Wolff: "In Ungheria temo la Red Bull: dovremo essere perfetti per batterli"
Secondo il team principal della Mercedes, Toto Wolff, la Casa della Stella che non vince in Ungheria dal 2013 deve stare particolarmente attenta alla Red Bull Racing. A Brackley, intanto, cominciano a spostare le risorse sulla macchina 2017.
Foto di: Daimler AG
Nelle ultime due stagioni la Mercedes, pur dominando le classifiche di campionato, non è riuscita ad imporsi nel Gran Premio d’Ungheria. Paradossalmente l’ultimo successo della squadra tedesca sull’Hungaroring risale al 2013, quando la Formula 1 era ancora equipaggiata con motori aspirati.
Due anni fa fu Daniel Ricciardo ad imporsi con la Red Bull, mentre nel 2015 a trionfare è stato Sebastian Vettel, che ha ottenuto la sua seconda vittoria con la Ferrari.
Toto Wolff ha memoria lunga, e alla vigilia della trasferta di Budapest ha confermato di attendersi un weekend più in salita rispetto alla precedenti prove di Silverstone e Baku:
“L’Hungaroring non è mai stato un tracciato gentile nei nostri confronti. Nelle ultime edizioni questa pista ha esaltato i punti di forza dei nostri avversari”.
E Wolff va oltre, indicando la Red Bull come avversario più temuto:
“La Red Bull è una monoposto che si esprime al meglio sui tracciati con alta resistenza aerodinamica, e su una pista a bassa velocità media come l’Hungaroring è una minaccia. Dovremo essere perfetti per uscire vincenti da questo weekend. Stiamo anche entrando in un momento in cui la gestione è complicata da alcune importanti decisioni da prendere”.
“Ogni settimana – ha spiegato Wolff - dobbiamo analizzare quante risorse possiamo spostare sul progetto 2017, ed è un equilibrio difficile. Alcune squadre hanno smesso di investire sullo sviluppo della monoposto attuale molto presto, forse già a febbraio, e questo dà loro un vantaggio. Essere anche un paio di settimane in ritardo può comportare un prezzo importante da pagare”.
Anche il responsabile tecnico Paddy Lowe ha confermato di temere particolarmente la trasferta di Budapest:
“Questa è l’unica gara sulla quale non abbiamo vinto nel ciclo tecnico dell'Ibrido, ed è sempre una pista molto difficile da decifrare. Nelle trenta gare disputate su questo tracciato, solo tredici volte il successo è andato al poleman, nonostante sia una pista in cui è molto difficile superare".
"E’ dura per i piloti, ma anche per la meccanica, viste le temperature che tradizionalmente sono molto elevate ed un carico aerodinamico che si avvicina molto a quello di Montecarlo. Mi aspetto dei tempi sul giro molto veloci in qualifica, grazie all’utilizzo della mescola supersoft, che lo scorso anno non era a disposizione. Spero che riusciremo a garantire un bello spettacolo… ma senza il caos dello scorso anno!”.
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