Marquez: “Non ho visto Rins, ma lì non si doveva spingere”
Marc Marquez spiega la dinamica dell’episodio avvenuto nelle FP3 con Alex Rins e per cui è stato messo sotto investigazione. Poi giustifica Honda sui passi indietro nella messa a punto della moto.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Marc Marquez non ha conquistato la pole position a Jerez de la Frontera, ma ha sicuramente fatto parlare di sé: nel corso della terza sessione di prove libere infatti è stato protagonista di un episodio di incomprensione con Alex Rins. Il pilota Suzuki arrivava forte alla curva 2 e ha trovato sul suo cammino il portacolori Honda che però procedeva lentamente.
L’accaduto è stato prontamente analizzato dalla Direzione Gara che, una volta ascoltati i piloti, ha deciso di non intraprendere alcuna azione nei confronti di Marc Marquez. Alla fine delle qualifiche, il Campione del mondo in carica ha spiegato le sue ragioni ed il motivo per cui è stato scagionato dalla penalità in griglia: “Ovviamente non ho visto Rins. Ma comunque le telecamere non hanno mostrato che stava sventolando una doppia bandiera gialla alla curva 2 perché c’erano dei commissari ed un pilota nel mezzo della ghiaia. Quindi ho rallentato e quando c’è doppia bandiera gialla, bisogna sempre rallentare e non si può continuare il proprio giro veloce. Per questo motivo non ho guardato dietro, perché non mi aspettavo che qualcuno arrivasse spingendo in quella situazione”.
Archiviato l’accaduto, Marquez si è concentrato sulle qualifiche, che ha terminato con un terzo tempo: “Sono contento perché facciamo dei passi in avanti. Quartararo e Vinales sono stati i due piloti più veloci durante l’inverno e lo sono stati anche stavolta. Sarà una gara complicata, farà molto caldo. Vediamo se potrò lottare con loro. Se vedo che ne sono in grado, posso provare a spingere dall’inizio. Ma restare con loro e giocarsi le posizioni alla fine non sembra male”.
Marquez resta però molto cauto, consapevole dei problemi accusati da Honda durante l’inverno e su cui si sta lavorando. Fino all’ultimo giorno di test a Losail infatti è stato usato il pacchetto aerodinamico del 2020, per poi tornare indietro e sfruttare quello dello scorso anno, che ha mostrato più efficienza. Il campione in carica giustifica la manovra di Honda, causata anche dallo stop causato dal Coronavirus e dal congelamento dei motori fino al 2021. “Durante l’inverno avevo una moto diversa rispetto a quella che ho adesso, ma con il cambio delle regole era il momento di provare cose nuove. Conosco questa moto molto bene già dallo scorso anno ed inoltre continuiamo a provare delle nuove cose”.
Guarda il Gran Premio Red Bull di Spagna live su DAZN. Attiva ora.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments