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SBK | Bautista: “Ho sentito l’odore della preda e ho attaccato”

Bautista ha provato a frenare la rincorsa di Razgatlioglu in Gara 2, ma una scivolata ha fatto sfumare il sogno di vincere a Portimao. Il pilota Ducati è soddisfatto nonostante tutto perché, al di là del risultato, sente di aver ritrovato il feeling che aveva lo scorso anno con la Panigale V4R.

Toprak Razgatlioglu, BMW Motorrad WorldSBK Team, Alvaro Bautista, Aruba.It Racing - Ducati crashes

Toprak Razgatlioglu, BMW Motorrad WorldSBK Team, Alvaro Bautista, Aruba.It Racing - Ducati crashes

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il round di Portimao ha rappresentato, fino a 5 giri dal termine di Gara 2, un punti di svolta nella stagione di Alvaro Bautista: dopo una prima parte di campionato complicata, il campione del mondo in carica è riuscito a ritrovare le buone sensazioni in sella alla sua Ducati. Tuttavia, il sogno di interrompere la fila di vittorie consecutive di Toprak Razgatlioglu è sfumato proprio a 5 tornate dalla bandiera a scacchi.

Partito forte, l’alfiere Aruba.it Racing – Ducati ha mostrato un ritmo incredibile che gli ha permesso di insidiare la vetta e di mettere sale sulla coda al leader Razgatlioglu. Ma le cose non sono andate secondo i piani, perché, proprio quando l’attacco sembrava imminente, lo spagnolo è scivolato, mettendo fine alla sua rincorsa e rientrando in pista per chiudere 19°.

“Le corse sono anche questo, le cadute possono succedere”, ha raccontato Bautista al termine di Gara 2, in cui non è riuscito a fermare il dominio di Toprak. “Quando sono arrivato su di lui, in un’altra occasione avrei aspettato un po’ e poi avrei sferrato l’attacco. Ma nelle condizioni in cui mi trovo attualmente, appena ho sentito l’odore della preda ho voluto attaccare immediatamente”, ha spiegato il due volte campione del mondo, ancora affamato di vittorie.

Nonostante la caduta che ha fatto sfumare la vittoria, il campione del mondo in carica non appare sconsolato, ma cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno. “Ciò che conta è che ho dettato il passo, anche se è stato solo per poco. Sono contento, perché le prestazioni sono cresciute durante il weekend. È stato bello perché mi sentivo forte, mi è solo mancata un po’ di fortuna alla Curva 5, dove sono caduto”.

Se fosse stato più paziente, l’esito della gara sarebbe stato diverso? Bautista non può prevederlo, ma ciò che sa è che sente ancora la voglia di vincere e di conquistare successi come un ragazzino: “È facile parlare quando le cose sono già successe. Diciamo che ho 39 anni, ma dentro di me ne sento 18, ho la stessa fame e voglia di un rookie. È una cosa bella, ma a volte può non essere così positivo”.

Alvaro Bautista, Aruba.It Racing - Ducati

Alvaro Bautista, Aruba.It Racing - Ducati

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Entrando nel dettaglio dell'episodio decisivo, il ducatista ha spiegato: "Lui era andato un po' largo, io ho cercato di incrociare la traiettoria e in quel momento ho perso l'anteriore. Comunque sono contento perché ho fatto una bella rimonta. Di solito perdo decimo per decimo, invece in gara è stato il contrario. Una strategia? Non la avevo, ho dato il massimo che potevo. Al momento non ho nulla da perdere, quando posso dare il 100%, lo faccio”.

Lontano dal leader, Bautista paga un ritardo di 142 punti da Razgatlioglu, pertanto sente di poter dare tutto senza fare troppi calcoli. La maggior parte del vantaggio, Toprak l’ha preso approfittando delle difficoltà di Alvaro, che invece sembra aver ritrovato quel feeling che gli mancava fino a poco tempo fa: "Fino a Most non ero rilassato, mi chiedevo come mai non riuscissi a guidare come l’anno scorso. Non è comodo correre così, c’erano giorni in cui non sapevo come guidare. Non capivo nulla, tutte le cose che facevamo sulla moto era come se non le sentissi”.

“L’anno scorso bastava un millimetro di cambiamento e lo sentivo. Quest’anno, anche i cambiamenti più grandi erano poco percettibili. Invece, da Most ho ricominciato a sentirmi come l’anno scorso. È come se la mia mente avesse dimenticato quello che è successo nelle prime gare, perciò nelle prossime gare avrò lo stesso feeling di Most e Portimao. Ora so di poter guidare la moto”, ha spiegato Bautista.

Una volta ritrovate le sensazioni del 2023, l’obiettivo dello spagnolo è quello di frenare la rincorsa mondiale del pilota BMW. Per questo, servirà tornare a vincere, così da impedire al rivale di battere un altro record. A Portimao, infatti, Razgatlioglu ha superato l’alfiere Ducati vincendo 13 gare consecutive (Alvaro si è fermato a 11). Ma Bautista ha ancora il record di 27 successi in stagione. Riuscirà a mantenere questa cifra intatta? “L’anno scorso ho vinto 27 gare e vorrei mantenere quel record. Oggi siamo stati vicini a Toprak, speriamo di fare ulteriori passi in avanti a Magny Cours per continuare a chiudere il gap”.

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