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Formula 1 GP degli Stati Uniti

F1 | Verstappen fa 50 ad Austin davanti a Hamilton e Norris

Max firma la 15esima vittoria stagionale nel GP degli Stati Uniti che è anche la 50esima affermazione in carriera. L'olandese, scattato sesto in griglia, ha faticato per andare in testa e alla fine ha dovuto difendersi dal ritorno di Hamilton che con la Mercedes è arrivato a poco più di 2". Terzo Norris con la McLaren che sale al quarto posto nel mondiale Costruttori davanti all'Aston. Male la Ferrari quarta con Sainz e sesta con Leclerc che era scattato dalla pole: sbagliata la strategia di una sosta.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

E sono cinquanta! Max Verstappen vince il GP degli Stati Uniti alla conclusione di una gara molto tattica e in Texas il pistolero olandese spara una delle sue vittorie più difficili: scattato sesto, Max ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per avere ragione di Lewis Hamilton con la Mercedes. Verstappen è stato strepitoso nei sorpassi, ma questa volta la RB19 non gli ha reso la vita facile, tant'è che il tre volte campione del mondo si è lamentato via radio dei freni, invitando il suo ingenere Lambiase a non disturbarlo mentre era impegnato in staccata. Verstappen colleziona la 15esima perla della stagione, pareggiando il conto con la sequenza dello scorso anno e rompendo la tradizione che ad Austin vinceva solo chi scattava in prima fila.

La Mercedes ha di che rammaricarsi perché Hamilton è arrivato a poco più di due secondi dalla Red Bull: Lewis ha sfruttato al meglio il nuovo pacchetto della W14 che è un deciso passo avanti, ma il team di Brackley, probabilmente, ha perso la gara tenendo fuori il sette volte campione del mondo due giri di troppo nel primo stint, quando il muretto della Stella sperava che l'inglese potesse tentare una strategia di una sola sosta. Un errore che è costato caro a Hamilton che ha perso quei pochi secondi che probabilmente lo avrebbero messo nella condizione di lottare alla pari con Verstappen.

Lewis aveva capito prima dei suoi ingegneri che stava buttando alle ortiche una grande occasione, ma poi ci ha provato fino alla fine di andare a prendere Verstappen. Sul terzo gradino del podio ha chiuso Lando Norris con la McLaren: l'inglese, partito in prima fila, ha capito di non avere il passo per contrastare i primi due con un maggiore consumo delle gomme. Norris però ha ottenuto un risultato importante portando la squadra di Woking al sorpasso dell'Aston Martin al quarto posto del mondiale Costruttori, nonostante Oscar Piastri sia stato costretto al ritiro nelle prime battute per un problema all'idraulica, dopo un duro contatto con l'Alpine di Esteban Ocon che ha costretto il francese subito allo stop.

La McLaren ora ha 7 punti di vantaggio sull'Aston Martin e rivela di essere una squadra che ha saputo ribaltare una stagione che era iniziata dal fondo della griglia. La Ferrari è rimasta fuori dal podio: al quarto posto c'è Carlos Sainz e non il poleman, Charles Leclerc. Il monegasco si è fatto da parte quando ha visto lo spagnolo che stava arrivando in tromba con la speranza di andare a prendere un podio che poi non è arrivato.

Lo spagnolo ha chiuso a quattro secondi dalla McLaren, riducendo pesantemente il gap che si era visto in Qatar, ma le ambizioni della Ferrari erano altre: l'idea di Maranello era di prendere un rischio con Leclerc per ambire a qualcosa di più di un terzo podio. Charles si è visto allungare il primo stint fino al 23esimo giro, con l'intenzione di portare al traguardo la rossa con una sola sosta. L'opzione non ha pagato e Leclerc è finito sesto, dovendo cedere il passo per un calo delle gomme hard che non era difficile da prevedere, visto che la SF-23 non è certo una macchina che sa preservare gli pneumatici. Il ferrarista, infatti, ha dovuto cedere il passo anche alla Red Bull di Sergio Perez ed è riuscito a contenere il ritorno di George Russell che è arrivato a ridosso del monegasco. Non si capisce dove sia nata questa strategia suicida, visto che l'usura degli pmeumatici è uno dei difetti endemici della Ferrari. E' stato commesso un errore di presunzione, visto che Leclerc poteva ambire a qualcosa di più sostanzioe di un deludente sesto posto.

La Ferrari ha preso una topica e il quarto e il sesto posto americano non ripaga le aspettative del Cavallino che aveva colto una bella pole position: il risultato è che la Mercedes allunga il suo vantaggio nel posto d'onore del Costruttori con un margine che è salito a 31 punti quando mancano quattro gare.

George Russell non ha brillato con la freccia nera, pagando un grande distacco da Hamilton decisamente più in forma. Positivo l'ottavo posto di Pierre Gasly con l'Alpine davanti a Lance Stroll che, finalmente, è tornato a punti con l'Aston Martin. Il canadese, come Fernando Alonso, è partito dalla pit lane per tornare alla configurazione aerodinamica che ha funzionato meglio del pacchetto nuovo che è stato portato negli USA. Alonso è stato costretto al ritiro per un problema al fondo e Stroll ha fatto una bella rimonta che vale due punti, sempre che non si volatilizzino, perché Lance dopo i giri di formazione della griglia era andato a schierarsi sul rettilineo, anziche tornare ai box. Un errore grave che potrebbe costargli caro!

Chiude la top 10 Yuki Tsunoda con l'AlphaTauri: il giapponese porta a caso anche un secondo punto grazie al giro più veloce ottenuto all'ultimo giro con un treno di soft: Yuki è arrivato a 1'38"139, togliendolo al compagno di squadra Daniel Ricciardo che il punto aggiuntivo non l'avrebbe preso perché era fuori dai dieci.

 
 
         
Driver Info
 
 
 
   
Cla Pilota # Giri Tempo Distacco km/h Pit stop Punti Ritirato Telaio Motore
1 Netherlands M. Verstappen Red Bull Racing 1 56

1:35'21.362

    2 25   Red Bull Red Bull
2 United Kingdom L. Hamilton Mercedes 44 56

+2.225

1:35'23.587

2.225   2 18   Mercedes Mercedes
3 United Kingdom L. Norris McLaren 4 56

+10.730

1:35'32.092

8.505   2 15   McLaren Mercedes
4 Spain C. Sainz Jr. Ferrari 55 56

+15.134

1:35'36.496

4.404   2 12   Ferrari Ferrari
5 Mexico S. Perez Red Bull Racing 11 56

+18.460

1:35'39.822

3.326   2 10   Red Bull Red Bull
6 Monaco C. Leclerc Ferrari 16 56

+24.662

1:35'46.024

6.202   1 8   Ferrari Ferrari
7 United Kingdom G. Russell Mercedes 63 56

+24.999

1:35'46.361

0.337   2 6   Mercedes Mercedes
8 France P. Gasly Alpine 10 56

+47.996

1:36'09.358

22.997   2 4   Alpine Renault
9 Canada L. Stroll Aston Martin Racing 18 56

+48.696

1:36'10.058

0.700   2 2   Aston Martin Mercedes
10 Japan Y. Tsunoda AlphaTauri 22 56

+1'14.385

1:36'35.747

25.689   3 2   AlphaTauri Red Bull
11 Thailand A. Albon Williams 23 56

+1'26.714

1:36'48.076

12.329   2     Williams Mercedes
12 United States L. Sargeant Williams 2 56

+1'27.998

1:36'49.360

1.284   2     Williams Mercedes
13 Germany N. Hulkenberg Haas F1 Team 27 56

+1'29.904

1:36'51.266

1.906   2     Haas Ferrari
14 Finland V. Bottas Alfa Romeo 77 56

+1'38.601

1:36'59.963

8.697   2     Alfa Romeo Ferrari
15 China G. Zhou Alfa Romeo 24 55

1 lap

    2     Alfa Romeo Ferrari
16 Denmark K. Magnussen Haas F1 Team 20 55

1 lap

    2     Haas Ferrari
17 Australia D. Ricciardo AlphaTauri 3 55

1 lap

    2     AlphaTauri Red Bull
dnf Spain F. Alonso Aston Martin Racing 14 49

 

    3   Rear suspension Aston Martin Mercedes
dnf Australia O. Piastri McLaren 81 10

 

    1   Contatto McLaren Mercedes
dnf France E. Ocon Alpine 31 6

 

    1   Contatto Alpine Renault

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