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Horner: "Verstappen si sente ancora privilegiato ad essere un pilota di F.1"

Quando a Max Verstappen è stato detto che il suo posto in business per rientrare dal GP del Canada era stato venduto due volte, e che a lui sarebbe toccato un posto in economy vicino al bagno, avrebbe potuto dare di matto.

Max Verstappen, Red Bull Racing in the Paddock

Foto di: Red Bull Content Pool

Max Verstappen, Red Bull Racing RB12 festeggia il suo terzo posto nel parco chiuso
Podio: il terzo classificato Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing festeggia il terzo posto
Max Verstappen, Red Bull Racing festeggia il suo terzo posto sul podio
Max Verstappen, Red Bull Racing RB12 festeggia il suo terzo posto alla fine della gara
Podium: third place Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing and Daniel Ricciardo, Red Bull Racing pose for a photograph
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing in una foto della squadra
Max Verstappen, Red Bull Racing in una foto della squadra
Max Verstappen, Red Bull Racing, Felipe Massa, Williams F1 Team, Sergio Perez, Sahara Force India F1
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB12
Max Verstappen, Red Bull Racing with Dr Helmut Marko, Red Bull Motorsport Consultant

Ma se c'è una cosa che la squadra ha imparato da quando l'olandese è emerso come nuova star della Formula 1, è che questo nuovo status non gli ha dato alla testa.

Così, invece di lamentarsi di quello che è successo, Verstappen si è stretto nelle spalle e si è reso conto che ci sono cose di gran lunga più importanti nella vita per cui arrabbiarsi.

Oltre alla sua grande velocità in pista, è l'atteggiamento di Verstappen fuori dalla pista che ha appassionato i tifosi, lasciando anche alla Red Bull la convinzione che lasciaro libero di battagliare con Daniel Ricciardo nel 2017 non sarà come schiacciare il bottone dell'autodistruzione.

Il team principal Christian Horner ha raccontato a Motorsport.com: "Max è un bravo ragazzo ed è così entusiasta di tutto. E' come un cucciolo di labrador che vuole mettere il muso dappertutto. Si sente privilegiato ad essere un pilota di Formula 1".

"C'è stato un caso curioso nella prima parte dell'anno. Tra i voli in partenza da Montreal c'era stata una doppia prenotazione e non c'erano più posti disponibili in business. Così Max ha dovuto sedersi in economica, accanto ai gabinetti".

"Con altri sarebbe stato un grosso problema, ma con lui non lo è stato. Ha detto: 'nessun problema, se questo è quello che è disponibile, vado laggiù'. Questo dimostra quanto sia il suo entusiasmo per essere un pilota di Formula 1 e nel fare il suo lavoro".

Tensione in pista

Naturalmente, suggerire che Verstappen sia così facile da gestire in tutte le occasioni sarebbe sbagliato, perché quando indossa il casco esce tutta la sua determinazione ed il suo spirito combattivo.

E ci sono stati momenti nel 2016, quando le cose sono state particolarmente difficili, come al GP d'Ungheria, quando un accordo pre-gara secondo cui il pilota Red Bull più indietro avrebbe dovuto fare "tappa" ed aiutare l'altro a scappare.

Invece Verstappen è rimasto molto vicino a Ricciardo e via radio ha detto alla squadra che non poteva andare più piano perché stava già guidando come sua nonna.

Questo chiaramente ha generato un po' di tensione, ma nel complesso Horner crede che Verstappen e Ricciardo hanno appreso come comportarsi nel corso della scorsa stagione.

"Quello che è successo in Ungheria è stata una cosa minore. Penso che la squadra lavori bene insieme. Se ricordate, abbiamo invertito le posizioni ad Hockenheim. Tutti dicono che Max non è uno che gioca di squadra, ma quel giorno ha dimostrato di esserlo".

"E poi, naturalmente, il favore gli è stato reso in Messico. Proprio il modo in cui hanno gareggiato quest'anno è stato sempre pulito, quindi giusto".

"Ecco perché mi sono sentito a mio agio a lasciarli libere in Malesia, anche quando si sono ritrovati a lottare per la vittoria dopo la rottura del motore di Hamilton. In nessun momento ho avuto la preoccupazione che si potessero rovinare la gara a vicenda".

Il problema più grande per la Red Bull è legato ad alcuni fattori esterni, come la strategia adottata a Barcellona o l'errore al pit stop di Monaco con Ricciardo, che in ultima analisi ha favorito un pilota più di un altro.

"Come sapete, i problemi accadono" ha aggiunto Horner. "Per me Barcellona è stata molto semplice, perché c'era una strategia che poteva andare a nostro favore ed una contro di noi. Monaco invece fa più male, ma ha fatto male tanto alla squadra quanto a Daniel".

"Si può vedere però che ha reagito molto positivamente e che non ha lasciato che questo episodio condizionasse la sua stagione. Lo ha spazzato via ed ha fatto alcune gare fantastiche dopo".

Rivali per il titolo

Ma mentre la Red Bull ha vissuto la stagione 2016 senza troppe difficoltà, le cose potrebbero diventare molto più complicate se Verstappen e Ricciardo si troveranno ad essere rivali per il Mondiale.

Basta vedere come si è sviluppato il rapporto tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, dimostrando che tra compagni di squadra possono rompersi anche dei legami forti quando c'è di mezzo un titolo.

Horner spera però che quello tra Ricciardo e Verstappen sia abbastanza forte da resistere a questo, anche se sa che è sciocco aspettarsi che le cose non cambino in questa eventualità.

Quando gli è stato chiesto se sarà facile mantenere le cose in equilibrio se saranno entrambi in corsa per il titolo, Horner ha detto: "Probabilmente no, ma penso che la cosa più importante è che ci sia sempre rispetto tra loro. E loro hanno un grande rispetto per l'altro".

"In realtà poi si piacciono molto a vicenda. Questa non è stata una richiesta da parte del team, ma semplicemente vivono nello stesso palazzo a Monaco e Daniel sta facendo un po' da fratello maggiore a Max fuori dalla macchina".

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