Ducati, la carena fa discutere. Ciabatti: "E' nei limiti del regolamento"
Il direttore sportivo di Ducati Corse sottolinea come la nuova carena introdotta a Brno sia stata omologata dopo un'attenta analisi degli organi competenti. Albesiano (Aprilia) critica il regolamento e la sua interpretazione.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Com'era facilmente prevedibile, la nuova carena fatta esordire dalla Ducati nel fine settimana del Gran Premio della Repubblica Ceca ha immediatamente fatto discutere a causa delle sue forme estreme, che tanto ricordano la vecchia soluzione delle ali messa al bando al termine della passata stagione.
Attacchi diretti alla Ducati non sono arrivati. Da parte di nessuno. Ma è altresì vero che l'introduzione della nuova carena della Desmosedici ha risvegliato interesse e critiche sul regolamento e, soprattutto, sull'interpretazione di questo riguardo la realizzazione delle nuove carene in cerca del carico aerodinamico.
Uno di questo è Romano Albesiano, racing manager di Aprilia Racing: "Quando è stata varata la norma, lo spirito era tornare alle moto tradizionali. Poi in altri modi avremmo dovuto tentare di recuperare la downforce persa con la dipartita delle ali. Invece alla fine sono state fatte rientrare dalla finestra quello che era stato buttato via da un'altra parte".
"Non è una critica a chi lo ha fatto ultimamente - chiaramente parla della Ducati - perché tutti quanti lo abbiamo fatto. Chi in maniera discreta e limitata e chi lo ha fatto in maniera estrema. Il problema è il concetto di base. Non ce l'ho assolutamente con la Ducati. Ma con l'interpretazione del regolamento. A questo punto potevamo tenere le ali".
"Abbiamo fatto una carena interpretando in maniera tecnica il regolamento e abbiamo recuperato gran parte del carico aerodinamico che ci garantivano le ali. Non ci manca questa opzione, solo che a un pilota piace, all'altro meno".
La risposta Ducati non si è fatta attendere. Ma non tanto alle parole di Albesiano, quanto ai dubbi sorti sulle forme estreme della carena delle Rosse e sull'interpretazione data al regolamento tecnico dalla Ducati. Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse, ha spiegato i motivi per cui la Casa di Borgo Panigale ha preparato una soluzione perfettamente conforme ed entro i limiti imposti dal regolamento introdotto dal 1 gennaio 2017.
"Rispettiamo l'opinione di tutti. Le alette sono state vietate perché ritenute potenzialmente pericolose, Sporgevano dalla carenatura ed erano ritenute pericolose qualora avessero colpito un pilota in seguito a un contatto. Cosa che, per altro, in due anni di alette montate su tutte le moto non è mai accaduto. Detto ciò, pensiamo di aver interpretato il regolamento e di essere perfettamente in linea con questo, tanto che la nostra carena è stata omologata dopo essere stata sottoposta agli organi competenti per l'approvazione".
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