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F1 | Williams: c'è più deportanza, ma la FW44 va capita di nuovo

Williams ha trovato carico aerodinamico con le nuove soluzioni che hanno stravolto il concetto di base della FW44, ma ora andrà trovato nuovamente il giusto bilanciamento per sfruttare le note positive degli aggiornamenti introdotti.

Alex Albon, Williams FW44

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Rifarsi il look, spesso, può funzionare, soprattutto se quello precedente è risultato al di sotto delle aspettative. Williams si è presentata al Red Bull Ring con una veste, un concetto, completamente nuovi, rinnegando di fatto il progetto iniziale per aderire a quello che sino a ora è parso il migliore.

Via le pance di ispirazione Mercedes - d'altronde, sotto il cofano motore, la power unit è quella realizzata a Brixworth - ecco quelle molto simili al concetto scelto da Red Bull e, come naturale conseguenza, anche da AlphaTauri.

Una svolta di enorme portata, che non poteva portare altro che novità sotto tutti i punti di vista. Queste sono state positive, ma allo stesso tempo anche negative. La FW44 ha trovato carico aerodinamico, e questo è sempre un vantaggio per le monoposto di Formula 1. Dall'altro ha costretto il team a ripartire non da zero, ma quasi, nella comprensione della vettura.

Cambiamenti così grandi determinano altrettante manovre da dover fare. A raccontare l'effetto delle novità introdotte dal team di Grove è stato Alexander Albon. L'ex pilota della Red Bull ha portato a termine il Gran Premio d'Austria e ha potuto così iniziare a capire meglio i punti forti e quelli deboli delle nuove soluzioni.

"Abbiamo più deportanza, e questo è chiaro. E' un po' più difficile da guidare in certi punti, soprattutto su una pista come il Red Bull Ring. E' stato molto complicato a causa dei repentini cambiamenti di direzione del vento".

Alex Albon, Williams FW44, Daniel Ricciardo, McLaren MCL36

Alex Albon, Williams FW44, Daniel Ricciardo, McLaren MCL36

Photo by: Alessio Morgese

"Non so come l'abbiano percepita gli altri, ma è stata una gara difficile, ho fatto fatica a guidare. Ma per come la vedo io, abbiamo trovato deportanza. E questa è la cosa più importante. Ora si tratta di trovare un buon bilanciamento".

"Abbiamo il resto della stagione per farlo, ora abbiamo una buona piattaforma da cui partire. Come ho detto, basta vederla, la nostra non è la macchina più complessa in questo senso. Possiamo costruirci sopra una buona base".

Il cambiamento ha portato la Williams a dover ripensare al bilanciamento, a trovare il compromesso che possa consentire ad Albon e a Nicholas Latifi di poter sfruttare le caratteristiche positive delle nuove componenti. 

"I top team sono spesso fiduciosi della base delle loro vetture, poi le mettono a punto settimana dopo settimana. Noi abbiamo apportato una modifica piuttosto importante alla nostra monoposto, una filosofia diversa, che richiede molto più tempo per essere compresa. Si tratta di una sorta di reset", ha proseguito Albon.

"Lo si vede anche con altre vetture, come Aston Martin. Loro hanno un nuovo pacchetto e lo stanno capendo, quindi c'è ovviamente un elemento che ci fa capire dove siamo deboli e dove siamo forti".

Alex Albon, Williams FW44, Lewis Hamilton, Mercedes W13, Lando Norris, McLaren MCL36

Alex Albon, Williams FW44, Lewis Hamilton, Mercedes W13, Lando Norris, McLaren MCL36

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

"Fortunatamente in Austria siamo riusciti a fare una gara completa, quindi possiamo iniziare a studiare i dati e vedere dove migliorare. Chiaramente manca ancora qualcosa, ma stiamo ancora prendendo confidenza con la vettura. Per la FW44, quello al Red Bull Ring, è stato praticamente un nuovo debutto".

A tal proposito, Alexander Albon ha completato il Gran Premio d'Austria in 12esima posizione, staccato di 6"1 dal decimo posto e, dunque, dall'ultima posizione della Top 10 che garantisce punti validi per i Mondiali. Eppure il thailandese non dispera, perché durante la gara ha capito di avere un ritmo superiore a quello mostrato nei fine settimana di gara precedenti e questo fa ben sperare per il prosieguo del campionato.

"Non ci siamo staccati dal gruppo, abbiamo però dovuto rispettare bandiere blu che ci hanno allontanati da Haas e McLaren. Dunque, forse, non siamo molto lontani da loro. Soprattutto in gara. Domenica ho dovuto spingere maggiormente di quanto avrei voluto, perché il ritmo era più alto di quanto pensassimo".

"Se siamo riusciti a tirare fuori quel ritmo dalla macchina, posso dire che sarà tutto più facile. Potremo gestire meglio le gomme e non andrò più in crisi com'è accaduto nel corso dell'anno", ha concluso Albon.

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