Red Bull va fino in fondo: reclamo contro il DAS Mercedes!
La squadra di Milton Keynes non si è fermata alle minacce e alla fine delle prove ha presentato una protesta ufficiale contro il sistema Mercedes.

Alle parole la Red Bull ha fatto seguire l’azione. Nella conferenza stampa tenutasi oggi a Spielberg, Christian Horner non ha nascosto i dubbi sulla legalità del sistema DAS utilizzato dalla Mercedes, anticipando la volontà della squadra di far chiarezza con la FIA sull’argomento.
Poche ore dopo la Red Bull ha presentato un reclamo contro le due Mercedes di Bottas e Hamilton, contestando la violazione degli articoli 3.8 e 10.2.3 del regolamento tecnico.
La Red Bull sostiene che la possibilità di variare la convergenza in marcia comporti la variazione ci alcune parti aerodinamiche in movimento, un’alterazione espressamente vietata dal regolamento, come recita l’articolo 3.8.
Nel reclamo è contestato anche l’articolo 10.2.3, che recita quanto segue: “Non è possibile effettuare alcuna regolazione su alcun sistema di sospensione mentre l'auto è in movimento”. Secondo la Red Bull le ruote possono essere considerate parte del sistema di sospensioni, e se così fosse il DAS dovrebbe essere dichiarato illegale.
Forse non è del tutto casuale la presenza ai box di Adrian Newey, uno dei maggiori esperti in tema di regolamenti tecnici, che ha valutato a lungo insieme al suo staff la legalità del sistema montato sulla W11. Ricordiamo che la Mercedes si è confrontata a lungo con la FIA in merito alla conformità del sistema DAS, ricevendo l’okay da parte della Federazione Internazionale al suo utilizzo.
Alla Red Bull restava solo una possibilità per ridiscutere il caso con i tecnici FIA, ed era quella di presentare un reclamo contro la Mercedes, come fatto oggi a Spielberg. Ora la palla torna nelle mani della Federazione Internazionale, che alla prima gara del 2020 si già nelle condizioni di dover affrontare un tema tecnico molto scottante.
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