Tanak iridato bacia il logo Toyota, ma Hyundai è dietro l'angolo
Il neo campione del mondo WRC si è lasciato andare a una dimostrazione d'affetto nei confronti della Casa giapponese, ma nel 2020 dovrebbe correre con Hyundai creando un super team con Neuville, Loeb e Sordo
Foto di: Toyota Racing
Alla fine Ott Tanak c'è riuscito. Ha raggiunto "l'obiettivo della sua vita" vincendo il titolo mondiale Piloti WRC 2019 grazie al secondo posto ottenuto al Rally di Catalogna e alla vittoria nella Power Stage, l'ultima prova della penultima gara della stagione.
L'ultima volta che lo avevamo visto piangere difendeva ancora i colori del team DMACK e si era appena visto sfuggire di mano un successo - che sarebbe stato il primo della carriera - più che meritato al Rally di Polonia per via di una foratura proprio negli ultimi chilometri della tappa domenicale.
Questa volta le lacrime sono state di gioia e non ha fatto nulla per trattenerle. Uscito dalla Yaris, dopo aver festeggiato con il suo copilota Martin Jarveoja, si è abbandonato ai festeggiamenti e, prima di concedersi ai microfoni per le prime parole da campione, si è diretto verso l'anteriore della sua Yaris numero 8 e ha baciato il logo Toyota che si trova al centro della mascherina frontale, indicandola più volte mentre si metteva in posa per i fotografi.
Di per sé un atto quasi dovuto, non fosse altro che nel weekend Tanak è stato al centro di voci insistenti che lo vorrebbero passare a Hyundai Motorsport a partire dalla prossima stagione.
Il team di Alzenau, impegnato a questo punto a portare a casa il Mondiale Costruttori, non ha smentito affatto questi rumor. E il silenzio si fa ogni giorno più assordante. Cosa accadrà nel 2020? Tutto lascia pensare davvero all'approdo di Tanak in Hyundai, che dall'anno prossimo potrebbe così schierare una line up davvero senza precedenti grazie alla presenza, oltre a quella dell'estone, di Thierry Neuville, Sébastien Loeb e Daniel Sordo, già tutti e tre confermati da tempo.
A supporto di questa tesi non può non essere risultata evidente la reazione sì gioiosa ma altrettanto contenuta di Toyota Gazoo Racing al momento della vittoria del titolo da parte dell'equipaggio estone. Sono giapponesi, dunque poco inclini a festeggiamenti smodati, verrebbe da pensare. Invece no, perché alla conquista del titolo Costruttori, appena 12 mesi fa, le feste da parte del team furono evidenti e chiassose.
Makinen è rimasto a seguire l'ultima prova con il team, al Parco Assistenza, senza andare ad aspettare Tanak alla fine della Power Stage per poterlo festeggiare. Certo, non era sicuro che Ott riuscisse a vincere, ma sarebbe stato un bel gesto da parte di un team principal nei confronti del suo pilota di punta. Invece dai comportamenti del team giapponese sembra essere affiorata una crepa, da cui fa capolino una H cerchiata da un ellisse...
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