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F1 | Binotto: "Ora il vantaggio DRS di Red Bull è trascurabile"

Mattia Binotto, team principal della Ferrari, sostiene che ora il vantaggio delle Red Bull a DRS aperto sia molto piccolo. Tutto questo grazie all'introduzione della nuova ala posteriore per le F1-75 che ha permesso alle Rosse di vincere le ultime 2 gare.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75, Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Se Red Bull sta cercando la via per diminuire il suo svantaggio dalla Ferrari in determinati tipi di curve, la Ferrari ha lavorato per fare lo stesso nei confronti dei punti più forti esibiti sino a questo momento dalle vetture disegnate dal genio di Adrian Newey.

Per i team di Formula 1 è normale amministrazione, cose che accadono da sempre, ma in una stagione in cui il limite di spesa imposto dal Budget Cap è una spada di Damocle legata a pochi centimetri dal collo delle squadre, gli aggiornamenti che hanno il compito di ridurre il divario - anche solo parziale - dai rivali hanno un peso specifico di notevole entità.

Dal Gran Premio del Canada la Ferrari ha a disposizione una nuova ala posteriore studiata per ridurre il drag e, soprattutto, per essere più efficace una volta aperto il DRS (Drag Reduction System). Le RB18, sin dai test di Barcellona, avevano fatto denotare velocità di punta significativamente maggiori rispetto alle monoposto avversarie.

Questo vantaggio lo ha avuto e sfruttato molto bene nella prima metà della stagione, ma poi la Ferrari ha reagito. Al Gilles Villeneuve di Montreal è stato Charles Leclerc a poter usufruire della nuova ala, poi, dalla prova successiva, anche Carlos Sainz Jr. ha avuto modo di usarla in gara, portandola alla vittoria.

Al termine del Gran Premio d'Austria, vinto dalla Ferrari di Charles Leclerc, Mattia Binotto ha parlato dell'argomento per sottolineare come il lavoro fatto dagli ingegneri e dagli aerodinamici del team del Cavallino Rampante abbia funzionato a dovere, riducendo molto lo svantaggio delle F1-75 dalle RB18 una volta aperto il DRS.

"Avevamo uno svantaggio rispetto alla Red Bull in termini di velocità in rettilineo, senza dubbio. Soprattutto nelle zone in cui si poteva utilizzare il DRS. Quindi, in termini di potenza riguardo al loro DRS rispetto al nostro. Abbiamo lavorato molto su questo aspetto".

 

"Il nostro lavoro si è visto con il nuovo alettone posteriore che abbiamo introdotto per la prima volta solo su una monoposto, quella di Leclerc in Canada. Poi l'abbiamo montato su entrambe le monoposto a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna e credo che da questo punto di vista abbiamo ridotto il divario in termini di velocità di punta dalla Red Bull".

Il vantaggio delle monoposto di Milton Keynes a DRS aperto non è svanito del tutto. C'è ancora, ma stando a quanto affermato da Binotto è ormai molto leggero, se non addirittura trascurabile. Con due monoposto così diverse nei concetti, ma simili nelle prestazioni complessive, a fare la differenza possono essere i piloti con la loro guida e le loro scelte durante i fine settimana di gara. E' proprio in questo modo che Leclerc e Sainz (prima dello sfortunato ritiro) hanno dominato al Red Bull Ring.

"Credo che le RB18 abbiano ancora un leggero vantaggio su di noi, ma credo sia molto piccolo o trascurabile. Poi possiamo fare la differenza nelle curve, ma non è solo questione di monoposto, ma anche di piloti".

"In Austria, Leclerc e Sainz hanno fatto un lavoro fantastico in termini di bilanciamento della monoposto, di comprensione delle gomme, della loro gestione e di guida in pista. Sono stati molto bravi, molto veloci. Quindi penso che anche loro siano stati una gran parte dell'ottimo risultato raggiunto. Potranno fare la differenza quando la monoposto sarà più limitata in termini d'aderenza", ha concluso Binotto.

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