Wolff: "V6 Mercedes alla Red Bull? Più gli svantaggi!"
Toto è stato premiato ieri a Brisighella con la consegna della 22esima edizione del Trofeo Bandini
Foto di: XPB Images
Toto Wolff ha avuto un trattamento da "principe" alla consegna della 22esima edizione del Trofeo Bandini, il prestigioso riconoscimento che gli è stato consegnato ieri pomeriggio nella magica atmosfera di Brisighella. Nella "terra del motor" il team principal della Mercedes si è meritato il sincero applauso anche dei ferraristi più incalliti per la netta superiorità rivelata dalle frecce d'argento guidate da Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Per la prima volta nella storia del premio, il riconoscimento non è andato ad un pilota promettente, ma al team che sta dominando la scena dei Gp.
Accompagnato dalla moglie Susy Wolff, pilota tester della Williams, Toto Wolff ha ringraziato per il prestigioso riconoscimento: "Sono orgoglioso di ritirare il Trofeo Bandini che consideriamo fra i più importanti per noi. Siamo grati per il riconoscimento che viene dato alla Mercedes: siamo nella condizione di vincere il secondo titolo mondiale dopo anni di duro lavoro, per cui essere la prima squadra che incide il proprio nome nell'albo d'oro da sempre dedicato ai piloti è motivo di grande soddisfazione".
Quest'anno riuscite a gestire i due top driver senza rivalità intestine come l'anno scorso...
"E' una questione di filosofia con la quale si vuole condurre la squadra. Negli anni scorsi avevamo visto la Ferrari che aveva puntato su una prima guida e un secondo pilota che erano facili da gestire, mentre noi abbiamo puntato a mettere deue conduttori sullo stesso piano, pur sapendo di andare incontro a dei problemi di natura psicologica, credo che sia meglio per ottenere il massimo risultato per la squadra, perché lo sviluppo della monoposto è più rapido".
La gestione dei piloti così non è facile...
"E' vero, ma essendo in tre a gestire il team con Niki e Paddy, possiamo giocare al ruolo del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. E devo dire che finora questa strategia ha funzionato".
La Red Bull Racing vuole abbandonare i motori Renault per passare a quelli Mercedes, rompendo il contratto con i francesi con un anno di anticipo: cosa ci può dire?
"Se devo giudicare dalla prospettiva della nostra squadra è un accordo che non si deve fare. La nostra macchina e i nostri successi sono frutto di un grande lavoro e di ingenti investimenti della Daimler: abbiamo costruito la nostra supremazia, mentre oggi c'è una squadra che ha deciso di non volere rimanere con il suo partner motoristico. E' una filosofia di approccio diversa dalla nostra. E come ha detto Paddy Lowe, niente è ancora successo, perché non guardiamo tanto ai possibili vantaggi dell'operazione quanto agli argomenti negativi che rischiano di essere di più per il nostro team".
Paddy Lowe però ha poi ammesso: "Siamo una grande squadra che lavora sodo: lottiamo nel mondiale di Formula 1 per vincere e saremmo pronti ad accettare anche questa sfida...".
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