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Imola: folla per Valentino Rossi, ma c'erano anche i Campioni GT!

L'esordio del 'Dottore' nel GTWC ha portato tantissima gente in autodromo, catalizzando l'attenzione sui box WRT del #46 e ridando finalmente vita a paddock da due anni deserti o quasi. Ma su 52 macchine al via c'erano tantissimi Campioni che meritano altrettanto seguito e rispetto.

Fan a Imola

Foto di: Francesco Corghi

Lo diciamo subito: dopo ormai due anni di mascherine, distanziamenti e quant'altro, vedere finalmente tantissima gente in un paddock, sulle tribune e lungo le strade è qualcosa che fa scendere una lacrimuccia di piacere, emozione e soddisfazione. Perché alla fin fine, questa era l'atmosfera che abbiamo trovato e vissuto ad Imola per la prima gara del GT World Challenge Europe, che sul circuito del Santerno ha aperto la stagione 2022 con la 3h di Endurance Cup.

E' ormai arcinoto il motivo dell'affluenza, perché è ovvio e scontato che un nome altisonante come quello di Valentino Rossi muova non solo il suo seguito di fedelissimi, ma anche i numerosi appassionati e curiosi che finalmente potevano nuovamente mettere il piede in un autodromo. E questo è un po' il contraltare del discorso, che da un lato può essere preso con filosofia, ma dall'altro non è propriamente così... bello, specialmente per chi il mondo del GT lo conosce e vive.

#46 Team WRT, Audi R8 LMS Evo II GT3: Nico Müller, Frédéric Vervisch, Valentino Rossi

#46 Team WRT, Audi R8 LMS Evo II GT3: Nico Müller, Frédéric Vervisch, Valentino Rossi

Photo by: SRO

Il fantasma

Le porte dell'Enzo e Dino Ferrari sono state aperte fin da venerdì, quando però il GTWC non aveva grosse attività in programma, se non un'ora di test per i piloti dotati di licenza 'Bronze' nel pomeriggio.

Il paddock di Imola ha la caratteristica di essere stretto e lungo sulle rive del Santerno, ampliandosi nell'area che sta di fronte alla collinetta della 'Rivazza'; il punto nel quale, per intenderci, vengono allestiti i palchi dei concerti e dove hanno suonato Laura Pausini, Vasco Rossi, AC/DC e Guns N' Roses, e dove si esibirà a luglio Cesare Cremonini.

Quindi diventa pure inevitabile percorrelo tutto anche dagli addetti ai lavori sia per recarsi nella torretta della direzione gara per controllare le comunicazioni ufficiali, sia per raggiungere le postazioni dei fornitori di gomme e carburante che spesso si trovano proprio davanti ad essa.

Nelle gare come quelle del fine settimana appena concluso, le squadre GT hanno i box principali, per cui la curiosità si è subito focalizzata su quello dell'Audi Sport Team WRT, che dall'ingresso posto sotto la sala stampa era preceduto dai garage di Ferrari (Iron Lynx e AF Corse) e Lamborghini (Emil Frey Racing) per dirne un paio.

Di fronte ai camion ecco spuntare il motorhome blu con sole e luna gialli di Valentino, parcheggiato di fianco alla hospitality WRT e con una 'barriera' a schermare e dare privacy allo spazio con seggiole, tavolini e ombrelloni di chi era ospite della squadra belga e del Campione di Tavullia.

Che è risultato quasi un fantasma, almeno per chi ha girato avanti e indietro nel paddock durante la giornata di venerdì, ma soprattutto per chi era già voglioso di incontrarlo tanto da rimanere fisso (in piedi o a sedere) davanti ad esso con cappellini, bandiere e foto del #46, ma soprattutto il telefono prontissimo a scattare.

Fan a Imola

Fan a Imola

Photo by: SRO

Un sorriso per tutti

Alle ore 18;00 di venerdì si è tenuto il briefing dei piloti in sala stampa, scelta obbligata visto il numero nutrito di presenze (52 auto iscritte con 3 concorrenti ciascuna). Ognuno ha preso posto dove trovava un piccolo spazio, Jack Aitken per esempio ha occupato la seggiola di Motorsport.com, gentilmente ceduta una volta rientrato in postazione il proprietario.

Dopo un primo saluto da parte del promoter Stéphane Ratel e tutte le indicazioni su bandiere, track limits e quant'altro fornite dal Direttore di Gara, i concorrenti si sono alzati per tornare ai propri box e Rossi è subito stato avvicinato da qualche collega per scambiare un saluto e qualche parola. Sceso giù nel paddock, il 'Dottore' ha incontrato Nigel Bailly - pilota disabile di CMR - fermandosi a chiacchierare velocemente, poi si è concesso alla manciata di meccanici, avversari e anche ospiti ed addetti ai lavori per un immancabile selfie e una firma su foto e cimeli.

"Per me non è un problema, capisco la situazione e possono tranquillamente chiedermi tutti un autografo o un selfie, anche i miei avversari!", ha ammesso Rossi nella conferenza stampa di sabato.

#46 Team WRT, Audi R8 LMS Evo II GT3: Nico Müller, Frédéric Vervisch, Valentino Rossi

#46 Team WRT, Audi R8 LMS Evo II GT3: Nico Müller, Frédéric Vervisch, Valentino Rossi

Photo by: SRO

Alta marea

Per ovvi motivi le giornate di sabato e, soprattutto, domenica hanno visto aumentare l'affluenza di pubblico. La maggior parte chiaramente con qualcosa di giallo e un 46 spuntare da qualche parte, che fosse felpa, cappellino, bandiera o zainetto. Con l'inizio delle attività in pista già alle ore 9;00, la sveglia è suonata prestissimo per tutti e anche un'ora prima del semaforo verde erano parecchie le persone intente a raggiungere gli ingressi di paddock e tribune.

Con l'aumentare delle presenze, anche il servizio di sicurezza si è dovuto adeguare piazzando addetti nel corridoio tra camion e box di WRT, e hospitality e motorhome di Valentino, dove il muro di gente in attesa veniva aperto in stile 'Mosè' solo quando passavano i meccanici di altre squadre con i quad e i carrelli delle gomme.

Essendo lì per correre, Rossi si è fatto vedere quando poteva, momento clou per i fan che non ci hanno messo un secondo ad accalcarsi per porgere pennarelli e biro chiedendo un autografo, ma anche telefonini per foto e selfie che il pilota di Tavullia ha preso in mano sorridente e scattato coi suoi tifosi senza sottrarsi.

Questi sono rimasti lì imperterriti anche quando è dovuto rientrare nei box, tant'è che abbiamo chiesto ad uno dei ragazzi del servizio d'ordine come si stesse svolgendo il tutto: "Qui c'è gente dalle 8;00, Rossi è uscito poco fa per una decina di minuti ed è rientrato. Difficile che si faccia rivedere prima del pomeriggio, ma questi non ci pensano un secondo a lasciare il posto in prima fila". Erano le 11;30...

La calca è stata ben documentata da un divertito Nico Müller, che sui propri social ha pubblicato un video nel quale gli addetti all'ordine formavano un cordone che a fatica tratteneva l'ondata di persone che volevano raggiungere Rossi.

Fan a Imola

Fan a Imola

Photo by: Francesco Corghi

Con ogni mezzo

Questo è ciò che accadeva dentro il circuito, ma anche fuori la situazione non era affatto diversa. Ricordiamo che l'Enzo e Dino Ferrari è praticamente a pochi metri dalla città e attorniato da abitazioni e dal bellissimo 'Parco delle Acque Minerali'.

Naturalmente non eravamo ai livelli dei Gran Premi di F1 quando la gente si arrampicava pure sugli alberi per scorgere una fetta di pista, ma ogni area è stata ugualmente presa d'assalto da appassionati, tifosi e curiosi, armati di macchine fotografiche e bandieroni.

"Domenica alla 'Tosa' neanche ci siamo arrivati, ma già per raggiungere le postazioni al 'Tamburello' si faceva fatica, non potevamo aprire il cancello perché davanti avevamo un muro di gente", ci hanno raccontato un paio di fotografi.

"Sulle strade che passano vicino alla pista c'è gente ovunque, anche chi si è attrezzato con furgoncino e seggiole sul tetto, oltre alle scale. Certo, per chi deve lavorare non è una situazione semplice e ormai non eravamo più abituati, ma quando c'è Valentino è così. E' un po' la situazione che avevamo al Monza Rally Show".

Fan a Imola

Fan a Imola

Photo by: SRO

Tutti in piedi in tribuna

Domenica la pit-lane è stata aperta a 30' dalla partenza e il pubblico in tribuna era già al proprio posto, pur sfidando un vento gelido che faceva percepire ben meno dei 10°C che erano registrati in quel momento dalla colonnina di mercurio.

Appena l'Audi giallo-nera #46 è uscita dai box e si è presentata sul rettilineo si sono levate acclamazioni e applausi a scena aperta. Così come quando il pilota è sceso dalla macchina una volta raggiunta la casella dello schieramento, ma il tutto si è drasticamente abbassato di livello appena il casco levato ha rivelato che quello alla guida in quel momento era Muller e non Valentino. Che per altro aveva anche detto di non essere lui a prendere il via della corsa...

Il tifo è salito anche nel momento in cui Rossi è uscito dai box preparandosi per sostituire al pit-stop Muller, con la gente assiepata nella terrazza sopra la pit-lane a salutarlo e incoraggiarlo, ricambiata da un veloce saluto del marchigiano che poi è salito a bordo per il proprio turno.

Fan a Imola

Fan a Imola

Photo by: Francesco Corghi

Come tutti sappiamo, l'errore in fase di pit-stop ha portato a termine il Rossi-show e con esso anche l'attenzione della maggior parte del pubblico su una gara che in quel momento andava ad accendersi ulteriormente per l'ora finale ed era tutt'altro che decisa. In tanti hanno abbandonato il proprio seggiolino sugli spalti per raggiungere nuovamente il paddock sperando di incontrare l'idolo, fregandosene dello spettacolo motoristico che avevano davanti.

Nel post-gara Rossi è stato convocato dai commissari per spiegare l'episodio delle cinture slacciate anzitempo al pit-stop incriminato, dunque è tornato nel suo spazio adiacente al motorhome personale solo verso le 19;15, scusandosi e concedendosi ai microfoni dei giornalisti e alle telecamere delle TV.

Tutto sotto gli occhi degli amici Alessio 'Uccio' Salucci e Cesare Cremonini, oltre che della compagna Francesca che si occupava della neonata Giulietta. E di là dal paravento i fan, a scandire "Vale, Vale, Vale!" e a sbirciare nelle fessure, infilando telefoni per rubare immagini, ricevendo un bel "Grazie ragazzi!" dal loro pupillo.

Fan a Imola

Fan a Imola

Photo by: Francesco Corghi

Somme e speranze

"E' stato bello vedere tanto pubblico, sembrava una gara di MotoGP! So che loro sono qui per me, purtroppo in Italia il GTWC non è tanto conosciuto, ma adesso che ci sono io magari la gente comincerà a seguirlo", sono state le parole del 'Dottore'.

Tenendo conto che le prevendite per l'evento si sono svolte basandosi sulle restrizioni in vigore prima della riapertura degli impianti al 100% di capienza (per cui anche con relativa organizzazione di servizio d'ordine e sicurezza), i dati ufficiali parlano di 6.400 biglietti venduti e un totale di 20.000 presenze che includono però anche tutti gli addetti ai lavori e gli ospiti.

Dati che danno un bel segnale in direzione di un ritorno alla tanto sospirata e agognata normalità, ma che - come dicevamo in apertura - hanno inevitabilmente un risvolto della medaglia che vale la pena sottolineare.

Fan a Imola

Fan a Imola

Photo by: Francesco Corghi

Sì, perché se è vero che 'VR46' è servito da calamita per avere ancor più pubblico, di contro nel paddock di Imola era inevitabile sentire dire in continuazione dalla maggior parte dei protagonisti e addetti: "Dove sarebbero state tutte queste persone senza Valentino?". A casa, naturalmente, potrebbe essere la risposta più azzeccata.

E' chiaro che il fenomeno-Rossi ha fagocitato l'attenzione (anche mediatica, va detto) a discapito di altri grandissimi che erano a pochi metri da lui. Campioni e vincitori di corse GT varie come James Calado, Daniel Serra, Nicki Thiim, Marco Sørensen, Maxime Martin, Augusto Farfus, Nicki Catsburg e Raffaele Marciello, oltre agli italianissimi Mirko Bortolotti, Davide Rigon, Antonio Fuoco, Matteo Cairoli, Mattia Drudi, Luca Ghiotto, Giacomo Altoè, Tommaso Mosca, Giorgio Roda, Stefano Costantini, Michele Beretta, Lorenzo Patrese e Andrea Bertolini.

Passando poi per i compagni di Valentino, Müller e Frédéric Vervisch, aggiungendo Charles Weerts e Dries Vanthoor che il GTWC l'hanno già portato a casa negli anni passati. Tutti, diciamo così, snobbati o comunque messi sul piano della quasi indifferenza, ma con la grande speranza che siano stati visti e scoperti dai presenti.

Fan a Imola

Fan a Imola

Photo by: SRO

Vedremo come sarà la situazione nelle prossime gare, perché all'estero il mondo del GT è ben seguito da tutti, mentre in Italia soffre la mancanza di attenzione e visibilità, soprattutto sulle TV in chiaro, cosa non da poco perché non si può chiedere o pretendere che tutti si colleghino tramite piattaforme web per vedere le corse, seppur siano gratuite.

L'augurio è quello che Valentino serva ad ampliare il pubblico e la conoscenza di un campionato che merita tantissimo, dove i nomi di rilievo non mancano e dove le Case - ben nove quest'anno - investono tanto e meritano rispetto ed attenzioni. Poi è chiaro, è sempre valida la massima 'de gustibus non est disputandum'.

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