F1 | Verstappen piega le Ferrari: è pole in Austria. Mercedes a muro
Il pilota della Red Bull ha regalato un pomeriggio di festa al popolo orange arrivato in Austria con un grande ultimo giro che gli ha permesso di tenersi dietro le due Ferrari di Leclerc e Sainz di meno di un decimo. Perez è quarto, ma sotto investigazione per un track limits al termine della Q2. A muro entrambe le Mercedes, che provocano due bandiere rosse, ma Russell e Hamilton sono ok. Grande prestazione delle Haas, che entrano entrambe in Q3.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Le qualifiche del Gran Premio d'Austria di Formula 1 hanno regalato un vero e proprio finale da brivido. La bandiera rossa sventolata a due minuti e mezzo dalla conclusione ha lasciato un solo colpo ai protagonisti, che lo hanno sfruttato tutti quanti per migliorarsi.
Le due Ferrari erano già uscite entrambe dai box quando George Russell è finito a muro alla curva 10 con la sua Mercedes, quindi le due Rosse non avevano gomme completamente nuove per l'ultimo tentativo. Questo però non ha impedito a Charles Leclerc e a Carlos Sainz di migliorarsi, sognando per qualche secondo lo sgarbo di una prima fila tutta del Cavallino proprio al Red Bull Ring, a casa dei rivali.
Il sogno però è durato solamente pochi secondi, perché poi sul traguardo è arrivato Max Verstappen, che si è preso la terza pole position stagionale, per la gioia del numerosissimo pubblico orange presente in Austria, che ha reagito con un vero e proprio boato.
Il leader del Mondiale non era riuscito a migliorare la sua performance sia nel T1 che nel T2, ma poi ha sfoderato un T3 clamoroso per andare a fermare il cronometro su un 1'04"9 che gli ha permesso di saltare per appena 29 millesimi davanti a Charles Leclerc, con il quale domani dividerà la prima fila della Sprint Race proprio come ad Imola.
Non è stato tanto da meno Carlos Sainz, terzo con l'altra Ferrari a meno di un decimo da Verstappen, 82 millesimi per la precisione. Max quindi domani dovrà guardarsi le spalle dalle due F1-75, anche perché al momento non è detto che a chiudere il poker di testa ci sarà Sergio Perez. Il pilota della Red Bull, infatti, ha chiuso quarto, ma è anche finito sotto investigazione per aver superato i track limits alla curva 8 nel suo miglior giro in Q2.
E' curioso che i commissari si siano presi del tempo per valutare la cosa, perché senza quel crono il messicano probabilmente sarebbe stato eliminato, ma a giudicare dalle immagini per lui potrebbe essere in arrivo una penalità.
Nonostante l'incidente, Russell è riuscito a mantenere la sua quinta posizione, ma anche il pilota della Mercedes è finito sotto investigazione, perché dopo aver urtato le barriere con il posteriore in uscita dalla curva 10, ha attraversato la pista per tornare ai box a piedi dopo l'esposizione della bandiera rossa.
La Q3 è stata molto movimentata per la Mercedes, perché le bandiere rosse sono state ben due e a provocare la prima era stato Lewis Hamilton. Il 7 volte campione del mondo ha perso il posteriore alla curva 7, ha provato a riprenderlo, ma in questo modo è finito ad alta velocità contro le barriere. Il britannico è uscito illeso dall'abitacolo, ma si ritrova decimo in una qualifica nella quale aveva dato la sensazione di potersi inserire nella lotta per la pole.
A dividere la terza fila con Russell ci sarà un ottimo Esteban Ocon, sesto con la sua Alpine. La vera rivelazione di queste qualifica però sono state le due Haas, capaci di centrare entrambe la Q3 e poi la quarta fila, con Kevin Magnussen e Mick Schumacher che inizieranno la Sprint Race dalla settima e dall'ottava posizione, davanti all'altra Alpine di Fernando Alonso.
Non è stata buona la qualifica delle AlphaTauri, che si sono ritrovate entrambe eliminate al termine della Q2. Sfortunatissimo Pierre Gasly, che si è ritrovato fuori per appena 9 millesimi e potrebbe anche recriminare nel caso in cui Perez dovesse essere penalizzato, mentre il suo compagno Yuki Tsunoda, come sempre molto nervoso, dovrà prendere il via dalla 14° casella.
Evidente invece il passo avanti che è riuscita a fare la Williams con la versione evoluta della FW44 che ha esordito a Silverstone. La squadra di Grove ha lavorato incessantemente per ripristinare l'esemplare andato distrutto in Gran Bretagna ed Alex Albon l'ha ripagata con un ottimo 12° posto in griglia.
13° posto invece per Valtteri Bottas, anche se il pilota dell'Alfa Romeo sa già che domenica dovrà prendere il via dal fondo dello schieramento a prescindere da quello che sarà il suo piazzamento nella Sprint Race di domani: la sua power unit Ferrari infatti è stata sostituita, oltrepassando il limite consentito dal regolamento, e quindi andrà in penalità.
Power unit sostituita anche sulla McLaren di Lando Norris, anche se per il britannico è stato deciso di tornare ad una già utilizzata in precedenza proprio per evitare arretramenti in griglia. Tuttavia, la qualifica è stata complicata per il portacolori della squadra di Woking, che ha avuto evidenti difficoltà in frenata, ritrovandosi così 15° alla fine. Prosegue il momento grigio del suo compagno Daniel Ricciardo, che anche al Red Bull Ring non è riuscito a passare il taglio della Q1. E' vero che l'australiano è rimasto fuori per appena 24 millesimi, ma domani sarà costretto a schierarsi 16° sulla griglia della Sprint Race.
Continua a mancare la prestazione sul giro secco anche all'Aston Martin. Se gli ultimi aggiornamenti hanno permesso di fare un salto avanti in termini di passo gara, le qualifiche sono sempre un calvario: Lance Stroll scatterà 17°, mentre Sebastian Vettel si è visto cancellare il suo giro migliore per una violazione dei track limits e quindi è addirittura ultimo.
Tra gli esclusi in Q1 poi figura anche Guanyu Zhou, tornato al volante della sua Alfa Romeo dopo il terribile incidente di domenica scorsa a Silverstone, ma impossibilitato a fare meglio del 18° tempo, precedendo la Williams di un Nicholas Latifi tornato nei ranghi dopo il grande exploit della Q3 che aveva centrato sul bagnato in Gran Bretagna.
Cla | Pilota | Telaio | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Max Verstappen | Red Bull | Red Bull | 0 | 1'04.984 | 239.209 | ||
2 | Charles Leclerc | Ferrari | Ferrari | 0 | 1'05.013 | 0.029 | 239.102 | |
3 | Carlos Sainz Jr. | Ferrari | Ferrari | 0 | 1'05.066 | 0.082 | 238.908 | |
4 | Sergio Perez | Red Bull | Red Bull | 0 | 1'05.404 | 0.420 | 237.673 | |
5 | George Russell | Mercedes | Mercedes | 0 | 1'05.431 | 0.447 | 237.575 | |
6 | Esteban Ocon | Alpine | Renault | 0 | 1'05.726 | 0.742 | 236.509 | |
7 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 0 | 1'05.879 | 0.895 | 235.959 | |
8 | Mick Schumacher | Haas | Ferrari | 0 | 1'06.011 | 1.027 | 235.488 | |
9 | Fernando Alonso | Alpine | Renault | 0 | 1'06.103 | 1.119 | 235.160 | |
10 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 0 | 1'13.151 | 8.167 | 212.502 | |
11 | Pierre Gasly | AlphaTauri | Red Bull | 0 | 1'06.160 | 1.176 | 234.957 | |
12 | Alexander Albon | Williams | Mercedes | 0 | 1'06.230 | 1.246 | 234.709 | |
13 | Yuki Tsunoda | AlphaTauri | Red Bull | 0 | 1'06.851 | 1.867 | 232.529 | |
14 | Lando Norris | McLaren | Mercedes | 0 | 1'25.847 | 20.863 | 181.075 | |
15 | Daniel Ricciardo | McLaren | Mercedes | 0 | 1'06.613 | 1.629 | 233.359 | |
16 | Lance Stroll | Aston Martin | Mercedes | 0 | 1'06.847 | 1.863 | 232.542 | |
17 | Guan Yu Zhou | Alfa Romeo | Ferrari | 0 | 1'06.901 | 1.917 | 232.355 | |
18 | Nicholas Latifi | Williams | Mercedes | 0 | 1'07.003 | 2.019 | 232.001 | |
19 | Sebastian Vettel | Aston Martin | Mercedes | 0 | 1'07.083 | 2.099 | 231.724 | |
20 | Valtteri Bottas | Alfa Romeo | Ferrari | 0 | 1'06.319 | 1.335 | 234.394 | |
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