Ferrari: Leclerc - Vettel, sfida che nasce in qualifica
Il monegasco negli ultimi otto GP ha inflitto un cappotto al compagno di squadra: Sebastian a Suzuka deve dimostrare di meritare un ruolo paritario con il più giovane compagno di squadra che sta portando la SF90 a prestazioni impensabili fino a inizio estate.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
A dispetto del countdown Mondiale iniziato nel box Mercedes, negli ultimi cinque Gran Premi della stagione 2019 non mancheranno gli obiettivi per la Ferrari. La seconda posizione nel Mondiale Costruttori è ormai in cassaforte, visti i 98 punti di vantaggio sulla Red Bull, ma nella classifica Piloti ci sono ancora dei verdetti tutti da scrivere.
Charles Leclerc occupa attualmente la terza posizione, con 3 punti di vantaggio su Max Verstappen e 34 di distacco da Valtteri Bottas.
Anche per Sebastian Vettel, quarto a 21 lunghezze dal compagno di squadra, un buon finale di stagione potrebbe lanciarlo verso la top-3 finale, obiettivo tutt’altro che proibitivo.
Ma in casa Ferrari oggi non è solo una questione di numeri legati alla classifica piloti. Sul fronte tecnico c’è la voglia di chiudere la stagione con la conferma della superiorità tecnica mostrata nelle ultime gare, soprattutto in qualifica, una supremazia che permette ai piloti della Scuderia di non partire battuti in nessuno dei prossimi cinque Gran Premi.
Sulla carta c’è tutto per puntare a concludere il Mondiale con un bottino migliore del 2018, obiettivo confermato dallo stesso Mattia Binotto durante il weekend di Sochi.
Cinque gare per la riscossa di Vettel
Ma c’è anche un altro confronto atteso nei prossimi cinque round, che è poi l’argomento che tiene banco tra gli appassionati ed anche tra molti addetti ai lavori: la sfida tra Vettel e Leclerc.
La storia della Formula 1 ha scritto capitoli entusiasmanti proprio in presenza di dualismi in condizioni di parità tecnica, situazioni di indubbio fascino che esaltano la variabile pilota. C’è chi sostiene che le prossime cinque gare saranno uno spartiacque importante per il futuro degli attuali piloti Ferrari, ed è un’opinione condivisibile.
Vettel e Leclerc stanno vivendo una situazione molto differente. Otto mesi fa, sul circuito di Barcellona, il neo team principal Mattia Binotto aveva descritto molto bene i ruoli tra i due piloti della Scuderia, ovvero Vettel ‘capitano’ e punta di diamante, con Leclerc chiamato ad ambientarsi in rosso e con il privilegio di poter attingere da un quattro volte campione del mondo.
Otto mesi, e sedici Gran Premi dopo, la classifica e la pista hanno dipinto un quadro diverso, con la variabile Leclerc capace di sovvertire i piani della vigilia.
Binotto & C. hanno oggi la consapevolezza di aver pescato il nome giusto per il futuro, ma anche qualche problema derivante dalla convivenza di due piloti arrivati a contendersi gli stessi obiettivi molto prima del previsto.
Le prossime cinque gare saranno importanti, e definiranno anche la linea in vista del prossimo anno, sempre al netto di possibili (e drastici) colpi di scena come quelli visti nel Mondiale in corso.
Sarà la qualifica a definire i ruoli
Vettel è reduce da una vittoria a Singapore, maturata da circostanze favorevoli ma meritata poi sul campo, e da uno ‘zero’ a Sochi in un contesto praticamente opposto a quello di sette giorni prima.
Ora starà a Seb dare un segnale alla sua squadra, e cinque gare sono una grande opportunità per ribadire che è sempre un pilota da Mondiale, magari un ruolo che non sarà esclusivo come alla vigilia di questa stagione, ma con nulla di meno rispetto al vicino di box.
Vettel dovrà soprattutto spingere in qualifica, perché l’8-0 a favore di Leclerc nelle ultime otto tappe del Mondiale non ha portato passivi in qualifica, ma ha messo il monegasco in una posizione prioritaria nelle strategie nel team.
La sfida, di fatto, sarà soprattutto quella del sabato pomeriggio, perché in gara Seb ha confermato di non aver perso lo smalto dei giorni migliori, sia a Singapore che a Sochi. Ma se Leclerc potrà contare sul vantaggio in qualifica, allora tutte le gare vedranno il monegasco partire in una posizione decisamente vantaggiosa, non solo sulla griglia di partenza, ma anche nelle priorità strategiche che il muretto del Cavallino sarà chiamato a prendere.
Il lungo rettilineo di Sochi, che al via offre una grande chance a chi segue piuttosto a chi guida il gruppo, è un’esclusiva del tracciato russo, e se Vettel non darà un segnale importante a partire dalle qualifiche di Suzuka, la sua posizione potrebbe complicarsi. Cinque gare per una riscossa, con Seb chiamato a dare risposte chiare in grado di diradare le nubi che dall’orizzonte di sono avvicinate in modo preoccupante.
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