MotoGP | Morbidelli: "Dobbiamo sfruttare le nostre armi"

Parlare di visioni opposte sarebbe esagerato, ma sicuramente Franco Morbidelli sembra vedere il bicchiere mezzo pieno alla conclusione dei test collettivi di Mandalika della MotoGP. Pur concordando con Fabio Quartararo su quelle che sono le carenze della Yamaha, su tutte quella della velocità di punta, il pilota italiano ha preferito sottolineare che la M1 ha dei punti di forza che hanno permesso a lui ed al francese di chiudere al quinto ed al secondo posto nella cumulativa della tre giorni in Indonesia.

"Siamo secondo e quinto", ha detto Morbidelli quando gli è stato chiesto dove veda le Yamaha alla conclusione del pre-campionato. "Abbiamo le nostre armi e dobbiamo usare quello che abbiamo, c'è poco da fare. Sappiamo tutti che la Yamaha non è impressionante dal punto di vista velocistico, perché probabilmente è la più lenta della categoria sul rettilineo, ma ha altre caratteristiche che vanno usate al massimo".

"Sicuramente quando il margine è in curva, il pilota deve rischiare di più in quel frangente, però è quello che dobbiamo provare a sfruttare al meglio. Yamaha sta lavorando, e lo farà anche in futuro, per migliorare questa situazione. Noi possiamo solo dare il massimo e vedere dove ci porta, ma al momento siamo secondo e quinto", ha aggiunto.

Franco Morbidelli, Yamaha Factory Racing

Photo by: MotoGP

Dopo aver lavorato a lungo sul passo gara e sul feeling con la sua M1, oggi il vice-campione del mondo 2020 ha trovato anche un time attack convincente, che gli è valso il quarto tempo di giornata ed il quinto nella cumulativa dei test di Mandalika.

"Peccato che in questo pre-campionato non abbiamo avuto tempo per provare troppi time attack, perché ci siamo concentrati sul migliorare la moto ed il feeling, sul fare piccole modifiche con Patrick per capire bene cosa voglio. Con un capo tecnico nuovo e comunque con una moto nuova bisogna avere tempo di adattarsi".

"La M1 2022 è molto simile alla 2021, ma è molto diversa dalla 2019, che è quella con cui ho corso principalmente negli ultimi due anni. Io dovevo ancora trovare la mia base ed ho impiegato la maggior parte di questi cinque giorni per trovarla, anche se alla fine sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto".

"Nel finale ci siamo dedicati anche al time attack, facendone uno ieri e due oggi. Soprattutto quelli di oggi sono venuti fuori abbastanza bene, anche se dobbiamo migliorare sia io che il setting della moto. Però credo che il lavoro che abbiamo fatto in questi test sia un buon punto di partenza".

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Anche l'esperienza con il nuovo capo tecnico Patrick Primmer sembra essere iniziata con il piede giusto. "Mi trovo molto bene con Patrick, penso che stiamo già facendo un buon lavoro insieme. E' un 'animale' dal punto di vista tecnico, sa davvero cosa bisogna fare sulla moto. Quella in Qatar sarà la sua prima gara come capo tecnico e sarà un momento speciale per lui, che si merita".

Quando poi gli è stato chiesto quali siano i valori secondo lui, Franco ha lasciato intendere che non è facile capirlo, dando un'argomentazione interessante."Da questa MotoGP io mi aspetto solo sorprese, perché sarà una MotoGP stellare. Basta pensare anche a Marini, che è stato il più veloce ieri e ha fatto un tempone. Ma sono tantissimi i piloti che vanno forte, quindi sarà una stagione piena di sorprese. La Honda è andata molto forte con Espargaro, ma anche la Suzuki con Rins. Mamma mia, sarà davvero bello!", ha concluso.