Morbidelli: "Al terzo giro ho capito che non era giornata"
Il pilota della Yamaha Petronas era convinto di poter lottare per la vittoria ad Aragon, invece le condizioni sono cambiate in gara e si è ritrovato a dover limitare i danni.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Ieri aveva mancato la prima fila per un soffio, ma Franco Morbidelli aveva la convinzione di poter lottare per la vittoria a Motorland Aragon. Un'idea che però si sbriciolata dopo appena pochi passaggi, quando ha capito che l'aumentare della temperatura ed il calo del grip della pista avrebbero reso la vita molto difficile alle Yamaha, nonostante avessero dominato il resto del weekend.
Il pilota del Team Petronas non ha alimentato false speranze, realizzando subito che sarebbe stato impossibile reggere il passo delle Suzuki e delle Honda e concentrandosi sul cercare di limitare i danni e magari di essere il migliore tra le M1. Una missione che ha compiuto solo a metà, chiudendo sesto, ma alle spalle di Maverick Vinales, che invece si è piazzato quarto.
"Al terzo giro ho capito che non era più il weekend della Yamaha, quando ho visto Rins superarmi così presto. Ho capito che sarebbe stata una gara completamente diversa rispetto a quello che abbiamo visto venerdì e sabato" ha spiegato Morbidelli.
"Da lì in poi ho cercato solo di fare il mio passo e di andare a prendere Maverick, dimenticandomi delle Suzuki e delle Honda, perché quando il grip diminuisce così noi cominciamo a fare molta fatica".
"Ho deciso di fare la gara sulle Yamaha. Ho passato Quartararo e mi sono avvicinato a Vinales. Sono riuscito a recuperare un po' di terreno, ma non abbastanza. E' stato uno schiaffo, ma non più di tanto perché l'ho capito subito, quindi ho avuto tempo di metabolizzare la situazione e di provare a reagire durante la gara" ha aggiunto.
Per l'ennesima volta, dunque, le Yamaha si sono sciolte in gara dopo aver dominato in lungo e in largo il resto del weekend. Secondo Morbidelli, il problema sembra essere che la M1 è una moto che vola quando può fare le sue linee, ma che nel traffico perde i suoi punti di forza.
"Spesso e volentieri, in prova giriamo da soli, quindi possiamo mantenere le nostre linee e riusciamo a fare dei tempi molto buoni. Oggi, dopo che ho subito il sorpasso di Rins ho girato 1"2 più piano. 1" più piano dopo il sorpasso di Alex Marquez".
"Purtroppo se perdi l'inerzia giusta fuori dalla curva, fai fatica a recuperare, perché ti mancano accelerazione e velocità. Questa è la prima cosa che mi viene in mente, ma magari ce ne saranno anche delle altre".
Tra cinque giorni si tornerà nuovamente in pista al Motorland, con nuovi spunti su come cercare di migliorare la situazione in gara.
"Io credo che i problemi diminuiranno. Il secondo weekend sulla stessa pista è sempre diverso. Non dico più facile, ma sicuramente ci sono degli aspetti che hai già avuto modo di risolvere il primo fine settimana. Sai già quali sono gli aspetti su cui devi lavorare maggiormente e questo sarà d'aiuto" ha concluso.
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