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MotoGP: Marquez regala anche il titolo team alla Honda a Valencia

Il campione del mondo centra il 12esimo successo stagionale in rimonta, precedendo un Quartararo ancora concreto ed un sorprendente Miller. Alla Ducati non basta il quarto posto di Dovizioso, mentre Vinales finisce terzo nel Mondiale. Lorenzo saluta con un 13esimo posto.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo ci ha provato, ma la soddisfazione di battere Marc Marquez è rimandata al prossimo anno. Il pilota della Yamaha Petronas è scattato benissimo dalla pole position nella gara conclusiva della MotoGP 2019, ma non è bastata neanche uno start non particolarmente brillante a frenare il pilota della Honda, che è andato a prendersi di forza il suo 12esima vittoria di un'annata trionfale.

Un successo che ha regalato alla Honda anche il titolo team a scapito della Ducati, che arrivava in Spagna con 2 punti di vantaggio, ma realisticamente sapeva che questa non era esattamente la pista più adatta alla sua Desmosedici GP.

Dopo un paio di curve, Marquez si ritrovava addirittura in sesta posizione e in quel frangente Quartararo ha subito provato a scavare un piccolo solco nei confronti degli avversari. Purtroppo per lui, però, Marc si è riportato alle sue spalle nell'arco di appena 3 giri ed è stato evidente fin da subito che aveva il passo per andare a prenderlo.

Ancora una manciata di passaggi e infatti la RC213V #93 si è materializzata nel codone della M1 #20, con il sorpasso deciso che è arrivato in staccata alla curva 11. Questa volta il campione del mondo non ha atteso per attaccare come a Misano ed in Thailandia, ha subito rotto gli indugi e si è poi involato solitario verso la vittoria.

Anche per Quartararo comunque questa è una gara che continua ad alimentare il suo bagaglio di esperienza e che gli vale il suo settimo podio stagionale, oltre che il quinto posto nel Mondiale. Ancora una volta poi ha confermato che se c'è qualcuno che deve provare a fermare il dominio di Marquez, questo è senza ombra di dubbio lui.

Sul gradino più basso del podio c'è una Ducati, ma non è esattamente quella che sarebbe servita alla Casa di Borgo Panigale, perché si tratta di quella di Jack Miller. L'australiano questa volta ha sfruttato alla grande la prima fila conquistata ieri, togliendosi anche la soddisfazione di fare qualche curva in testa e portandosi a casa il suo quinto podio stagionale.

Ai piedi del podio c'è la Ducati ufficiale di Andrea Dovizioso, che per buona parte della gara ha provato a rimanere incollato a "Jackass", salvo poi vederlo scappare nella parte conclusiva, nella quale si è dovuto soprattutto difendere dal ritorno della Suzuki di Alex Rins.

Il pilota spagnolo è stato piuttosto aggressivo nella prima parte della corsa, ma alla fine il quinto posto non gli è bastato per salire sul podio del Mondiale, sfuggitogli per soli 6 punti, nonostante il rivale Maverick Vinales abbia vissuto una giornata decisamente anonima, piazzandosi sesto.

In settima posizione poi c'è l'altra Suzuki di Joan Mir, che era uno dei pochi ad aver scommesso sulla gomma soft al posteriore, mentre alle sue spalle si è conclusa ancora una volta in maniera deludente la stagione di Valentino Rossi, solamente ottavo ad oltre 22" dal vincitore, ma a 20" anche dalla miglior Yamaha. Il 2019 quindi si chiude solo al settimo posto per il "Dottore", in quella che probabilmente è stata la sua annata peggiore nella classe regina.

La sua gara non è stata particolarmente entusiasmante, ma Jorge Lorenzo ha concluso la sua carriera in MotoGP in 13esima posizione. In questo modo ha anche regalato alla Honda qualche punticino utile per la classifica team. Sicuramente non è stata la gara che avrebbe sperato, ma è stato bello vedere la sua emozione sia nel giro di rientro che una volta tornato al box.

E' stata una domenica da dimenticare per gli altri piloti italiani: Michele Pirro è stato costretto a fermarsi dopo aver accusato un giramento di testa, mentre Andrea Iannone ha mandato in fumo all'ultimo giro quello che poteva essere un ottimo nono posto per l'Aprilia, che comunque è stato ereditato dal compagno Aleix Espargaro, che ha preceduto la KTM del fratello Pol.

A terra c'è finito anche Danilo Petrucci, proprio quando aveva appena superato Rossi e stava provando a recuperare posizioni. Il ducatista è scivolato alla curva 6 e subito nello stesso punto sono scivolati sia Johann Zarco che Iker Lecuona, che comunque si trovava in zona punti al debutto in MotoGP. Un incidente che ha regalato attimi di apprenzione, visto che il francese è stato letteralmente "gambizzato" dalla KTM dello spagnolo, anche se sembra che fortunatamente se la sia cavata solamente con una distorsione alla caviglia sinistra.

Peccato anche per Franco Morbidelli, caduto alla curva 4 quando era in sesta posizione, ma soprattutto stava vestendo i panni di secondo pilota Yamaha, alle spalle solo del compagno Quartararo e davanti alle due M1 di Vinales e Rossi. 

Cla Pilota Moto Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Spain Marc Márquez Alenta Honda 27         25
2 France Fabio Quartararo Yamaha 27 1.026       20
3 Australia Jack Miller Ducati 27 2.409       16
4 Italy Andrea Dovizioso Ducati 27 3.326       13
5 Spain Alex Rins Suzuki 27 3.508       11
6 Spain Maverick Viñales Yamaha 27 8.829       10
7 Spain Joan Mir Suzuki 27 10.622       9
8 Italy Valentino Rossi Yamaha 27 22.992       8
9 Spain Aleix Espargaro Aprilia 27 32.704       7
10 Spain Pol Espargaro KTM 27 32.973       6
11 Spain Tito Rabat Ducati 27 42.795       5
12 Finland Mika Kallio KTM 27 45.732       4
13 Spain Jorge Lorenzo Honda 27 51.044       3
14 Czech Republic Karel Abraham Ducati 27 1'04.871       2
15 Malaysia Hafizh Syahrin KTM 27 1'16.487       1
  Italy Andrea Iannone Aprilia 26          
  Italy Franco Morbidelli Yamaha 18          
  Italy Danilo Petrucci Ducati 13          
  France Johann Zarco Honda 13          
  Spain Iker Lecuona KTM 13          
  United Kingdom Cal Crutchlow Honda 10          
  Italy Michele Pirro Ducati 8          

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