Rossi: "Decimo titolo? Non sarebbe il più importante"
Valentino è fiero di lottare per il Mondiale, ma spiega che per lui sono speciali le vittorie del 2001 e del 2004
Foto di: Yamaha MotoGP
Le vacanze sono finiti per i piloti della MotoGp: la conferenza stampa di oggi ad Indianapolis ha sancito la riapertura della stagione. Come ormai tradizione, il compito di rompere il ghiaccio è toccato al leader della classifica iridata, ovvero a Valentino Rossi.
Il "Dottore" ha vinto la prima volta che la MotoGp ha corso su questa pista nel lontano 2008, ma da allora ha sempre faticato. La sua analisi è infatti partito proprio da questo, ma anche da quanto sarà fondamentale farsi trovare sempre pronti da qui a fine campionato.
"Per me la prima parte è stata molto positiva, ma da questo momento in poi ogni gara sarà cruciale, con tutti i piloti agguerriti e veloci. Indianapolis non è tra i miei circuiti preferiti, ma voglio farmi trovare pronto, essendo più solido nella seconda parte della gara e puntando al podio. Molto dipenderà dalle condizioni meteo; inoltre, nessuno conosce il livello di aderenza di questo asfalto. Negli ultimi anni le Honda sono sempre andate forti su questa pista, ma ogni weekend è una storia a parte" ha esordito il pilota della Yamaha.
Il pesarese poi ha ribadito che non bisogna fare la corsa solo su Lorenzo che lo segue a 13 punti, ma anche su un ritrovato Marquez. Però la seconda parte di campionato gli era stata favorevole anche nel 2014: "All’inizio di stagione Marc ha avuto qualche problema di feeling, perdendo qualche punto per strada, ma da Assen in poi ha ritrovato la via. Nove gare alla fine sono tante e io devo rimanere concentrato. L’anno scorso sono stato più forte proprio nella seconda parte della stagione; quest’anno la nostra moto è più competitiva".
Infine, una considerazione molto interessante su quello che potrebbe essere il suo decimo Mondiale: "Sono contento di poter lottare per il campionato. Non mi trovavo ‘qui’ dal 2009: vuoi per un brutto infortunio, vuoi per i momenti difficili in Ducati. Ma non penso che il decimo titolo sarà importante più di quello del 2001, l’ultimo anno della 500cc due tempi, o di quello del 2004, il primo con la Yamaha".
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