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F1 | Russell realista: "Più vicini ad Alpine che ai migliori"

Mercedes ha tanto porpoising e poco carico aerodinamico. Russell afferma che il team sia più vicino ad Alpine che a Ferrari e Red Bull nelle prestazioni e in Australia le cose non miglioreranno.

Esteban Ocon, Alpine A522, George Russell, Mercedes W13, Fernando Alonso, Alpine A522

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

In tanti addetti ai lavori, già ai test pre-stagionali di Barcellona, avevano previsto una diminuzione significativa del porpoising - effetto tornato in auge con l'adozione delle monoposto a effetto suolo - già nel secondo e ultimo turno di prove in Bahrain e nelle prime due gare della stagione, ma così non è stato. O, almeno, non del tutto e non per tutti.

In maniera inaspettata, il team che sta soffrendo maggiormente dell'effetto aerodinamico che fa rimbalzare le vetture sui rettilinei una volta superata la soglia dei 250 chilometri orari è la Mercedes e anche al Gran Premio dell'Arabia Saudita le W13 hanno sofferto oltremodo, senza dare segni di quella grande competitività in cui il team di Brackley crede molto.

Il quinto posto finale ottenuto da George Russell con una gara lineare fotografa bene lo stato del team pluri campione del mondo. La W13 è la terza vettura più prestazionale del lotto, ma molto lontana da Ferrari e Red Bull. Il distacco patito dal britannico a fine gara, tenendo in considerazione l'intervento della Safety Car, è abissale e i problemi attuali delle Frecce d'Argento sono ben noti.

Mercedes W13: 1" al giro più lenta dei migliori

 

"La macchina la sentivo bene, se devo essere onesto", ha affermato Russell al termine della gara di Jeddah. "Penso che siamo riusciti a massimizzare il bilanciamento. Sappiamo bene cosa ci manca, ed è il carico aerodinamico. Spingendo al massimo sono stato contento della performance, per quanto riguarda il lato personale. Ho gestito bene la gara, ho fatto del mio meglio per tenere il passo delle Red Bull, soprattutto dopo la ripartenza. Siamo un secondo dietro di loro, in generale. Abbiamo tanto lavoro da fare. Tutti sappiamo dove dobbiamo migliorare".

"La W13 va meglio sul passo gara che sul giro secco, ma i problemi sono ancora presenti. Lo sono sia con poco che con tanto carburante a bordo e questo ci sta compromettendo. Quando guardo i risultati vedo che siamo 30" dietro, in pratica 1" al giro. Stiamo lavorando sodo per trovare il bandolo della matassa che ci permetta di risolvere i nostri problemi. Non ho dubbi che, quando lo faremo, troveremo tempo sul giro. Ma è più facile a dirsi che a farsi".

"Abbiamo intenzione di sviluppare la vettura, ma prima abbiamo bisogno di risolvere il problema che è alla base, ovvero il porpoising. Questo tipo di vetture (le monoposto a effetto suolo) danno il loro meglio con un'altezza da terra ridotta. Noi non riusciamo ad avvicinarci ai nostri rivali e non ho idea sulle tempistiche che serviranno per farlo".

Mercedes: Hamilton più conservativo nell'assetto?

 

Nel corso del weekend, dopo l'incredibile eliminazione in Q1 di Lewis Hamilton nel corso delle qualifiche di Jeddah, si pensava che il 7 volte iridato avesse azzardato un assetto estremo per cercare di ovviare al problema del porpoising e ottenere prestazioni migliori, non riuscendo nel suo intento. Russell, invece, offre una chiave di lettura differente, sottolineando come sia stato lui ad azzardare maggiormente sull'assetto rispetto al connazionale.

"Probabilmente dal lato del garage di Lewis sono stati un po' più conservativi con il setup rispetto a noi e mettere la macchina nella finestra giusta di funzionamento è difficile, è proprio una linea sottile. A volte ci sono così tanti fattori in gioco mentre si fa il bilanciamento della macchina che pensi di fare un miglioramento, invece la peggiori. Ci sono tanti fattori in gioco: la rigidezza meccanica, quella del fondo, il disegno dello stesso, la pressione delle gomme. Ci sono tanti fattori in gioco che contribuiscono a renderla migliore o peggiore. Anche la modalità del motore, più veloce si va e peggio è, quindi rende più difficile le cose in qualifica".

L'obiettivo di Mercedes diventa così una rincorsa contro il tempo. Al Gran Premio d'Australia mancano ora 2 settimane, ma per la trasferta più lunga dell'anno non sarà prevista alcuna novità significativa. Queste dovrebbero arrivare con i primi gran premi europei, dunque tra Imola e Barcellona. Sino ad allora Mercedes cercherà di ottimizzare il pacchetto a propria disposizione e a limitare i danni, per sperare poi in un recupero consistente di prestazioni e in classifica dalla Catalogna.

Mercedes: il porpoising è il 99% dei guai

 

"Se spingiamo il motore al massimo abbiamo più deportanza, ma anche più porpoising. Quindi abbiamo bisogno di prevenire questo problema anche in gara. Inoltre va considerato anche il fatto del DRS, quando è chiuso e quando è aperto. Siamo ancora molto lontani dal risolvere le cose, ma sappiamo che se risolviamo il porpoising, risolveremo il 99% dei nostri problemi".

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"Stiamo facendo di tutto in fabbrica per replicare i nostri problemi in pista, ma le gallerie del vento non possono funzionare esattamente come la pista. Una galleria del vento è un ambiente isolato, mentre il circuito ha tanti parametri in gioco. Penso che abbiamo le persone più intelligenti del settore e crediamo al lavoro che la nostra gente è capace di fare in fabbrica. Quindi sono sicuro che potremo risolvere il problema".

"Penso che le cose in Australia andranno più o meno come nelle prime due gare, se devo essere onesto. Non vedo alcun motivo per fare passi avanti. Siamo attualmente la terza squadra in termini di prestazioni, ma siamo più vicini alla quarta che ai primi due. Sarà più o meno così anche nel corso delle prossime gare", ha concluso Russell.

 

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