Ezpeleta: "E' un insulto chiedere a Valentino quando si ritira"
In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il grande capo della Dorna ha sottolineato di essere perplesso per le continue domande relative al ritiro del “Dottore”, visto che è sempre tra i migliori.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Quando Valentino Rossi ha firmato il contratto biennale che lo legherà alla Yamaha fino alla fine del 2018, in molto hanno pensato che quello sarebbe stato anche l'ultimo del "Dottore" in MotoGP.
Anche quest'anno però il pesarese ha dimostrato di poter dire la sua nella corsa al titolo, perché a metà campionato è in quarta posizione, ma distanziato solamente di dieci punti dal leader Marc Marquez.
Ecco perché secondo Carmelo Ezpeleta, grande capo della Dorna, è quasi irrispettoso che si continui a fare domande sul ritiro del 9 volte campione del mondo, mentre avrebbe più senso limitarsi a godersi le grandi prestazioni che offre ad oltre 38 anni.
"Mi lascia perplesso che qualcuno mi chieda solo in base a una carta d'identità cosa succederà con Valentino. A uno a cui in Francia non basta finire secondo e cade per fare primo, e che poi vince in Olanda, noi chiediamo quando si ritira?" ha detto in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.
"Sento dire che gli ho offerto un team in MotoGP, ma non ne abbiamo mai parlato. Mi sembra quasi un insulto chedere ad uno tra i primi quattro del Mondiale quando si ritira. Vale è straordinario, ma ha anche reso straordinari gli altri" ha aggiunto.
Per un Rossi che non smette mai di stupire, c'è però anche un Jorge Lorenzo che ha iniziato in maniera deludente la sua nuova avventura in Ducati. Secondo Ezpeleta però in questo caso bisogna solo lasciare tempo al maiorchino, perché un tre volte campione del mondo non può aver improvvisamente dimenticato come si fa ad andare forte.
"Resta un pilota fantastico. Uno che è stato in testa due volte quest'anno non penso che sia troppo lontano. La mente è fondamentale in tutti gli sport, in MotoGP ancora di più. Jorge deve trovare la fiducia sulla moto".
Nelle tre classi intanto si sta profilando nuovamente un duello Spagna-Italia ed in particolare in MotoGP, dove in corsa per il titolo ci sono da una parte Marc Marquez e Maverick Vinales, mentre dall'altra appunto Valentino ed Andrea Dovizioso.
"E' un po' come Brasile-Argentina nel calcio. Però lavoriamo bene anche negli altri paesi. A Silverstone faremo la selezione della British Talent Cup che nascerà nel 2018, in Asia crescono tanti piloti interessanti. Spagna e Italia sono l'esempio che dovrebbe essere seguito dagli altri paesi. E se non lo fanno, lo facciamo noi".
Riguardo al calendario, nei prossimi anni ci si attende un'espansione. L'anno prossimo si andrà in Thailandia e nel 2019 sarà la volta della Finlandia. Ezpeleta non ha nascosto che l'obiettivo finale è arrivare ad avere almeno 3-4 gare in più rispetto alle 18 attuali, ma nel tempo: "Non arriveremo subito a 20, ma il numero ideale è 22".
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