Ciabatti sull'appello: "Sembra più una questione politica, ma la Ducati è serena"
Il direttore sportivo della Rossa ha mostrato tranquillità, anche se la vittoria di Dovizioso in Qatar sarà discussa davanti alla Corte d'Appello FIM, perché ritiene che il deflettore montato sul forcellone sia conforme alle norme.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il GP del Qatar ha regalato un finale entusiasmante, con l'ennesimo duello da batticuore tra Andrea Dovizioso e Marc Marquez, che si è risolto con la vittoria del ducatista. E' stato molto meno esaltante il post-gara, perché anche se siamo solamente al primo appuntamento della stagione della MotoGP c'è stato subito un reclamo nei confronti degli uomini in Rosso.
Honda, Aprilia, Suzuki e KTM ritengono infatti che il deflettore che la Desmosedici GP monta davanti alla gomma anteriore non sia consentito dal regolamento. O meglio, che lo sia solamente in caso di pioggia, mentre Dovizioso, Danilo Petrucci e Jack Miller lo hanno montato anche in una gara asciutta.
Il collegio dei commissari ha rigettato la protesta, spiegando di ritenere che questo elemento rientri nei limiti imposti dal regolamento. Tuttavia, il fronte delle quattro case ha deciso di presentare appello, quindi la vittoria di "Desmodovi" rimane in sospeso fino a quando non ci sarà una decisione definitiva da parte della Corte d'Appello della FIM.
Il direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti, ha fatto il punto sulla vicenda e su una serata che si è conclusa quando in Qatar ormai erano passate le due di notte, con il comunicato che annunciava il ricordo alla Corte d'Appello della Federazione Internazionale.
E' stata una lunga notte dopo la vittoria della Ducati in Qatar. Possiamo un po' ricapitolare cosa è successo dopo la gara?
"Dopo il reclamo che è stato fatto da quattro costruttori contro Ducati per l'utilizzo del deflettore montato sotto al forcellone posteriore, in realtà il collegio dei commissari lo ha respinto. Il regolamento però prevede che questo verdetto sia appellabile e i quattro costruttori, che sono Honda, Suzuki, Aprilia e KTM si sono appellate. Successivamente ci è stato detto che il collegio d'appello ha ritenuto di non avere abbastanza elementi per prendere una decisione, probabilmente vista anche l'ora, e quindi hanno demandato la decisione finale alla Corte d'Appello della FIM. Dunque, nei prossimi giorni credo che chiederà a tutti i cinque costruttori in causa le proprie considerazioni o quello che riterranno necessario per prendere una decisione definitiva. O almeno speriamo".
In Ducati sembrate comunque tranquilli...
"Siamo tranquilli perché abbiamo seguito il regolamento tecnico ed una circolare con i chiarimenti relativi all'aerodinamica che è stata distribuita ai costruttori alcuni giorni fa, che tra l'altro chiariva proprio come si poteva utilizzare questo tipo di deflettore sulla parte posteriore della moto, che nel nostro caso serve a raffreddare la gomma".
Sapevate che se lo aveste usato, qualcuno avrebbe fatto appello?
"Si erano sentite queste avvisaglie, quindi non ci ha sorpreso del tutto, anche se noi riteniamo che le questioni relative ai regolamenti tecnici vadano discusse all'interno dell'associazione dei costruttori. C'era il tempo per farlo, ma è stato deciso di non farlo".
La vostra vittoria è sub-judice?
"La classifica rimane provvisoria fino a quando tutti non saranno accettati o respinti tutti i reclami. In questo caso ci auguriamo respinti".
Ritieni che questa sia una questione più tecnica o politica?
"Sembra più una questione politica. Abbiamo già visto nel passato, che alcune innovazioni che Ducati ha portato per prima nel campionato, a partire dalle alette, si è sempre cercato di limitarle. Non credo che queste cose facciano bene al campionato, ma noi siamo sereni e ci rimettiamo alla decisione della Corte d'Appello della FIM".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puidemont
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