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Analisi

Mercedes F1: ecco cosa c'è dietro al triumvirato

La squadra di Formula 1 della Stella ha cambiato assetto societario con l'ingresso di INEOS, non solo come sponsor munifico, ma anche nuovo partner alla pari con Daimler AG e Toto Wolff. La Casa tedesca riduce il suo impegno economico ora che il mondo dei GP può auto finanziarsi e il manager austriaco, che ha rinnovato l'accordo triennale, avrà due interlocutori al posto del solo Ola Källenius. Scopriamo come cambiano i rapporti di forza.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

“Il team di Formula 1 Mercedes-AMG Petronas dà il benvenuto a INEOS come nuovo azionista”. La conferma è arrivata stamane con un comunicato stampa che ha fatto luce sulla nuova struttura societaria della squadra campione del Mondo. Se ne parlava da mesi (Motorsport.com anticipò le discussioni tra Mercedes ed il gigante della chimica ad inizio estate) ed ora è arrivata anche la conferma: il gruppo Daimler ha ridotto la sua quota nel team Mercedes-AMG cedendo la metà del pacchetto azionario alla multinazionale INEOS, già sponsor della squadra.

Il vecchio assetto societario della Mercedes-AMG Formula 1 vedeva Daimler detenere il 60% delle azioni, mentre il 40% restante era diviso tra Toto Wolff (30%) e Niki Lauda (10%).

Il nuovo assetto ha preso forma con la cessione da parte di Daimler della metà delle sue azioni al gruppo INEOS, e la suddivisione tra i tre soci del 10% che era nelle mani di Lauda, liquidato agli eredi del campione austriaco.

Il quadro che emerge vede così tre soci con la stessa quota (33%). Le transazioni sono state di grande peso: INEOS ha acquisito il 33% (per una cifra stimata di oltre 300 milioni di sterline), Daimler ha venduto il 27% e Wolff ha incrementato la sua quota precedente del 3%.

Mercedes in Formula 1 ancora a lungo

Chiarito il nuovo assetto societario, emergono tante valutazioni. La prima, ed indubbiamente la più importante, è che il team Mercedes rimarrà ancora a lungo in Formula 1.

Insieme all’annuncio che ufficializza l’ingresso di INEOS nel pacchetto azionario della squadra, è arrivata anche la conferma del nuovo contratto triennale firmato da Toto Wolff. Curiosamente nell’annunciare il rinnovo del manager austriaco, il comunicato recita che “Toto Wolff continuerà nel suo ruolo di Team Principal e CEO per altri tre anni, guidando le operazioni esecutive della società e della squadra corse. Avrà l’opportunità di passare ad una nuova funzione esecutiva all'interno dell'organizzazione quando deciderà che è il momento giusto per farlo”.

Spetterà quindi a Wolff decidere quando fare un passo indietro, ma al momento non ci sono cambiamenti rispetto al ruolo che ha occupato a partire dal 2013.

L’annuncio del rinnovo di Wolff precede di poco la conferma del nuovo contratto che siglerà Lewis Hamilton, la cui ufficialità è attesa nei prossimi giorni.

L’unica notizia ancora da svelare è quella in merito alla durata del nuovo accordo, che farà luce sulle intenzioni di Lewis nel lungo periodo.

Secondo rumors raccolti tra gli addetti ai lavori, dovrebbe essere annunciato il rinnovo per il 2021 con un’opzione aperta per la stagione successiva. Il ritardo con cui arriva questo accordo è probabilmente legato alla volontà di Hamilton di vederci chiaro in ottica futura, valutando i piani della squadra e le intenzioni del nuovo consiglio di amministrazione.

Un inedito ‘board’ con tre realtà equamente equivalenti in termini di potere decisionale, e sarà molto interessante capire chi emerge rafforzato in questo nuovo scenario. Tutto fa pensare che per Wolff sia di fatto un passo avanti, potendo giocare su due sponde rispetto alla situazione precedente che lo vedeva impossibilitato a contrastare il CEO di Daimler Ola Källenius in caso di visioni differenti.

Per Daimler programma F1 a costo ‘zero’

Un’altra valutazione importante che emerge dalle novità annunciate oggi è il ridimensionamento della presenza della Daimler. Considerando le dimensioni ed il fatturato del gruppo tedesco il ricavo di 250 milioni di sterline (derivante dalla cessione del 27% delle sue quote della squadra di Formula 1) non è un’operazione finanziaria rilevante, ma il valore simbolico (in un momento in cui molti settori interni sono stati chiamati a tirare la cinghia) non è da sottovalutare.

Di fatto il gruppo tedesco resterà in Formula 1 per diversi anni, e lo farà a costo ‘zero’, poiché la cifra complessiva incassata dai contratti di sponsorizzazione e dai ricavi assicurati da Liberty Media, supera abbondantemente il budget massimo previsto dal regolamento di F1.

La ‘sostenibilità finanziaria’ era un traguardo che Wolff inseguiva da tempo, ed è sempre stato un suo punto di forza nei confronti con Källenius.

Insieme ad una riduzione della presenza nel pacchetto azionario, da parte di Daimler ci sarà però un maggiore sinergia tra il programma Formula 1 e la divisione ‘performance’ di Mercedes-Benz (ovvero la AMG), che ha recentemente dato il via ad una nuova divisione aziendale denominata ‘Applied Science’, che studia capacità ingegneristiche ad alte prestazioni per progetti innovativi.

Resta invece un punto fermo l’impegno di Daimler sul fronte puramente motoristico. La sede di Brixworth, dove vengono studiate e realizzate la power unit Mercedes di Formula 1, resta saldamento nelle mani della Casa di Stoccarda, che non ha mai ceduto azioni né cercato partner per questo ramo del loro programma sportivo a cui tengono moltissimo.

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