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Analisi

M-Sport: l'era Ogier e il COVID-19 fardelli troppo pesanti

Il team di Cockermouth è andato incontro a un'altra stagione molto difficile, in cui ha colto appena 1 podio con Teemu Suninen e qualche buon piazzamento con Lappi (che però non sarà riconfermato). Se il presente non incanta, il futuro è nebuloso...

Esapekka Lappi, Janne Ferm, M-Sport Ford WRT Ford Fiesta WRC, a fuoco

Esapekka Lappi, Janne Ferm, M-Sport Ford WRT Ford Fiesta WRC, a fuoco

WRC.com

Hyundai e Toyota si sono giocate il titolo iridato Costruttori dalla prima all'ultima gara, chiudendo il Mondiale staccate di appena 5 punti. Un'inezia, per un duello che ha letteralmente infiammato il WRC al pari di quella per il titolo Piloti. All'appello è mancata anche quest'anno M-Sport, tornata cenerentola dopo il biennio fastoso ma altrettanto dispendioso in termini economici in cui ha potuto schierare Sébastien Ogier e Julien Ingrassia.

La squadra britannica ha chiuso il Mondiale Rally 2020 al terzo posto, ma a rendere il tutto meno onorevole è il distacco accumulato da Hyundai: 122 punti in appena 7 gare disputate (241 contro i 129 di M-Sport), Un numero, quello del gap dal team di Alzenau, eloquente, che ben spiega a grandi linee l'andamento della stagione di una squadra ancora alla ricerca della stabilità sotto tutti i punti di vista, che soffre in maniera ingiusta l'assenza di un costruttore – Ford – che ha fatto sforzi reali solo durante la presenza di Ogier.

Andiamo ora ad analizzare punto per punto quella che è stata la stagione di M-Sport, partendo forse dall'argomento meno spinoso, i piloti. Teemu Suninen ed Esapekka Lappi, ma anche l'impiegato part-time Gus Greensmith.

I piloti: uno dei pochi raggi di sole

Sì, perché in una stagione di transizione, con una vettura quasi plafonata nello sviluppo e pochi soldi da investire, Teemu Suninen ed Esapekka Lappi sono stati in grado di ottenere buoni risultati e mostrare il loro potenziale, anche se solo a sprazzi e in determinate occasioni.

La stagione 2020 era iniziata in maniera incoraggiante, con un quarto posto ottenuto da Esapekka Lappi al Rallye Monte-Carlo dopo una gara molto competitiva. Per Lappi era l'esordio con il team dopo l'addio di Citroen al WRC, arrivato al termine della passata stagione in maniera improvvisa. Sembrava l'inizio di una stagione promettente, ma così non è stato.

In Svezia, sulla terra viva eccezionalmente non ricoperta di neve, Lappi è finito quinto e Suninen addirittura ottavo. Il più giovane dei due, Teemu, si è rifatto in Messico, dove il team ha vissuto il weekend più surreale della sua storia recente.

 

Suninen, infatti, ha colto l'unico podio della stagione di M-Sport con un buon terzo posto, mentre Lappi è stato costretto al ritiro uscendo rapidamente dall'abitacolo della sua Ford Fiesta al termine di una speciale, con le fiamme divampate dal retrotreno della sua vettura. Queste, in pochi minuti, hanno incenerito la vettura di Lappi.

Da quel momento in poi, gli unici risultati di spicco sono stati il quinto posto ottenuto da Suninen in Sardegna e il quarto finale di Esapekka Lappi all'ACI Rally Monza Italia, gara in cui è rimasto in lotta per la vittoria sino al sabato per poi retrocedere e perdere il podio nelle ultime prove.

M-Sport ha anche permesso al giovane Gus Greensmith di prendere parte a 6 dei 7 eventi previsti dal calendario 2020 decurtato a causa della pandemia da COVID-19. Il britannico ha avuto modo di dare il suo contributo al team soprattutto al Rally di Turchia, in cui è stato bravo a chiudere al quinto posto, suo risultato migliore della stagione.

Gus è un prospetto interessante. Resta però da capire se M-Sport avrà la forza economica per farlo partecipare alla stagione 2021 al volante della terza Ford Fiesta WRC Plus o se, invece, lo impiegherà attraverso un programma meno dispendioso.

Millener ha potuto solo gestire

Richard Millener, team principal di M-Sport, è il braccio armato – o meglio, disarmato, considerando le poche possibilità economiche – di Malcolm Wilson per quanto riguarda il team di WRC. E' lui infatti che gestisce la squadra e, di fatto, non ha potuto fare altro che gestirla. La programmazione non è contemplata in un periodo storico in cui anche il COVID-19 ha reso più difficili le cose per la struttura che ha sede in Cumbria.

Richard Millener parla con Henry Hope-Frost sull'Autosport Stage

Richard Millener parla con Henry Hope-Frost sull'Autosport Stage

Photo by: JEP / Motorsport Images

Al di là della scelta piloti, Millener non ha potuto fare altro che provare a estrarre il massimo da ciò che il team ha avuto quest'anno. Il podio ottenuto in Messico è il premio per una resilienza non comune, ma anche il chiaro specchio del momento di un team che vede ormai lontano anni luce il periodo dorato di Ogier-Ingrassia e dei 3 titoli in 2 stagioni. Millener è stato messo in quel ruolo per permettere a Wilson di concentrarsi sulla riorganizzazione dell'intera struttura M-Sport, che va ben al di là del semplice team WRC. Chissà, però, quando potranno vedere i primi frutti di tale scelta...

Ford Fiesta: la stasi di chi attende invano

Sia chiaro, stiamo parlando di una vettura vincente. Poco importa che non porti a casa un successo dal 2018. Tre titoli iridati non si vincono a caso, anche se questi sono stati ottenuti grazie al miglior pilota della sua generazione. La Fiesta, nel corso del 2020, è stata oggetto di pochi interventi di sviluppo che non le hanno permesso di restare al passo della Toyota Yaris e della Hyundai i20 Coupé WRC, involatesi a vincere rispettivamente il titolo Costruttori e quello Piloti.

 

A inizio estate, dopo la fine del blocco dei test imposto dalla FIA durante la fase più complessa della pandemia da COVID-19, in tanti si erano illusi di poter vedere novità importanti sulla Fiesta. Il team ha provato una nuova aerodinamica anteriore in un test di sviluppo svolto nel mese di luglio, ma questa non è mai stata impiegata nelle restanti gare del 2020, lasciando al loro destino le Fiesta di Suninen, Lappi e Greensmith.

2021, ancora nubi all'orizzonte

 

Sarà l'ultimo anno d'impiego della Ford Fiesta WRC Plus ed è lecito sperare che le novità aerodinamiche provate lo scorso luglio possano trovare posto sull'ultima versione della compatta americana. Non aspettiamoci però tante novità, perché M-Sport avrà anche il compito di concentrarsi sulla vettura ibrida 2022, che richiederà test specifici e ingenti somme di denaro come investimento per arrivare al via della nuova era del WRC pronti per dare battaglia.

Ecco perché il team ha lasciato per ora tutto in sospeso. L'unica certezza sembra essere l'addio di Lappi, il quale non percepirà più alcuno stipendio da Citroen dopo la scadenza naturale del contratto firmato 2 anni fa e che M-Sport sembra non voler (o poter) rinnovare. Anche su Teemu Suninen ci sono dubbi, tanto che il team non ha ancora annunciato alcun pilota per la prossima stagione e si riserva di annunciarli solo poco prima del Rallye Monte-Carlo.

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