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Leclerc: "Sono migliorato nella gestione delle gomme"

Il monegasco ha scoperto la posta del GP di Turchia al simulatore , prima di prendere confidenza con il tracciato che torna in F1 dopo una sosta che dura dal 2011 con la bicicletta. Charles ammette di essere cresciuto in questa anno difficile della Ferrari, stringendo i rapporti con gli uomini della squadra.

Sebastian Vettel, Ferrari e Charles Leclerc, Ferrari parlano ai media

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Nelle difficoltà si cresce. Sembra un luogo comune, ma non capita di rado di trovare conferme nella realtà, come nel caso di Charles Leclerc.

Alla vigilia del Gran Premio di Turchia il monegasco ha analizzato la stagione soffermandosi sulla sua crescita, un miglioramento progressivo cominciato ad inizio campionato e confermato gara dopo gara.

Leclerc, ovviamente, lancia anche l’interrogativo, ovvero non è detto che lo stesso percorso non sarebbe stato completato anche al volante di una vettura vincente, ma la realtà è comunque quella di un pilota che in un momento difficile è diventato ‘uomo squadra’.

Charles lotta per l’ingresso in Q3 con la stessa grinta con cui dodici mesi fa combatteva per la pole. In un anno difficile e complicato, la crescita di Leclerc è una buona notizia per la Ferrari, che ha trovato un punto fermo in un ragazzo che solo diciotto mesi fa era sbarcato a Maranello circondato da fiducia ma anche da qualche dubbio. Ed oggi i punti fermi sono cruciali per la Scuderia, e lo saranno fino a quando non tornerà sul gradino più alto del podio.

Che idea ti sei fatto di questa pista?
“Al momento le mie impressioni si basano su qualche giro in bicicletta e sul simulatore! Da quello che ho visto mi sembra molto bella, e non vedo l’ora di essere in pista domani, sono curioso di provare i saliscendi e credo che sarà interessante scoprire questo tracciato giro dopo giro”.

Nelle ultime cinque gare ti sei sempre confermato in zona punti, ed anche il ritmo della monoposto sembra essere migliorato. Dove collochi oggi la tua monoposto in termini di gerarchie? Al momento siete a 31 punti dalla Racing Point, che è terza, credi che riuscirete ad agganciarli?
“È una domanda difficile a cui è difficile rispondere con precisione. Quando massimizziamo tutto sembriamo essere abbastanza competitivi, ma se mi chiedi in quale posizione ci troviamo, onestamente non ho la risposta, e in merito all’obiettivo citato nella domanda credo che non sia semplice da raggiungere se tutti i nostri avversari lavorano perfettamente".

"Credo anche che possano arrivare delle opportunità e se saremo pronti a coglierle potrebbero fare la differenza. Da parte nostra al momento siamo concentrati sul cercare di sfruttare al meglio il potenziale che abbiamo, è questo il nostro obiettivo, se poi riusciremo a raggiungere chi ci precede lo prenderò come un ‘bonus’, perché al momento non è un target facile”.

Quest’anno non siete stati in grado di lottare per la vittoria, ma al di là di questo aspetto, come valuti i tuoi progressi come pilota includendo anche il rapporto di lavoro con la squadra?
“Sono contento e soddisfatto dei progressi che ho confermato dall’inizio della stagione, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle gomme in gara, che era stato uno dei miei punti deboli lo scorso anno. Ho lavorato molto su questo fronte e ora i risultati stanno confermando che la strada presa è corretta. Sul fronte dei rapporti con la squadra credo che nei momenti più difficili ci si ritrovi tutti più vicini, soprattutto con le persone che lavorano direttamente con te, ed è ciò che sta accadendo. Stiamo cercando di aiutare la squadra a tornare dove merita e dove tutti noi vogliamo essere, e spero che questa rincorsa possa essere il più breve possibile”.

Spesso quando i piloti si guardano alle spalle, per giudicare il loro passato, parlano delle stagioni più difficili come dei passaggi chiave in termini di crescita ed apprendimento. È davvero così o è solo un modo per mettere da parte la frustrazione per non aver ottenuto i risultati sperati?
“Sappiamo che la nostra monoposto è più debole del previsto, e non posso sapere come sarebbe stata la mia crescita se avessi avuto a disposizione una macchina più competitiva. Quello che so è che sono un pilota migliore, nelle difficoltà a volte ho trovato una grande determinazione, concentrandomi su me stesso, cercando di migliorare, anche sapendo che non c’era un podio per cui lottare, o una vittoria da raggiungere".

"Stiamo lottando per posizioni più basse, ma alla fine per me è comunque un passaggio importante, anche in termini di… pazienza, perché in passato non ero molto forte su questo fronte. Mi sento migliorato, sicuramente sono un pilota più forte rispetto all'inizio della stagione. È una crescita legata alla situazione in cui ci troviamo in questo momento? Non ne sono sicuro, ed è impossibile saperlo”.

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