Chiarito il "giallo" Mercedes in sede di verifica
Al termine del Gran Premio del Canada i commissari tecnici hanno trattenuto a lungo la monoposto di Lewis Hamilton. Gli ingeneri Mercedes hanno fornito le spiegazioni del caso su una modifica al sistema idraulico del gruppo trasmissione completata prima del via.
Il dopogara di Montreal è stato animato come non si vedeva da tempo, con piloti, ex-piloti, addetti ai lavori ed appassionati che si sono divisi nel giudicare il ‘fattaccio’ del Gran Premio del Canada tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.
Ma mentre nel paddock, e non solo, si discuteva sulla decisione presa dal Collegio dei Commissari Sportivi operante a Montreal, nel parco chiuso c’è stato, in sede di verifiche tecniche, un lungo confronto tra i commissari e gli ingegneri della Mercedes.
Ma cosa è accaduto? Quando i commissari tecnici hanno controllato come da routine la monoposto numero 44, hanno notato che il sistema idraulico del gruppo trasmissione non corrispondeva perfettamente a quello verificato in precedenza, e qui sono iniziate le discussioni.
Un dialogo che si è concluso quando i tecnici della Mercedes hanno dimostrato le identiche funzionalità dell’impianto presente sulla vettura con quello verificato in precedenza.
L’articolo 34.2 del regolamento sportivo è molto chiaro in merito: “Qualsiasi parte di ricambio che un team desidera adattare, deve essere simile nel design, massa, inerzia e avere le stesse funzionalità all'originale”. Caso rientrato, quindi, come recita il report della FIA: “Il sistema idraulico è risultato conforme all’articolo 34.2 del regolamento sportivo 2019”.
Un altro piccolo giallo è emerso in merito ad un team radio tra Hamilton ed il suo muretto box durante il giro di formazione prima del via. Lewis ha informato il suo ingegnere che il sistema antistallo si era attivato quando ha avviato la monoposto, e la squadra lo ha successivamente tranquillizzato con un messaggio chiaro: “nessun problema, Lewis”.
Secondo alcune interpretazioni l’informazione sarebbe potuta rientrare tra quelle proibite dal regolamento, ma la Mercedes ha confermato di aver chiesto preventivamente alla direzione gare l’autorizzazione a poter informare il suo pilota, e lo ha fatto solo dopo aver ricevuto l’okay.
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