La Mercedes è davanti, ma la Ferrari ambisce alla prima fila
I tecnici del Cavallino sono soddisfatti dei dati raccolti durante i long run e sono convinti che si possano chiudere da Hamilton anche i tre decimi di distacco che sono emersi nel giro secco. La Red Bull sarà penalizzata dai motori?
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Uno-due Mercedes, con 48 millesimi a separare il leader Hamilton dal compagno Bottas. Si è aperto così il weekend di San Paolo, che ha proposto il tandem più prevedibile a segnare il passo nella prima giornata di attività sulla pista di Interlagos.
La prima notizia è che l’attesa pioggia non si è vista, consentendo alle squadre di completare il programma di lavoro senza intoppi. La Mercedes ha iniziato il penultimo fine settimana del 2017 ad un ritmo subito molto veloce (dopo 25 minuti il record della pista era già stato battuto) confermando di aver svolto un buon lavoro di simulazione.
Nella sessione pomeridiana sono arrivati i primi riscontri cronometrici attendibili, soprattutto in proiezione qualifica-gara. Sul giro veloce le due Mercedes si sono confermate il riferimento, confermando i riscontri sul fronte ‘supersoft’ degli altri team.
Un po’ a sorpresa le gomme ‘rosse’ hanno garantito solo due/tre decimi di performance in più rispetto alle soft, circa la metà del margine previsto. I long-run con la mescola supersoft hanno visto un certo equilibrio tra Mercedes, Ferrari e Red Bull, mentre nelle simulazioni di gara con le soft, Hamilton e Bottas hanno confermato un passo migliore.
La Mercedes in Q2 con le Soft?
Sulla base di questi riscontri in casa Mercedes stanno valutando la possibilità di poter provare nelle qualifiche di domani il taglio della sessione Q2 utilizzando la gomma ‘gialla’, scelta che assicurerebbe un vantaggio sul fronte della strategia di gara, ancora non del tutto scontata. Le informazioni giunte dalla Pirelli hanno confermato un degrado ed un’usura della supersoft inferiore alle attese, aprendo la possibilità di una sola sosta in gara.
Per la Ferrari rispettati i piani
In casa Ferrari si è registrato un cauto ottimismo. Tutto secondo i piani, secondo i tecnici del Cavallino, che si sono detti contenti del passo di Vettel e Raikkonen nei long-run. L’obiettivo è la sesta prima fila consecutiva, e possiamo dedurre che i tre decimi rimediati da Vettel nella simulazione di qualifica (da Hamilton) non vengano visti come un ostacolo insormontabile.
Intanto, però, nella prima giornata tra Vettel e il tandem Mercedes si inserito Daniel Ricciardo, che ha ritrovato il sorriso dopo l’incubo vissuto a Città del Messico. L’australiano ha confermato di aver riacquistato il feeling con la monoposto, ma in casa Red Bull resta alto l’allarme affidabilità legato alla power unit.
Red Bull con motori di... sicurezza?
Helmut Marko, a cui piace amplificare un po’ gli ostacoli che deve affrontare la Red Bull, ha anticipato che la squadra non potrà permettersi di utilizzare i motori a pieno regime per il timore di incappare in problemi tecnici che potrebbero essere drammatici nell’economia del weekend. “Se fosse vero quello che sostiene allora potenzialmente potrebbero doppiare tutti”, ha commentato un addetto ai lavori di una squadra avversari, e forse non ha torto.
E’ credibile che le power unit di Ricciardo e Verstappen saranno gestite con molta attenzione, limitando al massimo i momenti in cui sarà necessario ricorrere alle mappature più spinte, ma la performance vista in pista nella giornata odierna non sembra essere in linea con l’immagine di un freno a mano tirato descritta da Marko.
La risposta arriverà nelle qualifiche di domani, che nel box Red Bull sperano possa essere caratterizzata da un cielo plumbeo e una fitta pioggia.
“In quel caso – ha confermato Max Verstappen – ogni risultato sarà alla nostra portata”.
Il contesto, è bene ricordarlo, è quello dove Max dodici mesi fa stupì tutta la Formula 1 con una performance che scomodò paragoni con i mostri sacri del Circus.
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