Hamilton: "Incontrare Lauda prima della scomparsa mi ha colpito"
Il sei volte campione del mondo ha incontrato Niki Lauda poco prima della sua scomparsa ed ha dedicato un pensiero toccante all'austriaco.
Il tre volte campione del mondo di Formula 1, Niki Lauda, è venuto a mancare in occasione del weekend del Gran Premio di Montecarlo ed il team Mercedes ha voluto rendere omaggio al grande pilota austriaco dipingendo di rosso l’halo delle W10 e applicando una stella rossa sul cofano motore, richiamando così il colore del casco di Lauda.
Proprio Hamilton, poi, ha disputato e vinto la gara correndo con una replica del casco di Niki celebrando così al meglio la memoria di un pilota che ha fatto la storia della F1.
Hamilton aveva già ammesso di aver combattuto contro "demoni" mentali durante la stagione 2019 a causa della morte di Lauda e dell'incidente fatale di Anthoine Hubert durante il weekend del Gran Premio del Belgio, e ad un ristretto gruppo di media, tra cui Motorsport.com, ha rivelato di sentire molto la mancanza delle sue chiacchierate con Lauda.
“Mi manca ricevere i suoi messaggi e condividere dei video con lui. Ho ancora molte delle nostre conversazioni e ogni tanto le rileggo”.
“Mi ripeto nuovamente, senza il suo sostegno probabilmente non avrei accettato l’offerta della Mercedes e senza il suo sostegno non sarei ancora in questa squadra. Credo anche che i successi ottenuti dal team siano anche merito suo”.
“Era in grado di rompere le palle al consiglio di amministrazione, ma era anche realista con me. Era un punto di collegamento tra me e Toto Wolff. Toto è stato un pilota, ma Niki era un campione vero che capiva quanto fosse difficile disputare un weekend perfetto”.
“E’ stato un grande pilastro per me e mi manca davvero molto”.
Hamilton ha poi parlato delle discussioni avviate proprio con Lauda nel momento in cui era in trattativa con la Mercedes.
“Inizialmente, quando si esprimeva in TV, non aveva una grande opinione di me. Almeno fino al mio passaggio alla Mercedes. Poi, all'improvviso, mi sono trovato nella posizione di dover prendere la più grande decisione della mia vita e Niki era al telefono con me”.
“Ho pensato: 'Wow, sto parlando con un tre volte campione del mondo', ma non lo conoscevo bene, quindi non potevo fidarmi ciecamente”.
Hamilton ha poi rivelato di aver incontrato Lauda poco prima della sua scomparsa: “Ci eravamo scambiati alcuni video ed in uno di questi lui era in sedia a rotelle ed io era davvero fiducioso. Poi ha avuto un’altra ricaduta e ha cominciato a peggiorare. E’ stato allora che sono andato a trovarlo. Ed è stato ancora uno shock vedere il mio amico in un letto collegato a dei macchinari. E’ un qualcosa che ho già vissuto in passato”.
“Si vedeva ancora il suo spirito luminoso ancora splendente che cominciava ad affievolirsi un po’. Quello che mi ha colpito è stato proprio il suo spirito battagliero che iniziava a venire meno dopo aver affrontato una battaglia così lunga”.
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