Ferrari: ora è ultima in velocità, ma Leclerc fa il pompiere
La Scuderia ha cambiato approccio ai test invernali, dopo la delusione patita l'anno scorso. La SF1000 ha trovato più carico aerodinamico ma deve adattarsi a tutte le piste per cui la squadra ha lavorato alle varie opzioni di setup, senza cercare le prestazioni. Fa paura una sola parola: drag, vale a dire resistenza aerodinamica.
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
P11, ad un secondo e tre decimi da Lewis Hamilton. In Ferrari sanno bene che questo tempo non fa classifica, ma sanno anche bene che qualche discussione (la durata dipenderà dalla Ferrari stessa) non può non prendere forma da questo primissimo verdetto.
Aggiungiamo un dato: nella classifica delle velocità massime rilevate in fondo al rettilineo di Montmelò, Charles Leclerc è ultimo. 307 km/h per il monegasco, contro il 329 di Sainz, 327 di Verstappen, 318 di Hamilton, con la SF1000 lontana anche da Haas e Alfa Romeo.
“Abbiamo cambiato approccio rispetto allo scorso anno - ha sottolineato Leclerc quando gli è stato chiesto di paragonare questo primo giorno rispetto a quello del 2019 – non abbiamo cercato la performance, ma ci siamo concentrati sullo studio del comportamento della vettura, non abbiamo spinto”.
Charles sembra sicuro, ma c’è da scommettere che per rassicurare i tifosi del Cavallino non basteranno le sue parole.
È vero che Leclerc (che ha coperto ben 131 giri) è passato molte volte sul traguardo a DRS chiuso, segnale che il programma prevedeva test aerodinamici, ma ci sono stati anche passaggi ad ala aperta.
Il sospetto è abbastanza chiaro, ovvero che nella ricerca di carico aerodinamico (obiettivo che sembra raggiunto nei ‘numeri’) sia arrivato anche un eccesso importante di Drag. Che la SF1000 avrà una maggiore resistenza all’avanzamento rispetto alla SF90 del 2019 è scontato, ma quanto sia questo delta sarà uno degli interrogativi che dovranno trovare una risposta durante i test spagnoli.
“In curva la macchina mi sembra abbastanza veloce – ha confermato Leclerc – ma è sempre difficile paragonare una stagione con l’altra. Penso che il benchmark da valutare sarà quello della prima gara, quando le temperature saranno quelle che incontreremo durante la stagione. Di sicuro, guardando i numeri, abbiamo più carico aerodinamico, poi se sarà abbastanza per essere nella finestra giusta e consentire alle gomme di lavorare al meglio lo sapremo solo in seguito”.
Domani a salire in macchina sarà Sebastian Vettel, e sembra già caccia al riscontro.
Non potrebbe essere altrimenti, considerando il ritmo con cui Mercedes e Red Bull hanno iniziato i test, ed è giusto anche che sia così se le ambizioni sono quelle Mondiali.
“L'anno scorso i test sono stati fantastici – ha ribadito Leclerc - ma la prima gara sappiamo che poi è andata diversamente. Penso che abbiamo imparato alcune cose da quella esperienza, e quest'anno abbiamo deciso di concentrarci di più su noi stessi, cercando di imparare l'auto il più possibile in questi primi giorni, e poi concentrarci sulle prestazioni un po' più tardi”.
Charles è stato un ottimo pompiere, ma serve anche la risposta in pista, e per i tifosi della rossa meglio prima che poi...
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