Ricciardo: "Alonso sulla Renault al venerdì? Non sulla mia!"
L'australiano ha detto che Alonso non ha bisogno di aiuto per tornare in Formula 1 e che quindi non è disposto a cedergli la sua Renault al venerdì.

Ieri la Renault ha annunciato che sarà Fernando Alonso a riempire il vuoto lasciato da Daniel Ricciardo, ma fin da subito Cyril Abiteboul ha messo in chiaro che per il pilota spagnolo non ci sarà occasione di scendere in pista nelle sessioni di prove libere del venerdì.
Non credo che Fernando abbiamo bisogno di fare Libere 1 per riprendere fiducia con le procedure in una monoposto di F1", ha dichiarato Abiteboul. "Non credo proprio ne abbia bisogno e non è nei nostri piani".
L'argomento però è tornato alla ribalta nella giornata di apertura del Gran Premio di Stiria, quando a Ricciardo è stato chiesto se sarebbe disposto a cedere il volante allo spagnolo in qualche venerdì per facilitare il reinseimento dell'asturiano, che comunque non corre in Formula 1 dal 2018.
"No. Ho sentito qualcuno dire le parole: 'aiutare Fernando Alonso'. Lui non ha bisogno di aiuto, perché non ha perso la sua velocità con l'età. La sua ultima stagione in Formula 1 è stata competitivi per quello che ho visto e sentito" ha detto Ricciardo.
"I risultati non ci sono sempre stati, ma per quanto riguarda il tirare fuori il massimo potenziale della vettura, credo che abbia sempre dimostrato di essere in grado di farlo. Quindi non credo che abbia bisogno di aiuto" ha aggiunto.
Poi l'australiano ha chiarito il concetto, spiegando che è disponibilissimo a dare una mano a Fernando nel reinserimento in squadra con feedback tecnici, ma non ne vuole proprio sapere di cedergli la sua monoposto per girare al venerdì
"Non so se verrà in pista a qualche gara o meno. Per quanto riguarda le riunioni ed i feedback per me non c'è problema, ma voglio guidare il più possibile".
Non poteva poi mancare la classica battuta alla Ricciardo, con la quale ha sottolineato che con il ritorno di Alonso l'anno prossimo si sentirà un po' meno vecchio in mezzo a tanti ragazzini.
"E' una bella cosa per me. I ragazzi giovani sono bravi, ma mi fanno sentire vecchio, quindi avere un altro pilota più vecchio sulla griglia è positivo per me" ha concluso con una risata.
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