MotoGP | Bastianini: "Se parliamo di mosse al limite, Martin non è da meno"
Il riminese è entrato nella storia della Ducati, regalandole il 100° successo in MotoGP proprio nella gara di casa. Il suo sorpasso all'ultimo giro su Martin ha generato polemiche, ma Enea ha evidenziato anche un altro episodio di quale giro prima, quando Jorge lo aveva chiuso sul rettilineo che conduce alla curva 8.
Enea Bastianini, Ducati Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Quella di oggi è una giornata che difficilmente Enea Bastianini potrà dimenticare. Il pilota riminese aveva già vinto nella sua Misano in Moto3 e Moto2, ma gli mancava ancora il sigillo in MotoGP. Ed è un sigillo che resterà nella storia, visto che si tratta della 100° affermazione della Ducati nella classe regina e che è valso anche la conquista aritmetica del titolo Costruttori alla Casa di Borgo Panigale.
"Sicuramente è lasciare un segno alla Ducati, perché corro per tutti i ragazzi del mio team, che si stanno facendo il mazzo. Anche se in primis corro per me stesso e per la mia famiglia. Per come si era messo il weekend, è stato positivo e sempre in crescita. E stamattina infatti avevo cominciato ad annusare la vittoria.", ha detto Bastianini su questa pietra miliare quando si è fermato a parlare con i giornalisti italiani subito dopo la conferenza stampa.
Dal punto di vista emotivo, però, "Bestia" sembra sentire di più la vittoria casalinga: "E' sicuramente più speciale ed è stato bellissimo vedere la folla che gridava il mio nome. Penso che sia stata una bella giornata, anche se per il momento non è che me la stia ancora godendo più di tanto (ride indicando i giornalisti). Poi domani parto subito per l'Indonesia, quindi quando io vinco c'è sempre qualcosa che ci fa subito tornare in moto".
E' stata però anche una vittoria particolarmente discussa, perché il sorpasso all'ultimo giro ai danni di Jorge Martin ha generato qualche polemica, visto che il suo ingresso all'interno della curva 4 ha forzato il pilota del Prima Pramac Racing ad andare fuori dalla pista. Un attacco che ha replicato quello che non gli era riuscito ai danni di Pecco Bagnaia nel 2022.
"Ho visto che bene o male i settori 1 e 2 erano gli unici punti in cui potevo attaccare Jorge, perché nell'uscita dalla curva 10, in accelerazione, mi prendeva davvero tanti metri e non ci potevo fare nulla. L'attacco o era lì o era lì. Ho pensato anche all'attacco del 2022, che non era andato a buon fine perché ero andato lungo. A sto giro quindi ho cercato di essere più deciso, anche se so che ci sono diversi punti di vista di questa situazione, ma secondo me lui si è buttato all'interno quando ha sentito il rumore della mia moto e non mi ha lasciato possibilità di manovra".
Secondo Martin, la sua manovra avrebbe dovuto essere punita ed anche Marc Marquez ha detto che forse gli avrebbero dovuto imporre di restituire la posizione. Quando gli è stato riferito, Enea non è parso stupito, ma ha anche sottolineato che pure Jorge aveva fatto una manovra non particolarmente pulita qualche giro prima, chiudendogli la linea sul rettilineo che conduce alla curva 8.
"Mi sorprende fino a metà. Solo io e Jorge sappiamo com'è andata: lui ha sentito il rumore della mia moto ed ha chiuso la linea, la stessa cosa che ha fatto in uscita dalla 6 qualche giro prima, quando io volevo entrare alla Quercia. Ha chiuso ed io ho dovuto frenare: se dobbiamo parlare di mosse al limite, la sua non è stata da meno".
Poi è tornato sul momento che sta vivendo in queste ultime gare della sua avventura in Ducati: "Mi piace come stiamo facendo funzionare le cose e sono contento del lavoro che sta facendo il team, che non sta sottovalutando niente e sta facendo il 100% per mettermi nelle condizioni di vincere. E' una bella condizione e adesso inizia il tour asiatico, che solitamente mi piace molto".
Enea Bastianini, Ducati Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
I punti da recuperare su Martin ora sono 59, quindi teoricamente si può continuare a coltivare un sogno iridato: "Ci sta averlo, perché comunque sono un po' più vicino rispetto all'inizio del weekend. Ma i punti sono sempre tanti e questo non è da sottovalutare".
E in questo senso c'è anche il rimpianto di un inizio magari non all'altezza del livello che ha trovato ora: "Un po' sì, perché in certi momenti avrei potuto fare un qualcosina in più, ma ora non è il momento per guardarsi indietro".
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