MotoGP | Marc: "Enea doveva essere sanzionato con una perdita di posizione"
Marc Marquez, salito sul terzo gradino del podio complice la caduta di Bagnaia in gara a Misano, sostiene che il sorpasso di Enea Bastianini sia stato aggressivo, ma anche giusto e pulito. L'unico motivo per cui il riminese andrebbe penalizzato è per aver superato i limiti della pista nel sopravanzare Martin, secondo l'alfiere Gresini.
Jorge Martin, Pramac Racing, Enea Bastianini, Ducati Team, Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Misano, stessa pista ma due scenari completamente diversi: solo due settimane fa Marc Marquez festeggiava il suo secondo trionfo consecutivo, mentre oggi sorride per un podio inaspettato. Quarto era il miglior piazzamento che potesse aspettarsi, eppure Pecco Bagnaia ha voluto fare un regalo al suo futuro compagno di squadra. Il campione in carica è scivolato quando era terzo, cedendo di fatto l’ultimo gradino del podio al pilota Gresini.
Tuttavia, la caduta di Bagnaia e il conseguente terzo posto di Marquez sono passati sotto traccia perché il tema di discussione principale è stato il sorpasso di Enea Bastianini su Jorge Martin. All’ultimo giro, il riminese ha sferrato un duro attacco al leader del mondiale, prendendosi la prima posizione e andando a vincere. Questa manovra non è piaciuta a Marc, ma non tanto per l’aggressività quanto per il fatto di essere andato oltre i limiti della pista.
All’ultimo giro, superare i track limits significa dover cedere una posizione e, secondo l’otto volte iridato, è qui il focus della questione: “Il mio punto di vista è quello di sempre: nelle moto, soprattutto nella MotoGP attuale, se devi sorpassare, devi farlo in questo modo”.
“In particolare se le prestazioni sono così simili, bisogna sorpassare in questa maniera, il buco a volte non c’è ma si crea. Bastianini l’ha fatto molto bene fino a quando ha toccato l’azzurro. Se non l’avesse toccato, che significa fuori pista, non sarebbe successo niente. Sarebbe stato un sorpasso al limite all’ultimo giro, ma una volta che tocchi il fuori pista, devi cedere una posizione, dal mio punto di vista. Ma la Direzione Gara ha deciso il contrario”, ha spiegato Marquez dopo il Gran Premio dell’Emilia Romagna.
La colpa, però, non è tanto di Bastianini quanto della Direzione Gara che non ha un metro di giudizio uniforme, a giudicare dalle parole di Martin, ma anche di Marc: “Sono cose che succedono nelle gare, ma basta avere un criterio chiaro. Il sorpasso è pulito, al limite ma pulito. L’unico dubbio che c’è sono le due ruote che vanno fuori dalla pista”.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
“È un sorpasso molto simile a quelli che ho fatto io, ma se tu vai fuori o l’altro pilota finisce a terra, c’è la sanzione. È sempre stato così, io in passato ho fatto sorpassi troppo ottimisti dove è caduto l’altro pilota o sono andato fuori. L’azzurro? Non è verde, ma è comunque fuori dalla pista. Cercate quello che non c’è, l’azzurro è dopo il doppio cordolo. Un conto è toccarlo mentre fai il giro veloce, un altro è toccarlo quando fai un sorpasso”, ha detto rispondendo a chi paragonava il sorpasso di Enea ai tanti visti fare da Marc in passato.
La lotta a Misano si è conclusa con una disfatta per Martin, che però ha incrementato il vantaggio del mondiale. Secondo Marc, il madrileno ha lottato come un leone e ora, con 24 punti di vantaggio su Bagnaia, è il favorito: “È ambizioso. Ha lottato e l’ha fatto bene. Ha difeso bene, se c’era un pilota che oggi voleva la vittoria a tutti i costi, quello era Bastianini. Hanno fatto un garone, sono stati velocissimi entrambi. Martin favorito? Chiaramente”.
“Il leader, anche se ha un vantaggio ridotto sul secondo, ha più possibilità. Al momento Martin è il favorito perché ha il vantaggio e penso che, da qui a fine anno, gli errori, i primi giri, andare al limite, forzare un po’ di più, segneranno la stagione. Penso che nemmeno aiuti il fatto che si corrono due gare sulla stessa pista, si va talmente tanto al limite che si sono viste le cadute di Acosta, di Pecco”, ha concluso.
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