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Symonds: "Le pance Mercedes figlie della tecnologia dei razzi"

Il direttore tecnico della Formula 1 ha spiegato come in Mercedes siano riusciti ad adottare il design rivoluzionario delle pance sfruttando la tecnologia aeronautica di una azienda inglese.

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Nella giornata di apertura dei test in Bahrain la Mercedes ha attirato su di sé le attenzioni quando ha portato in pista la W13 Evo dotata di un design decisamente estremo delle pance e di coni anti-intrusione divenuti veri e propri elementi aerodinamici.

In molti si sono chiesti se questa direzione tecnica possa andare ad influenzare negativamente il raffreddamento della power unit, ma a dare una spiegazione in merito è intervenuto Pat Symonds.

Il responsabile tecnico della Formula 1 ha spiegato come il team otto volte iridato abbia adottato una tecnologia propria dell’industria aerospaziale per realizzare un sistema di raffreddamento decisamente efficiente che, a sua volta, ha consentito agli aerodinamici di realizzare un corpo vettura innovativo.

“Si tratta di un approccio innovativo” ha spiegato Symonds in una intervista rilasciata a F1 TV. “Sono riuscito a vedere la monoposto solo questa mattina perché sono arrivato in circuito da poco e credo sia molto interessante”.

“Mi piace vedere nuove interpretazioni, ma questa è una di quelle che mi ha sorpreso. Sono davvero stupito dal modo in cui sono riusciti a far passare l’aria per il raffreddamento. Credo che tutti gli altri team studieranno con attenzione questa soluzione”.

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Già nella giornata di ieri, quando la W13 Evo era stata mostrata, Ross Brawn aveva ammesso di non aver previsto un design simile e sulla stessa linea di pensiero si è espresso Symonds.

“Credo che sia stato un progetto più radicale di quanto pensassimo. Quando abbiamo sviluppato le regole aerodinamiche per questa nuova generazione di vetture ad effetto suolo abbiamo valutato non solo la deportanza, ma anche ad altri elementi come il raffreddamento dei freni, il riscaldamento degli pneumatici e, in particolare, il raffreddamento del motore”.

Dettaglio delle fiancate Mercedes W13

Dettaglio delle fiancate Mercedes W13

Photo by: Uncredited

“Abbiamo pensato a delle bocche di ingresso più grandi di quelle adottate sulla Mercedes. Credo che loro abbiano sfruttato alcuni piccoli trucchi. Ad esempio credo che il team abbia ragionato a lungo per disporre  l’intercooler acqua/aria in modo diverso ed è per questo motivo che sono riusciti ad adottare un corpo vettura molto ristretto rispetto alla concorrenza”.

Symonds ha poi puntato l’attenzione sul grande travaso di tecnologia dall’industria aerospaziale alla F1 per spiegare il lavoro compiuto dalla Mercedes.

“L’intercooler di cui parlo credo provenga dalla Reaction Engines, azienda con sede nell’Oxfordshire che realizza motori a razzo. Sfruttando questa tecnologia sono riusciti a realizzare questo scambiatore di calore estremamente efficiente”.

Symonds ha poi spiegato come tutti i team abbiano lavorato per rendere le pance il più piccole possibili, ma ha sottolineato come le sfide da affrontare siano numerose.

“Penso che la riduzione dei sidepods sia una tendenza in atto, ma è molto difficile riuscire a far stare tutto all’interno. La gente pensa che dentro le pance ci siano solo i radiatori e gli scambiatori di calore, ma in realtà c’è molto di più”.

“All’interno c’è molta elettronica e credo che alcuni team stiano lavorando proprio su questo aspetto”.

Il responsabile tecnico della Formula 1 ha poi concluso il suo intervento dicendo di aver trovato la Mercedes W13 innovativa soltanto nelle pance.

“Il resto sembra convenzionale, se si può usare questo termine. Il disegno dell’ala anteriore è simile a quello che ci aspettavamo di vedere, mentre l’ala posteriore è leggermente differente dal previsto e sulla beam wing in molti si stanno spingendo in quella direzione”.

 

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