Pirro: "Per Ducati sarebbe logico puntare su un giovane"
Il collaudatore della Ducati ha parlato dell'addio di Dovizioso, dicendo che forse la soluzione più in linea con la concorrenza sarebbe rimpiazzarlo con un giovane.

Michele Pirro avrebbe sicuramente sperato in qualcosa in più per il suo rientro in MotoGP. Il collaudatore della Ducati è arrivato al Red Bull Ring per prendere il posto dell'infortunato Pecco Bagnaia sulla Desmosedici GP del Pramac Racing, ma la Casa di Borgo Panigale ha pianificato per lui delle prove utili per portare avanti la messa a punto con la nuova carcassa posteriore. E le ha portate avanti anche nelle qualifiche di oggi, quindi per il pugliese il verdetto è stato abbastanza scontato: 22esimo ed ultimo.
Il pluricampione italiano della Superbike però a fine giornata ha detto delle cose molto interessanti riguardo all'addio di Dovizioso alla Rossa a fine stagione, annunciato proprio nel paddock austriaco, ma anche su quali potranno essere le prospettive con cui a Borgo Panigale potranno andare sul mercato per rimpiazzare il forlivese, ipotizzando un salto generazionale.
"Dopo 8 anni, lui ha valutato che non c'erano più le condizioni per continuare. Sicuramente i risultati di queste prime gare non hanno aiutato, ma mi dispiace perché Dovizioso e Ducati hanno fatto grandi cose insieme. Magari entrambi hanno fatto un passo, ma alla fine non si sono trovati. Nel motociclismo però stiamo assistendo anche ad un cambio generazionale e magari anche Ducati, vedendo le condizioni o le cose che aveva chiesto Dovi, ha pensato di puntare magari sui giovani" ha detto Pirro.
Quando gli è stato chiesto chi pensa che ci perda di più tra le due parti, alla fine il suo discorso è andato a battere sempre in quella direzione: "In questo momento penso che ci perdano entrambi, perché Dovizioso comunque è riuscito ad esprimersi al massimo con la Ducati e viceversa. Ma se rimani sempre così, allora sarebbe sbagliata la politica di KTM o di Yamaha di provare a puntare sui giovani. In questo momento, per il regolamento che c'è l'anno prossimo, che mantiene tutto molto stabile, credo che possa essere anche un'opportunità da questo punto di vista".
Un discorso che quindi disegna Pecco Bagnaia come principale indiziato: "A parte gli episodi sfortunati, come l'infortunio e la rottura del motore, a livello di velocità aveva dimostrato di essere all'altezza. Però non è che è scritto che se prendi Lorenzo, piuttosto che tieni Dovi o promuovi Bagnaia vinci sicuramente. E' sempre un qualcosa da costruire come abbiamo fatto con Andrea. Escluso Marquez, non c'è un pilota che lo prendi ed hai la consapevolezza di vincere. Dovizioso ha fatto la storia della Ducati e magari riprovi a farla con degli altri piloti più giovani".
L'altro nome che circola con insistenza è quello di Jorge Lorenzo, del quale Pirro è amico, ma non nasconde i dubbi su un suo ritorno dopo un anno di stop: "Per come stanno andando le cose, sarebbe più logico puntare su un giovane, perché hai più potenziale. Io poi non so se Jorge ha veramente voglia di tornare e di rimettersi in gioco. Io lo sto vivendo sulla mia pelle questo weekend: se non sei a posto, se non hai il ritmo, non è facile perché qui il livello è altissimo e non ti aspettano. Con tre o quattro decimi di differenza puoi essere dove conta o molto indietro".
"La verità è che a lui è sempre rimasta l'idea di voler tornare, soprattutto per come è uscito l'anno scorso. Ma tra tornare ed essere competitivo, e soprattutto vincente, c'è una bella differenza e non è scontato. In un momento in cui il livello è così alto, essere fuori dalle corse da un anno è una cosa che può influire. Poi è chiaro che Lorenzo è fortissimo, ma non ha la bacchetta magica per dire che andrà forte, sarà vincente e potrà battere Marquez" ha concluso.
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