F1 | Alonso assolve Stroll: "Per me è stato un incidente di gara"
Fernando Alonso parla del brutto incidente avuto nel corso del GP degli Stati Uniti con Lance Stroll: "Ci siamo mossi praticamente nello stesso momento. Per me è un incidente di gara, non l'ha certo fatto apposta".
Vedere il cielo può essere un'esperienza strepitosa. Meno però, decisamente meno, se sei un pilota di Formula 1 e ti capita mentre sei alla guida di una monoposto durante un gran premio.
E' capitato a Fernando Alonso sul tracciato di Austin, al Gran Premio degli Stati Uniti, alla ripartenza della gara dopo un periodo di Safety Car per rimuovere la monoposto di Valtteri Bottas, rimasta bloccata nel terzo settore.
Alonso, in battaglia con Lance Stroll, si è trovato l'Aston Martin del rivale in piena traiettoria mentre stava provando il sorpasso. Il canadese, con l'intento di difendersi, si è portato verso sinistra, imitando perfettamente la manovra del rivale dell'Alpine. I due sono entrati in contatto e Fernando è decollato.
Fortunatamente la A522 numero 14 è tornata in pista, rimbalzando letteralmente sull'asfalto e consentendo ad Alonso di rientrare ai box, cambiare il musetto e tornare in gara. Stroll, invece, è finito a muro con la monoposto demolita.
Al termine del gran premio, Fernando ha raccontato così l'episodio e le sue sensazioni mentre si trovava con le ruote anteriore in aria.
"Non è stato bello, perché quando sei in aria... Ovviamente non sei consapevole di dove sei in pista, e pensavo di essere molto più a sinistra. E ovviamente se prendi la barriera laterale, quella metallica, poi ti giri in aria di 360, si vedono spesso questo tipo di incidenti in IndyCar, e sono piuttosto pericolosi. Pensavo di essere finito su quella barriera. Poi, quando l'auto è atterrata sulla pista, ho pensato che era tutto a posto. La macchina sarà sicuramente rotta, ma questo è ciò che è. E sì, ho guidato lentamente fino ai box, pensando che avremmo ritirato la macchina".
"Sono rimasto sorpreso quando hanno cambiato le gomme e l'ala anteriore e mi hanno mandato fuori! Mi sono detto: "Ok, è solo un test, ma mi chiameranno al prossimo giro", ma a quanto pare no, la macchina era a posto, quando l'hanno controllata visivamente era tutto a posto, quindi abbiamo continuato, e la seconda cattiva notizia è stata che siamo arrivati alla fine con quel set di gomme, e mancavano 32 giri alla fine, e ho pensato che non ce l'avremmo mai fatta. È stata una buona decisione da parte del team e una buona strategia alla fine".
Fernando Alonso, Alpine A522, ai box dopo un incidente in pista
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
Come gran parte dei piloti, Alonso, una volta tornato in pista dopo il pit stop per sostituire gomme e musetto, ha messo da parte l'incidente ed è tornato a correre. "Nell'ultima parte della gara non ho pensato all'incidente. A volte pensavo ancora un po' a quello che poteva succedere. Ovviamente c'erano altre cose su cui concentrarsi: all'inizio dovevo passare la Williams, poi Magnussen e poi Norris con le gomme fresche, quindi ho tenuto la mente sempre occupata da diverse sfide. Quindi non c'è stato tempo per rilassarsi, ed è stata anche una gara molto fisica, 56 giri di qualifica, perché eravamo in pericolo in diverse parti del giro. E sì, non ci siamo arresi in nessun momento, e questo fa parte del nostro DNA".
Per ciò che riguarda l'incidente, Stroll ha ricevuto dai commissari tre posizioni di penalità da scontare al Gran Premio del Messico che si terrà questo fine settimana, oltre a 2 punti sulla patente. Fernando, però, ritiene che quanto accaduto sia frutto di un incidente di gara e ha spiegato perché.
"Lance e io siamo andati insieme dai commissari. Onestamente, quando si vede la scena in TV, penso che si tratti di un incidente di gara. Ci siamo mossi praticamente nello stesso momento verso sinistra e questo è stato l'innesco di tutto. Penso che sia stato un momento molto sfortunato per tutti".
"Ci conosciamo da molto tempo e, come ho detto, ora siamo in buoni rapporti nella stanza dei commissari. Credo che il problema fosse più tra i nostri direttori sportivi che tra di noi. Credo che noi abbiamo visto l'incidente con gli stessi occhi, mentre i nostri direttori sportivi lo vedono con occhi completamente diversi!".
"Lance si è mosso un po' in ritardo, ma quando sei a 300 km/h, quei movimenti, sai, un decimo di secondo, ti sposti di 200 metri. Se è al rallentatore e lo si sposta fotogramma per fotogramma, lui si muove un po' più tardi di me. Se si va a velocità normale, si vedono entrambe le auto più o meno nello stesso momento. Per questo motivo, dopo aver visto la TV, penso che non si possa fare nulla di diverso", ha terminato Alonso.
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