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Ferrari: il passo di Hamilton lascia ben poche speranze

Anche se i migliori tempi dei long run non erano lontani fra la Mercedes di Lewis e la Ferrari di Vettel è parso evidente che, con una temperatura dell'asfalto più bassa del solito, la freccia d'argento ha un vantaggio piuttosto netto.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08

Steven Tee / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes-Benz F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

“E’ stato un buon venerdì, ma sono felice che sia stato l’ultimo della stagione”. A parlare è un Lewis Hamilton in debito di quell’adrenalina che fino al Gran Premio del Messico è stata una fedele compagna di viaggio.

Senza la carica emotiva di chi è in lotta per l’obiettivo stagionale per eccellenza, la stanchezza (al termine di una lunga stagione di gare) inizia ad emergere. Ma, parole a parte, il cronometro dice altro.

E’ sempre Hamilton al comando della classifica dei tempi al termine delle sessioni del venerdì di Yas Marina, ed è sempre Hamilton ad aver completato un long-run impressionante con mescola supersoft.

Nella sessione FP2 il campione del Mondo ha percorso una serie di quindici giri con gomme rosse e ha girato per undici volte in 1’42”, limite raggiunto una sola volta da Vettel nella sua simulazione con la stessa mescola.

E’ sembrata una seria ipoteca sulla corsa di domenica, ma nei minuti finali Seb è però tornato in pista con una notevole quantità di carburante (necessaria per simulare condizioni perfette nella simulazione di partenza) e nei giri prima della bandiera a scacchi ha stampato un 1’42”620 decisamente interessante.

Sono comunque riscontri da prendere con le pinze (la rotazione delle power unit è ormai al limite) ma lo stesso Hamilton ha poi dichiarato che….
“C’è ancora un po’ di lavoro da fare, me ho la sensazione che saremo a posto su questa pista. Non mi aspetto grandi margini, ma alla fine mi piace quando il confronto è serrato”.

In casa Ferrari hanno differenziato il programma di lavoro, lasciando a Raikkonen una lunga simulazione di gara con mescola Ultrasoft, completata da Kimi in modo consistente e buoni riscontri sul fronte del degrado.

A giocare a favore della Mercedes nella sessione FP2 è stata anche la temperatura insolitamente bassa della pista. A metà sessione si sono registrati 30,8 gradi di asfalto (26 aria) e quando i termometri di abbassano Hamilton e Bottas sanno di avere una marcia in più. E le previsioni non sembrano essere favorevoli alla Ferrari, perché secondo gli esperti meteo quella 2017 dovrebbe essere una delle edizioni del Gran Premio di Abu Dhabi più fresche di sempre...

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