Ticktum, suo malgrado costretto a tornare ai box dopo un contatto già al termine del primo giro, esattamente come nel round del venerdì, così come Sam Bird e Jehan Daruvala. Il britannico della McLaren ha dovuto parcheggiare la sua monoposto con lo sterzo piegato dopo un cedimento, mentre l’indiano della Maserati, che era stato protagonista di una bellissima qualifica conclusa con un ottimo quinto posto, è stato costretto a fermarsi dopo un problema all’impianto frenante.

Daruvala aveva già compiuto un lungo nel corso del ventiquattresimo giro, quando sotto la pressione di Mitch Evans e Jake Dennis era finito largo alla staccata di curva 18: tuttavia, solamente tre giri più tardi, quando era ormai uscito dalla zona punti, il portacolori del team del Tridente ha dovuto parcheggiare definitivamente la vettura. Non ha preso invece parte alla gara Sebastien Buemi a causa del telaio rimasto danneggiato in seguito all’incidente nelle prove ufficiali del pomeriggio.

 
 
       
Driver Info
 
 
 
   
Cla Pilota # Giri Tempo Distacco km/h Punti Ritirato
1 New Zealand N. Cassidy Jaguar Racing 37 36

43'51.868

    25  
2 Netherlands R. Frijns Virgin Racing 4 36

+1.192

43'53.060

1.192   18  
3 United Kingdom O. Rowland Nissan e.dams 22 36

+1.875

43'53.743

0.683   18  
4 United Kingdom J. Hughes McLaren 5 36

+2.931

43'54.799

1.056   12  
5 Belgium S. Vandoorne Dragon Penske Autosport 2 36

+3.397

43'55.265

0.466   10  
6 France S. Fenestraz Nissan e.dams 23 36

+4.598

43'56.466

1.201   8  
7 Germany P. Wehrlein Porsche Motorsport 94 36

+4.816

43'56.684

0.218   6  
8 France J. Vergne Dragon Penske Autosport 25 36

+5.195

43'57.063

0.379   4  
9 Germany M. Gunther Maserati Racing 7 36

+5.709

43'57.577

0.514   2  
10 United Kingdom J. Dennis Andretti Formula E 1 36

+6.240

43'58.108

0.531   2  
11 New Zealand M. Evans Jaguar Racing 9 36

+6.866

43'58.734

0.626      
12 Switzerland E. Mortara Mahindra Racing 48 36

+10.116

44'01.984

3.250      
13 Switzerland N. Müller Audi Sport Team ABT 51 36

+14.462

44'06.330

4.346      
14 Portugal A. Félix Da Costa Porsche Motorsport 13 36

+17.960

44'09.828

3.498      
15 Netherlands N. De Vries Mahindra Racing 21 36

+19.295

44'11.163

1.335      
16 France N. Nato Andretti Formula E 17 36

+20.235

44'12.103

0.940      
17 Brazil S. Sette Camara ERT Formula E Team 3 36

+21.564

44'13.432

1.329      
18 Brazil L. Di Grassi Audi Sport Team ABT 11 36

+25.639

44'17.507

4.075      
dnf United Kingdom D. Ticktum ERT Formula E Team 33 32

+4 Laps

41'33.940

4 Laps     Ritirato
dnf India J. Daruvala Maserati Racing 18 25

+11 Laps

30'55.484

7 Laps     Ritirato
dnf United Kingdom S. Bird McLaren 8 22

+14 Laps

27'34.329

3 Laps     Ritirato
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